Diario

31 ottobre 2013

Ciao a tutti! Sono passati diversi mesi dall’ultimo aggiornamento. Dico sempre di continuare ad aggiornarlo senza mai inserire nulla, ma forse perché confronto al viaggio non mi sembra così interessante raccontare quel poco che faccio ora…
Comunque sia ci provo… nei giorni scorsi ci è venuta a trovare Maria dall’Alaska, abbiamo passato una settimana piena a fare i turisti, poi Ferdinando e Bernardette dal Cile con la Consulta. Un paio di settimane di bei ricordi e persone interessanti!
Inoltre è on line l’intervista di radioemiliaromagna.it dove rispondiamo alle domande di Linda, magari riusciamo a raccontarvi un po’ meglio cos’è stata la nostra avventura…
Buon ascolto.

 

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eccomi di nuovo

Pubblicato il 12 marzo 2013 da admin

 

San Francisco, sullo sfondo il golden gate bridge
Ciao a tutti! Finalmente dopo diverso tempo riprendo ad aggiornare il blog, questa volta con una sorpresona, sorpresina, segreto di pulcinella, vedete voi!!! Ormai è uscito sul giornale Tecno mtb di dicembre e gennaio ma forse ancora qualcuno non lo sa, chissa’?? Bene Vi presento Katia! E’ stata la mia compagna di viaggio sin dall’inizio!
Katia Ganzerli ha 41 anni lavora nel campo della formazione, ha praticato atletica leggera a livello agonistico, in particolare giavellotto. In bici, il suo mezzo di trasporto preferito, ha effettuato il giro dell’isola d’elba  e costa azzurra/provenza nel 2010.  Dal 2006 al 2010 ha corso la maratona di Stoccolma e Carpi e varie edizioni del Trail di Portofino, dell’Isola d’Elba e Camignada dei 6 rifugi e tante altre a livello amatoriale.
Ecco le sue impressioni:
“…E’ una lunga strada che arriva chissa’ dove e a ogni curva ti fa incontrare qualcosa che non avevi mai visto, mai odorato, mai amato. Nuovi paesaggi colori e sapori. Popoli diversi da noi. Il mondo visto dalla bicicletta ha il tempo della calma e ti permette di scoprire quello che il tempo della fretta non concede e cio’ mi ha entusiasmato. Un macete che sbuca da un fosso per tagliarne l’erba. La bombetta nera e le lunghe trecce di una cholita seduta nel campo, con in grembo qualche patata come pranzo e la sua mano che ti saluta. Una puzzola che lotta, vincitrice, con quattro cani randagi agguerriti. Il profumo delle Ande innevate a 4800 metri. Un’ aquila dalla testa bianca che si gira e ti guarda fiera. Un’ esperienza di questa portata lascia un solco che non vedo l’ora di ripercorrere perchè mi ha insegnato ad avere fiducia nelle mie capacità, nella mia tenacia e ha trasformato quello che sembrava irraggiungibile in possibile e meraviglioso. L’immensa gioia è aver condiviso tutto questo con chi mai ha mollato. Sempre al mio fianco. “
Bene tutto quello che vi ho raccontato va solo letto al plurale, ma non cambia nulla. Un esperienza eccezionale condivisa!
Ora aggiungero’ qualche foto…

 

 

 

un mese nello stesso letto…

Pubblicato il 4 novembre 2012 da admin

 

…un mese nello stesso letto, ma siamo matti!!!

E’ gia’ passato un mese dal mio rientro al paese  la’ sull’appennino, tornare alla “normalita” è difficile, “ritornare” a non pensare piu’ alle esigenze primarie, dove e
come mangiare, dove e come dormire senza preoccuparsi se le scarpe sono in tinta con la cintura… se i miei capelli sono allineati e coperti e se la mia barba è un po’ piu’ lunga, cosa importa, mi chiedo, dentro ci sono sempre io!!

Gia’ in aeroporto a Bologna scambiavo le persone per i manichini dei negozi, erano uguali… va be’!! Qui è cominciata una prima attesa crisi, la miccia, i manichini che girano
per le strade, come se non li avessi mai visti prima, gente che lavora e il loro lavoro richiede una certa eleganza, cavolo ma io che lavoro faccio?! Faro’?, ritornero’ a fare?! E’ Crisi…

Mi sono un po’ ripreso con la cucina, la prima fetta di prosciutto che mi è passata tra le mani l’ho annusata a tal punto da ubriacarmi dell’aroma, mezz’ora prima di metterla in bocca e mezz’ora per mangiarla, io che divoro tutto quello che mi capita fra i denti, ho finalmente trovato calma a tavola per gustarmela e da li sono passati in rassegna tutti i
piatti, tortellini, tortellacci, crescentine, borlenghi, gnocco fritto, tagliatelle, polenta, funghi ohoooo i funghi,… ho prenotato il ristorante che ero ancora a Fairbanks… La cucina italiana che buona! Oh oh oh… quanto mi sei mancata! Insomma  7 chili in 7
giorni… presi!!!

Mi sono infilato un paio di jeans! Si l’ho fatto! Malvolentieri perchè gli ho trovati scomodi e stretti mi son venute due cosce da prosciutto di parma (rimanendo in tema)!
Scambio jeans!! E’ crisi…

Ma l’orso che si è accomodato dentro di me dove lo mettiamo? L’orso incontra mal volentieri gli uomini, esco in strada incappucciato, ma già la barba e i capelli mi
nascondono bene… E’ crisi…

Tornando ai vestiti, mi sono trovato spaesato riaprendo l’armadio, sono stato in viaggio dieci mesi con pochi indumenti sia per l’inverno che per l’estate. Adesso tutta
questa roba nell’armadio chi se la mette, in quanti siamo? Solo io!?
Avevo delle manie? Non mi pare facevo shopping solo se ne ero
costretto!! E’ crisi…

Ora ho fatto un po’ di pulizia, qualche jeans, qualche maglia e un sacco di camere d’aria…

Gia’ dopo due settimane ho ripreso un aereo, Maria la signora che mi ha ospitato a Fairbanks, è venuta in vacanza qualche giorno in Puglia, pronti via, devo andare a
salutarla… ora è gia’ un po’ che non mi muovo… ho il prurito
sotto le scarpe!! E’ crisi…

Be’ cosa vi posso dire? Possiamo vivere bene lo stesso con meno cose, anche perchè c’è crisi…

tra qualche giorno torno a lavorare! E’ crisi…

Dieci mesi all’aria aperta, una vita dentro quattro mura… E’ crisi…

Volevo tenere in vita il blog, c’è voluto un mese per riprendere a scrivere, E’ crisi…

 

Eh ghe’ da fee ragac a e mond! Can cherdidi!!!

(c’è da fare ragazzi al mondo! Che non crediate!!)

 

Canzone del giorno: Negramaro – Ti è mai successo?   …sei cosi’ altrove che non riesci neanche piu’ a tornare…

 

 

 

Polinago – Modena –

Pubblicato il 3 ottobre 2012 da admin

 

uno dei tanti personaggi incontrati…

3 ottobre 2012 appennino tosco emiliano

Eccomi qua ragazzi! sono tornato al paese su nell’appennino, nulla di diverso da tante citta’ nel mondo . La gente lavora, cerca di portare a casa la pagnotta, si incontra per l’aperitivo va a cena, cerca di divertirsi. Cambia un po’ il modo, lo stile, il costo della vita, ma sostanzialmente, come si dice: tutto il mondo è paese. Alcuni posti sono più influenzati dalle mode, altri non hanno tempo e soldi per distrarsi troppo. Ora pero’, catapultato da un aereo nel vecchio continente che panni devo vestire?
Diciamo che non faccio più la vita da nomade, monta la tenda, smonta la tenda, spostati in un altra città chissa chi incontri saranno persone interessanti ecc ecc magari dovrei andare al lavoro in bici cambiando strada tutte le mattine, potrebbe essere un buon inizio! Anche per combattere la crisi…
Cambiare abitudini completamente e poi ricambiarle spesso per far sembrare tutto diverso e meno noioso.
Una delle persone che ho incontrato in questo viaggio mi ha raccontato di suo nonno che ripeteva: “Sei matto a svegliarti la mattina e vedere sempre lo stesso campanile!!”
Certo che a lungo andare puo’ diventare noioso! cosa ne dite?

 

 

 

Vacanza a Fairbanks

Pubblicato il 24 settembre 2012 da admin

 

Felix Pedro

24 settembre 2012

Gozzovigliando a Fairbanks…
In questi giorni in attesa di un volo che mi riporti nel vecchio continente, ho avuto la fortuna di conoscere Maria e la sua famiglia che non smettero’ mai di ringraziare per la loro ospitalita’. Ogni giorno e’ un regalo, tra le tante mi hanno rimesso a nuovo nel loro Team cutters saloon, nuovo look, un nuovo taglio di capelli e una spuntatina alla barba… Ci voleva!!
Un giro alle terme, con piscina all’aperto e acqua bollente, di fianco al museo del ghiaccio, che se lo si desidera si puo’ pernottare comodamente a meno cinque gradi in un letto di ghiaccio.. io mi accontento di dormire a meno cinque dentro la mia tendina….
Cene di gala dove sono stato invitato da chi cura il gemellaggio con Fanano, oltre a svariati spuntini a base di salmone e halibut.
In mezzo a tutto questo mi devo organizzare per smontare e imballare la bicicletta, cosa che mi mette malinconia…
Penso a tutti i propositi che mi sono fatto, quello che ho imparato in questi mesi e quello che mi riproporra’ ancora una volta la vita “quotidiana”…
Oltre a quello che mi verra’ ripetutamente ricordato come a un condannato a morte, qui trascrivo parole ironicamente ”sante” di un caro amico.
Non vorrai a continuare a vivere come un  vagabondo, come un singaro? -.
Morirai ad un angolo della strada come un  cane sbandonato

Canzone dl giorno: Negrita – gioia infinita

 

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Ringraziamenti

Pubblicato il 17 settembre 2012 da admin

 

l’ultima frontiera
16 settembre 2012 Fairbanks

Ciao ragazzi! sono qui a Fairbanks ad oziare, sono solo 2 giorni e gia’ mi sembra di essere stato fermo troppo e quanto ci staro’ non lo so’, devo organizzarmi per il volo, smontare ed imballare la bicicletta, ubriacarmi a dovere per festeggiare il mio arrivo, ma?!
Nel mentre spuntano i ricordi di questo viaggio come se fossero di cent’anni fa’! …Quella notte stellata che ho montato la tenda nel deserto dell’atacama in cile. ….L’incontro con Miami, un ragazzo ribatezzato con il nome della sua citta’. Incontrato allo stretto di magellano, anche lui in bici, ma in quel momento si era fatto dare un passaggio, perchè li in patagonia, chissa’, c’era troppo vento per i suoi gusti, è come andare all’october fest e lamentarsi perchè c’è solo birra e non ti piace…
E tanti altri ricordi ancora che hanno fatto parte di questo viaggio! E quelli che torneranno all’improvviso…

Colgo l’occasione di questi giorni di sosta a Fairbanks per ringraziare tutti coloro che mi hanno accompagnato in questa avventura…

GOMMISTA SALA DI LAMA MOCOGNO, mi ha fornito la bicicletta, la parte piu’ importante, mi ha aiutato nell’allestimento e pezzi di ricambio.

RICCI E CASELLI SNC, concreto sostenitore.

LIBRERIA MARCO POLO, mi ha fornito le mappe dei paesi attraversati.

FABIO PIEROTTI mi ha aiutato a creare il blog, senza di lui queste pagine non ci sarebbero state.

LA CONSULTA DEGLI EMILIANO ROMAGNOLI NEL MONDO, mi ha messo a disposizione la rete di associazioni di emiliano romagnoli lungo il mio percorso. inoltre grazie a radio emilia romagna ha messo a conoscenza il mio blog tramite il loro sito.

BERNARDETTE IUBINI membro della consulta degli emiliano romagnoli nel mondo che mi ha ospitato a Capitan Pastene – Cile

FERDINANDO PEZZOLI membro della consulta degli emiliano romagnoli nel mondo che mi ha ospitato a Santiago – Cile

MARINA PIAZZI membro della consulta degli emiliano romangoli nel mondo che mi ha dato consiglio e un buon piatto di tagliatelle a citta’ del Messico.

GRACIELA VILLA conosciuta a San Cristobal de las casas Messico, mi ha ospitato in casa sua a Los Angeles

MARIA MESSINA mi ha ospitato a Fairbanks

LORENZO PERFETTI di Fanano che mi ha aiutato tramite il gemellaggio con la citta’ di Fairbanks a farmi sentire a casa.

ALEOTTI ATTILIO per i tanti consigli e il continuo sostegno durante tutto il viaggio.

LA RIVISTA TECNOMTB che pubblica mensilmente la mia avventura.

IL QUOTIDIANO PRIMA PAGINA che ha pubblicato diversi resoconti.

IL MENSILE VIVO PAVULLO che ha pubblicato diversi resoconti.

GLI AMICI DELL’ASSOCIAZIONE CONIGLIO TRAVEL che hanno contribuito a far conoscere la mia avventura.

IL CENTRO VISITE DELLA RISERVA DI SASSOGUIDANO dov’è presente una mostra fotografica dei viaggi precedenti e ha contribuito a far conoscere quest’avventura.

QUELLI CHE… mi hanno permesso di scaldarmi a fianco di una stufa, mi hanno lasciato mettere la tenda nel loro giardino, mi hanno dato un boccone per rifocillarmi, una stanza per dormire,  mi hanno dato un buon consiglio, mi hanno incitato a partire, mi hanno indicato la strada migliore, mi hanno fatto ridere, mi hanno fatto riflettere, mi hanno ascoltato con entusiasmo, mi hanno insegnato qualcosa che risplende dentro di me…

Canzone del giorno: Jovannotti – Quando saro’ vecchio

 

 

 

Ultima strada verso Fairbanks – Alaska

Pubblicato il 17 settembre 2012 da admin

 

Arco di corna di animali – particolare a Fairbanks
Domenica 16 settembre 2012
Ciao ragazzi dopo un paio di giorni a guardarmi dentro, sguardi che comunque si perdono ancora, riprendo la descrizione di questo viaggio, degli ultimi giorni che portano malinconia. Raggiungere la meta non mi porta a festeggiare, ma a rendermi conto che è passato quasi un anno e il tempo del ritorno è ormai vicino. Ma mettiamo un attimo da parte le lacrimucce e continuiamo con le nuove e magnifiche avventure…
Eravamo rimasti a Delta jct, dove mi ero strafogato una pizza nell’attesa di andare alla ricerca di un posto per dormire. Trovato un campeggio appena fuori città, cerco di montare la tenda piu’ al riparo possibile dal freddo, in qualche modo riesco e la mattina seguente  il freddo è veramente pungente. Per asciugare la condensa, provo ad appenderla, GHIACCIA! In pochi minuti lo strato di condensa solidifica. Va be’ faccio prima a ripiegarla e metterla via, ci pensero’ alla sera mentre la monto se sara’ il caso di farla asciugare. Prima di ripartire da D.J. faccio colazione al caldo e al riparo in un supermercato con angolo caffe’, utilizzo la mia scorta di cibo sempre ben fornita e prendo un caffettone bello caldo. La signora è molto gentile mentre mi porge il caffe’ e mi sorride, osservo un quadro che riprende le montagne tutte intorno, dice: “Sono le mie montagne” …sono bellissime!!
Ripreso un po’ di calore riparto, tra D.J e Fairbanks ci sono 100miglia che non riusciro’ a coprire in un giorno, a meta’ dovrei trovare un ristorante Midway lodge che potrebbe darmi rifugio, e cosi’ e’, mi lascia montare la tenda e rimango al caldo del locale a mangiare. La strada non è stata difficile sono in una valle ed è abbastanza piana. Mi fermo un po’ di piu’ alla Rika roadhouse dove trovo la ricostruzione delle baracche e delle attivita’ ai tempi dei cercatori d’oro.
La ripartenza da Midway lodge invece è, come si direbbe, a rallentatore, proprio come la tappa.  Raggiungere Fairbanks significa porre fine a questa avventura, quindi faccio in modo che la giornata parta stanca, pedalo piano, a rilento, ogni caffe’, che in questa zona sono piu’ numerosi, è una scusa per fermarmi e fare sosta, non è nemmeno tanto il freddo oggi a chiedere una pausa riscaldante. Ma piano piano mi avvicino, passo North Pole, una cittadina ritenuta la casa di Santa Claus, dove mi fermo per una pizza… Poi arrivo.
Ora sono in una bella casa, grande e bollente, grazie ai contatti degli amici di Fanano che ringrazio molto.
Forse non tutti sanno che Fairbanks è stata fondata da Felice Pedroni, emigrante di Fanano. Per i dettagli vi rimando a wikipedia.
Tappe:
12 settembre Delta junction – Midway lodge 83km
13 settembre Midway  – Fairbanks 87km
Canzone del giorno da Il Gladiatore – Honnor him

 

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Fairbanks – Alaska

Pubblicato il 14 settembre 2012 da admin

 

Dot lake – tramonto

13 settembre

…..Alla fine di un viaggio c’e’ sempre un viaggio da ricominciare…

dice De Gregori!

Come tutti sanno, non e’ la meta che ci esalta, ma quello che ci capita in viaggio! Ora devo riordinare i pensieri, realizzare un attimo quello che e’ stato!
Penso al momento più difficile, decidere di partire… Raggiungere l’aereoporto e volare ad Ushuaya. Poi il resto e’ venuto da solo…

Ora ascolto a tutto volume la canzone del giorno: vasco rossi – adesso che tocca a me

 

 

 

Delta junction – Alaska

Pubblicato il 12 settembre 2012 da admin

 

Verso l’Alaska – The last frontier

11 settembre 2012 Delta Junction

Eccomi arrivato alla fine della Alska Highway, dove incorcio la Richardson highway che mi portera’ a Fairbanks. Ma dove eravamo rimasti? a Destrucion bay…
Riparto sempre immerso in una cartolina. Il vento e’ scomparso, pedalo a fianco del Kluane lake per diversi km, le attivita’ sono ormai chiuse per la stagione e alcuni agglomerati hanno tutto l’aspetto di citta’ fantasma… Cerco con lo sguardo qualche animale in lontananza, alci o caribu, ma nulla, mi consolo con le montagne innevate! Arrivo a Lake creek, un campeggio statale come quello di million dollar falls, dove trovo la struttura con stufa centrale e la sinfonia e’ la stessa, fuoco acceso a tutto gas..tendina al sicuro, non troppo lontana dal calduccio.
Il mattino mi conserva ancora qualche brace per riaccendere il fuoco velocemente e scaldarmi un po’ prima di ripartire. Mi sto avvicinando al confine tra Yucon e Alaska, raggiungo Breaver creek, campeggio organizzato, finalmente una bella doccia calda e divoro una pizza formato famiglia, birra e chiaramente rutto libero… I gestori del campeggio sono molto gentili e affabili, ho a disposizione un tavolo di fianco al loro che e’ sempre apparecchiato, con me di fianco rischiano.. a lasciare cibo sul tavolo.. Ma mi limito a usare il mio pc e la mattina mentre faccio colazione di fianco a loro, incontro una coppia svizzera, racconto  il viaggio tanto che rischio di ritardare troppo la partenza! Oggi passo la frontiera, la giornata e’ piovosa e con diversi saliscendi, fortuna trovo un piccolo store poco dopo il confine per scaldarmi. Il mio obbiettivo e’ arrivare a Northway junction dove dovrei trovare una gas station con campeggio. Al mio arrivo pero’ non trovo nessuno ad attendermi e’ tutto chiuso… Va be’ dovro’ trovare un posticino non troppo umido per montare la tenda, avrei preferito passare una mezzoretta dentro i locali del distributore per asciugarmi e scaldarmi… Cerco nelle vicinanze un posto migliore di una piazzola senza protezione, vedo un’ insegna statale con una bella scritta: REFUGE. Entro nell’edificio cercando di attirare l’attenzione, ma è vuoto, sono all’interno di un appartamento visibilmente disabitato ma con tutto quello che serve, cerco qualcuno, trovo un vicino che alle mie domande risponde: è una struttura statale, questo è il mio paese e non vedo perchè ti dovrebbero cacciare!  Detto fatto!! ho un appartamento nuovo tutto mio… Cucina, bagno, riscaldamento e letto. Asciugo tutto e non posso chiedere di piu’! Solo al mattino si fanno vive due tipe dell’ufficio turistico che non sono troppo contente di vedermi li dentro, ma ho gia’ fatto colazione e in un attimo sono in strada.. La mattina oltre che freschina e ventosa si presenta con diversi scrosci di pioggia, la cartina non prevede nulla fino a poco prima di Tok, così quando cerco un posto per bere qualcosa di caldo trovo il garage di Berry, che alla mia richiesta mi fa entrare nella sua rimessa e mi accende la stufa, nel mentre mi faccio un caffe’ e gli racconto, tanto che prima di partire lui e sua moglie sono entusiasti della mia impresa e ascoltano interessati i miei racconti. Arrivo a Tok mi rifugio in un campeggio utilizzando una tenda artica, all’interno due letti a castello, ci sta anche la bicicletta e non rischio di bagnare la mia tenda, visto le previsioni del tempo non ottime. Infatti riparto il mattino seguente con qualche fiocco di neve, ma per fortuna non va oltre…  Il primo tratto di strada è semplice e scorrevole, ho compagnia questa mattina, al mio fianco una catena di montagne appena innevate, le Alaska Range, è stupenda! Tra Tok e Delta Junction non ci sono paesi e tutti mi rispondono che a Dot lake, piccolo centro proprio a meta’ strada non c’è nulla. Si vedra’! quando arrivo chiedo e mi invitano a recarmi alla piccola cappella. E’ proprio il figlio del pastore a dirmelo, se vuoi entrare è sempre aperta, se hai freddo.. Proprio di fianco al lago, la chiesetta è piccolina e calda, c’è anche una stufetta elettrica, divina provvidenza!! La mattina è serena e gelida, la chiesetta è stata proprio una fortuna, mi copro bene e riparto in direzione Delta JCT dove sono ora, la giornata si e’ riscaldata dopo la brezza mattutina, non una nuvola in cielo, insomm uno spettacolo e come potete immaginare ora ho di fronte a me una pizza e una birra, anzi un piatto vuoto e un bicchiere vuoto ormai…
Tappe:
10 settembre Tok – Dot lake 83 km
11 settembre Dot Lake – DDelta Junction 100 km
Canzone del giorno: Eddie Vedder – Guaranteed

 

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Tok – Alaska

Pubblicato il 10 settembre 2012 da admin

 

Alaska – paesaggi
10 settembre 2012 Tok
Dove eravamo rimasti?! Al calduccio della stufa al campeggio Million dollar falls yukon, bene ripartito con una giornata bellissima il sole è alto e splende su questa natura per me affascinante che regala sempre panorami eccellenti, raggiungo facilmente Haines junction dove incrocio la Alaska Highway proveniente da Whitehorse, il paese è il centro piu’ grosso della zona, ma siamo a stagione finita e oltre ad un megagalattico centro informazioni dove avrei dormito sul morbido pavimento.. la maggior parte delle attivita’ è chiusa. Trovo comunque tutte le informazioni che mi servono e come gia’ capitato a Haines alla partenza, mi danno un foglio tipo road book con segnate le miglia e i relativi punti di interesse. Dormo in campeggio all’unica gas station aperta. Da Haines jct riparto con di nuovo una bella giornata di sole, il mattino è freddo e uscire dalla tenda è sempre una prova di forza, ma durante il giorno il sole scalda e si sta bene. la strada prevede due passi a circa 1000 m slm poi abbastanza pianeggiante lungo le rive del Kluane lake. Prima di arrivare a Destruction bay, un nome una sicurezza.. il vento non manca mai!! girando intorno al lago me lo trovo per un po’ in fronte poi per fortuna alle spalle.. a D.B. trovo un ristorante dove stare al caldo prima di montare la tenda sotto un gazzebo riparato!
ora è tardi apre l’ufficio turistico di tok e poi devo pedalare altrimenti a fairbanks non ci arrivo…
tappe
4 settembre Million dollar falls – Haines jct 100km
5 settembre Hines jct – destrucion bay 110 km
6 settembre Destruction bay – Lake Creek 112 km
7 settembre Lake Creek – Breaver creek 86 km
8 settembre Breaver creek – Northway jct 103 km
9 settembre Northway jct – Tok 86 km

Breaver creek

Pubblicato il 8 settembre 2012 da admin

 

Pranzo al coperto nel capanno.. rifugio di fortuna e che fortuna…
7 settembre 2012
Sono a Breaver creek al caldo all’interno di un area comune del campeggio. Questi giorni di bici dopo la partenza da Haines (alaska) sono stati un regalo e uno spettacolo dietro l’altro.
Parto da Haines con il cielo che lentamente si apre dalle nuvole che hanno portato pioggia e freddo nella notte, dietro a questi nuvoloni bianchi si scoprono montagne innevate e bellissime. La giornata inizia freschina ma il sole esce fuori e scalda forte, la strada che ho di fronte non offre nulla oltre ad un ristorante al 33° miglio, troppo presto per fermarmi a dormire qui. Continuo, passo la frontiera con il Canada – British Columbia, dove chiedo se posso montare la tenda dietro un edificio, ma mi rispondono allo stesso modo dei Cileni e degli Argentini qualche mese fa… vai da quell’altro che ti fa campeggiare e vice versa! Quindi tiro dritto e mi fermo poco prima del Chilkat pass, monto la tenda in uno spiazzo riparato dal vento e dal freddo e dormitona.
La giornata successiva è fredda anche se ragala sempre paesaggi spettacolari, il passo a circa mille metri non e’ tanto alto ma a queste latitudini di alberi non se ne vedono sembra un passo di alta montagna, come il freddo sembra piu’ freddo… La fortuna mi viene incontro sotto forma di un capanno di legno poco distante dalla strada. Trovo riparo dal freddo e mi cucino una bella zuppa calda per scaldarmi, il capanno sembra come nei film o meglio come quelli che sogni da bambino, fatto di tronchi di alberi sigillati con dello stucco. E’ essenziale ma è tutto quello che serve, riparo dal vento e dalla pioggia, una piccola cucina, stufa, diversi generi alimentari, acqua, candele per la notte, un soppalco con un materassino e diverse stoviglie per cucinare. Mi viene voglia di fermarmi qui a dormire, gia’ l’ambiente mi scalda, ma è presto posso arrivare ad un campeggio poco dopo il confine dello Yukon. Scrivo un biglietto di ringraziamento al padrone del capanno e riparto.
Arrivo al campeggio Million dollar falls, ci sono delle strutture coperte, non completamente chiuse, adibite a cucina con al centro una stufa e tanta legna. Giusto il tempo di trovare l’accendino e la stufa e li che va a tutto volume… è diventata incandescente, la uso anche per cucinare, risparmio gas… riesco a montare la tenda sotto questa struttura, non si sa mai che piova, in completa sicurezza mi addormento al calduccio e il mattino seguente trovo ancora qualche brace per far ripartire il fuocherello. Non è forse il regalo più bello?
scusate ora vado a cena… To be continue..
2 settembre Haines – 10 km al Chilkat pass  88 km
3 settembre Chilkat – Million dollar fall 75km
Canzone del giorno: Vasco Rossi – Senza Parole

 

 

Haines – Alaska

Pubblicato il 2 settembre 2012 da admin

 

Alaska dal traghetto
01 settembre 2012
Sono finalmente arrivato a Haines Alaska! Il 2 settembre riprendo la bici in direzione nord. Ho raccolto tutte le informazioni che mi servono per percorrere la highway senza pensieri e come mi dicono in tanti non trovero’ molto traffico… Il cielo e’ nuvoloso e spioviggina quindi e’ freschino. Ieri invece a juneau c’era il sole e si stava benissimo. Il tempo varia velocemente da queste parti e passa da buone temperature a freddo in poco tempo, ma sono preparato anche a questo! Be’ non mi resta che pedalare in mezzo a queste montagne coperte di neve e ghiacciai che arrivano fino al mare! Un contorno mozzafiato a questo ultimo tratto di viaggio! Chissa dove mi portera’??

 

 

 

Prince Rupert – British Columbia – Canada

Pubblicato il 30 agosto 2012 da admin

 

Totem a Campbel River
29 agosto 2012
Questa sera cambio locale vado da Tim! Sono di nuovo in attesa di un altro traghetto, che mi portera’ finalmente in Alaska, domani mattina, prestino.. salpo per Juneau, la capitale, ma non è la mia meta, mi manca l’ultimo tratto per Haines che faro’ il primo di settembre.
Dopodiche’ solo mille km mi separano da Fairbanks. L’ultimo tratto di questo grande viaggio, ma ancora molto impegnativo per quanto riguarda strade, montagne, distanze e sopratutto il clima.
Credo ormai che le grandi distanze tra un “rifugio” e l’altro non siano più una difficoltà, anche se sicuramente sarà appesantita dal probabile clima freddo e piovoso. Approfitto del traghetto per sfogliare cartine e depliant, sono certo che rimarro’ incantato da questi luoghi, lo sono già! Il viaggio fin qui con la BC Ferries è stato comodo e rilassante oltre che spettacolare, la navigazione nell’inside passage, il tratto di mare navigabile che si snoda tra la miriade di isole, ricoperte di pini fino a pelo d’acqua,  golfi e insenature di questa costa avvolta dalla nebbia. Che pero’ fa intravedere  cime ancora innevate e cascate che si tuffano direttamente nell’oceano. In questa meraviglia della natura mentre mi perdo con lo sguardo tra le isole sbuca a salutare una balena, si proprio una balena che avvisa con lo sbuffo e poi saluta con la coda mentre si inabissa. Sbuca saltuariamente anche qualche salmone, mentre dalle case dei fari qualcuno esce a salutare, un idrovolante atterrà ed un elicottero trasporta qualcosa appeso ad una fune. Difficile avvicinarsi a questi posti in modo diverso da questo. La vicinanza alle isole è tale che sembra di essere su di un pulman invece che una nave…
Sono in pochi a dirigersi a nord in questo periodo, il traghetto è povero di passeggeri, riesco comunque ad attirare l’attenzione di qualcuno, mentre lego la bici nella stiva, un vicino motociclista mi chiede dove vado, così racconto e salta fuori che a gennaio partira’ per lo stesso viaggio proprio da Ushuaia. Questo è un viaggio di prova per testare il materiale e la moto, nuova di pacca, gli suggerisco di lasciarla sporca in sud america, da meno nell’occhio…
Durante il tragitto piove molto e all’arrivo anche, mentre mi preparo ad uscire dal traghetto mi si avvicina Fritz chiedendomi come sono organizzato. Campeggio dico io, ho comperato anche un telo in più per sicurezza… Mi risponde che ha sbagliato prenotazione all’hostello e ha preso due letti invece che uno, e posso essere suo ospite. Dopo avermi assicurato che non è gay accetto volentieri anche se prima propongo di contribuire alla spesa, risponde che non ci sono problemi, probabilmente un giorno lui avra’ bisogno dello stesso favore e spera che qualcun’altro fara’ lo stesso gesto con lui, ed è così che il mondo dovrebbe funzionare, dice…
Devo dire che non potevo essere più fortunato, ne aprofitto subito per fare asciugare la tenda nello scantinato dell’ostello, è rimasta un po’ umidina dalla pioggia di Port Hardy, doccia formato cascate del niagara, due chiacchiere con Fritz e finalmente dopo piu’ di un mese metto le ossa su di un letto caldo e pulito!! L’indomani non posso non offrire la colazione al buon sammaritano, che allo spuntare del primo sole monta in sella alla sua moto pronto per nuove incredibili avventure… Gli incontri non sono finiti, mentre esco dal caffè incontro un tipo dall’aspetto del lupo di mare, che mi chiede dove vado, racconto e se ne esce che è stato in italia diverse volte a fare gare in bici, vicino Pisa e a Bassano del grappa. Mi racconta del Canadese che ha vinto il giro d’italia, lo conosce è di Victoria Vancouver Island. Anche lui è viaggio, in nave da  Vancouver a Tuktoyaktuk, sta portando con un rimorchiatore diverso materiarle. Gli chiedo dov’è? risponde artico.. come? dove? si si trova sul mare artico sulla costa nord dei Territori del Nord Ovest-Canada. Mi pare interessante anche se dev’essere un lavoro duro con il freddo che incontra, risponde che il mio è un lavoro duro e per lui è l’ultimo viaggio prima dell’inverno poi tornera’ in primavera.
Ho davanti a me tutta la giornata e una notte in attesa del traghetto, dopo essermi messo in tasca il biglietto faccio un po’ di spesa per riempirmi la pancia poi decido di fare manutenzione alla bicicletta, ha bisogno di essere pulita e lubrificata, trovo una gas station con tutto quello che mi serve e il sole viene a darmi una mano. Altre mille occasioni di incontro, questa volta arrivano gli italiani a salutarmi, scopro che Prince Rupert ospita una colonia di calabresi. Siamo dappertutto che spettacolo!
Canzone del giorno dedicata a tutti gli italiani nel mondo: Luciano Pavarotti – O’ sole mio

 

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Port Hardy-Vancouver Island- Canada

Pubblicato il 27 agosto 2012 da admin

 

Winnie the Pooh
27 agosto Port Hardy
Sono in bar da Guido’s a bere un caffe, due o tre caffe per passare la giornata al caldo, o meglio all’asciutto considerato che oggi piove. E’ iniziato ieri sera e devo dire che la mia tendina ha guadagnato punti preziosi considerato che mi ha tenuto asciutto…
Attendo il traghetto per Prince Rupert e poi per l’Alaska, sono giorni di decisioni e pianifiazioni, sfoglio riviste e deplian informativi per sciegliere la strada migliore per raggiungere Fairbanks.
In questi giorni pedalati sulla Vancouver Island ho avuto un assaggio della natura selvaggia che questi posti offrono, una meraviglia. Come vedete dalla foto sono riuscito a vedere l’orso intento nella pesca al salmone, il giorno prima lungo un fiume i salmoni saltavano fuori a branchi e sulla cima di un albero la bald eagle, l’acquila con la testa e la cosa bianche. Il nord dell’isola è meno popolato che il sud e in diversi mi avvertivano che non avrei trovato nulla. E’ vero, ma è un nulla, per il momento, molto diverso da quello che ho trovato in patagonia e che trovero’ forse in Alaska. In questo “nulla” ho trovato un sacco di posti dove fermarmi, rifornirmi e bere un caffe caldo…
Quando posso cerco di pedalare fuori dalle vie piu’ trafficate, questo mi permette di ritrovarmi immerso in panorami ancora più suggestivi come lo shawingan lake dove incontro un signore molto gentile che alla mia vista esclama: ” seams an adventure” e cosi’ si chiacchiera, gli racconto da dove vengo, parliamo un po’ e ne esco con la formula per trasformare i gradi fahrenheit in celsius! Altro che internet… Mi consiglia dove pranzare, ma alla fine finisco sulle panchine lungo lago mangiando le mie cose mentro guardo i ragazzini che si tuffano dal pontile. I campeggi non sono sempre economici, ma riesco spesso a rimediare in qualche bel posticino o qualche anima buona mi fa un generoso sconto se non mi ospita a lato del proprio motorhome, com’è capitato a Parksville e a Port Mcneil con Erik che gentilissimo mi chiedeva anche se volevo dormire al caldo dentro la sua roulotte…
Tappe:
20 agosto Goldstream park – Chemainus 76km
21 agosto Chemainus – Rathtrevor park (Parksville) 83km
22 agosto Parksville – Courtenay 82km
23 agosto Courtenay – Campbell river(elk falls park) 59km
24 agosto Campbell river – Sayward jct 68km
25 agosto Sayward jct – Port Mcneil 140km
26 agosto Port Mcneil – Port Hardy 66km
Canzone del giorno: Rem-Everybody hurts

 

 

 

Victoria – Vancouver Island- Canada

Pubblicato il 22 agosto 2012 da admin

 

Victoria – Il porto

19 agosto Victoria vancouver island Canada

Eravamo rimasti che ero entrato nello stato di washington, bene! Ho scaldato le ossa all’interno anche se la nebbia mattutina viene sempre a darmi la sveglia, ma poco male! La strada alterna su e giù considerato anche che nel mezzo della Olimpic penisula ci sono diverse montagne a fare capolino alcune come dicevo con qualche lingua di neve! Tra montagne, laghi e hood canal, la lingua di mare che separa la penisola dal resto di washington, le salite e le fatiche non si sentono cosi’ tanto. Faccio una deviazione verso Port townsend una cittadina storica con diversi edifici antichi. Mi regalo una pizza, ma la mia voracita’ mi procura un ustione alla lingua alla fantozzi e mi tocca correre sul molo per raffreddarla rientro in pizzeria ovviamente arrotolandomi la lingua penzolante…  Le persone sono molto socievoli rimango diverso tempo a chiaccherare con la gente, sul molo con i pescatori di granchi. Arrivo a port angeles cerco i traghetti per Victoria, vancouver island Canada, ok domani passo il confine, il campeggio non e’ più un campeggio cosi’ mentre chiedo informazioni a Greg,il gestore di un piccolo negozio, mi propone il giardino di casa sua, e’ perfetto! La mattina prima di prendere il traghetto faccio spesa tanto che di nuovo il sacco sembra contenere ancora Alvaro e Gonzales i due messicani in fuga… Trovo le mappe per la Vancouver Island e l’Alaska, non manca nulla si salpa!!
Sul traghetto e’ una festa, sul ponte incontro diversi ragazzi in bici che faranno un tour di 4 giorni tra isola e interno. Quando dico loro che sono partito dall’Argentina i loro WOW echeggiano nel porto, sono incuriositi ed eccitati dall’incontro, mi offrono un caffè, sulla nave non servono alcolici… Chiacchieriamo e uno di loro mi lascia l’indirizzo del fratello che vive ad Ancorage in Alaska, racconto loro un sacco di cose, al momento dei saluti ognuno di loro estrae dallo zaino alcune barrette, frutta secca e burro d’arachidi per contribuire alla mia esperienza! mi dicono che in Canada la gente e’ ancora più socievole che negli usa. Arriviamo a Victoria e’ bellissima, sembra che il traghetto parcheggi in centro tra i palazzi d’epoca e le fioriere appese ai lampioni. In porto c’e’ una gara di cannottaggio a commentare c’e’ Galeazzi, e’ una festa ovunque. In breve riesco a organizzarmi, trovo un copertone nuovo addirittura me lo cambiano con uno che ho già senza sovraprezzo fantastico! Un boccone e riparto lasciando la citta’ con la voglia di tornarci come tante altre viste di corsa, dopo che mi hanno tanto affascinato.

Tappe

16 agosto Potlach – Dosewallips (brinnon) 50km
17 agosto Dosewallips – port townsend 69 km
18 agosto Port Towsend – Port Angeles 93 km
19 agosto Port Angeles (washington) – Goldenstream park (Vancouver island canada) 36km

canzone del giorno: u2 – a beatiful day

 

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Olimpic penisula – Stato di Washington

Pubblicato il 16 agosto 2012 da admin

 

un sorso di birra alla Rouge brewery di Newport Oregon

16 agosto – San Rocco

Le sorprese non finiscono mai…
La costa dell’oregon mi regala sempre nuove emozioni, dune di sabbia altissime contornate ovunque da pini e abeti lasciando un effetto neve un po’ scura.. O un deserto eccesivamente fertile…
I fari illuminano diversi capi, raccontando la storia di navi cadute a picco, in questa costa dentellata avvolta dalla nebbia e spazzata da raffiche di vento rendendola fredda in queste giornate d’agosto.
Sul ponte di Waldport, guardo sotto e vedo la sulla sabbia un enorme branco di foche a riposo sulla spiaggia della baia, rimango fermo per un po’ osservando divertito il loro goffo movimento sulla terra ferma e la frenetica corsa di nuovo in acqua all’uscita di un pallido sole.
Mi faccio un regalo!! Su consiglio di Michael, un ciclista inglese, conosciuto in campeggio a Patrik’s state park, mi fermo a pranzo a Newport, all’imbocco del ponte che domina la baia.  Rendo onore alla Rogue brewery, proprio la fabbrica di birra, me ne gusto una buona con ottime ostriche e vista sulla baia! Visito veloce il faro prima di ripartire.
Il giorno prima, mentre pedalo, noto degli sbuffi in lontananza sull’oceano, mi accorgo che alcune persone erano ferme a guardare col binocolo, ORCHE, erano orche! In lontananza, ma si riuscivano a vedere! Spesso quando guardo l’oceano c’e’ sempre un animale nuovo che salta fuori a regalarmi una nuova emozione, insieme ai panorami verso l’entroterra, l’erba gialla a contrasto con i pini verdi e il cielo azzurro come il mare!
I procioni che tentano di rubarmi il cibo in campeggio! Ma mi sono organizzato.. Dopo aver montato la tenda piazzo due tre mitragliatrici, scavo trincee e piazzo filo spinato! Procione non avrai il mio cibo!!!
Tutti i ciclisti che incontro mi dicono che a nord sara’ sempre meglio! E sempre più bello! …Tas peur!!!
Poco prima di Tillamook mi fermo in una fattoria per fotografare un vitellino e ho conosciuto il farmer Jon,  abbiamo fatto una bella chiaccherata, e’ di origine Belga alleva vacche da latte per la produzione di formaggio di Tillamook, mi ha raccontato un po’ della sua piccola azienda da trecento capi, la più piccola della zona. Parliamo di economia, di nuove generazioni e dell’America. Interessante personaggio che ha fatto retro con il suo pic-up per accogliermi e farmi sentire come a casa. Condisco il tutto con un assaggio del prodotto finale al cheese factory. Be’ molto vicino alla nostra realta’ del parmiggiano reggiano, a parte i GRANDI NUMERI!!!

Gli incontri con i vari ciclisti aumentano e mostrano i personaggi più svariati, l’amico Les ha scelto di svoltare verso casa prima di poterci salutare, stava rientrando nell’entroterra di Washington dopo tanto girovagare. E’ stato un incontro interessante e mai invadente. Anche lui grande viaggiatore in passato e ancora non ha perso il vizio.
Per un paio di notti campeggio vicino ad un soggetto che ha più dello schizzofrenico che del ciclista. Fuma sigarette in continuazione ancora dentro la tenda seduto a mo’ di indiano! Un’intera famiglia francese,diverse coppie, Cris, un ometto di washington simile ad un obbit con pancia e barba rossa mi aiuta a decidere che strada fare. Il più togo pero’, in barba a quelli che la bicicletta dev’essere perfetta, a quelli che ogni giorno e’ un record da battere, a quelli che bisogna vestirsi “tecnici”, a quelli che “non viaggio con una donna!!” In barba a tutti, lui con i suoi orecchini perforanti a conchiglia, taglio di capelli alternativo e una gentilezza come pochi. Viaggiava con le sue due bimbe bionde di 7 e 3 anni come equipaggio. La più grande sui pedali di un tandem con papa’, e la piccola nel cariolino insieme agli zainetti rosa… Dice semplicemente che quelli non sono cinque giorni di vacanza, ma piuttosto ” an extension of our life”. E credo che abbia molto più significato…

Dal 13 agosto sono nello stato di washington dopo un giorno di costa ho deciso di dirigermi nell’entroterra. Prima di raggiungere il Canada e il grande freddo mi scaldo ancora un po’ le ossa aggirando a est la Olimpic penisula,piu’ visitata dello Yellowstone park, con la sua rain forest e le montagne che comincio ad intravedere ancora con qualche lingua di neve.

Tappe
2 agosto Fortuna – Patrik’s point 81km
3 agosto Patrik’s – Mill Creek 87 km
4 agosto Mill creek(California) – Harris beach(Oregon) 62km
5 agosto Harris beach – Humbug mountain 86km
6 agosto Humbug – Bullard’s beach(Bandon) 66km
7 agosto Bullard’s – Umpqua lighthouse 81km
8 agosto Umpqua – Beachside (Waldport) 101km
9 agosto Beachside – Devil’s lake (Lincoln city) 78 km
10 agosto Devil’s – Cape Lookout 62km
11 agosto Cape Lookout – Nehalem bay 67km
12 agosto Nehalem – Fort stevens (astoria) 68 km
13 agosto Fort Stevens – Bruce Port (South Bend stato di Washington) 86km
14 agosto Bruce port – Sylvia lake s.p. (Montesano) 69km
15 agosto Sylvia – Potlatch s.p. (Hoodsport) 83 km

Canzone del giorno: Gianna Nannini – America

 

 

 

Bandon-Oregon

Pubblicato il 7 agosto 2012 da admin

 

Avenue of the giants – humbolt state park -california

06 agosto, continuano le sagre nel frignano, le feste degli alpini con la festa alla croce arcana, la madonna delle nevi e… e… vai col lisio!!

Pedalo verso il Grande Nord… Il 4 agosto sono entrato nello stato dell’Oregon, scrivo il blog da dentro una lavanderia a gettoni di Brookings. Ho fatto come una vecchia pubblicita’ di Jeans, vi ricordate? Sono entrato mi sono denudato e ho messo tutto dentro la lavatrice, ora scrivo mentre aspetto, nudo naturalmente solo con il caschetto… Mi lavo per non attirare il “wild bear”, gli orsi che popolano queste foreste! Dopo quindici giorni il mio aroma si sente a miglia di distanza nemmeno le puzzole che incontro lungo la strada mi battono..
Nei giorni scorsi ancora in California sono passato all’interno di alcuni parki nazionali, l’humbold state park, uscendo dalla hightway 101 ho percorso la “avenue of the giants”. Una strada molto suggestiva che attraversa il parco a fianco di questi giganti che sono le sequoie. Pochi giorni dopo sono entrato nel redwood state park dove ho potuto vedere il “big tree”, la sequoia più grande che raggiunge i 92 metri di altezza, 6 metri di diametro e 20 metri di circonferenza. Maestosa!  Ho pedalato praticamente a testa in su! Campeggiando qua e la’ una volta nella foresta una volta sull’oceano oppure entrambe le situazioni a portata di mano. Spesso con altri ciclisti, uno in particolare, Les, statunitense dello stato di wasghinton sta tornando a casa. E’ un signore interessante, molto ben organizzato che da consigli un po’ a tutti, ovviamente me compreso! E’ un po’ come fare il cammino di Santiago in senso contrario, cosi’ quando gli altri imparano che vado verso nord mi chiedono informazioni sui posti che loro incontreranno, negozi, campeggi, salite discese ecc… Ho la fortuna inoltre di incontrare spesso animali, nei campeggi dove per la sicurezza del proprio cibo ci sono degli appositi contenitori metallici a prova di orso Yoghi dove riporre il cibo la notte. Ma spesso si incontrano scoiattoli di varie dimensioni e topolini che invece di essere spaventati si avvicinano a bocca aperta per avere un po’ di cibo! Oro per me!! Giammai lo dividero’ con un topo…
Poi lungo la strada un bellissimo branco di cervi al margine della spiaggia seduti nell’erba sullo sfondo la nebbia che arriva dall’oceano, un altro spettacolo che ho avuto la fortuna di vedere.
Tappe:
31 luglio Westport-Richardson grove(piercy) 68 km
01 agosto Richardson-Fortuna 102km
02 agosto Fortuna-Patrick’s point 81km
03 agosto Patrick’s-Mill creek(crescent city) 87km
04 agosto Mill creek-Harris beach(Brookings-Oregon) 62km
05 agosto Harris Beach-Hambung mountain 82km

06 agosto Hambung – Bandon 65km

Canzone del giorno: vasco rossi – luna per te
La fortuna la fortuna la fortuna, quando c’e’! Aiuta sempre e cmq gli audaci e mica me..!!

 

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Westport

Pubblicato il 30 luglio 2012 da admin

 

incontri ravvicinati del terzo tipo…

30 luglio

Come stanno andando le olimpiadi?
Chi ha vinto a laguna seca?
Ma soprattutto…
Chi ha vinto il boccale d’oro alla festa della birra?
Mentre nel Frignano le sagre e le feste della birra inpazzano e voi sarete tutti ubriachi senza di me, io continuo a pedalare con una sete bestiale sulla costa pacifica a nord di San Francisco. I paesaggi sono sempre stupendi. La highway one scorre lungo la costa regalando scorci bellissimi sulle scogliere a picco! Il numero di ciclisti aumenta, tutti verso sud, pochissimi verso nord. Quelli che tornano a casa… La strada sale e scende a volte con forti pendenze e con il vento forte, ma tutta la fatica e’ ripagata dallo spettacolo della natura. Anche la nebbia arriva dal pacifico e nell’insieme aumenta la suggestione del paesaggio. Sono passato da Mendocino, il paese dove e’stato girato il telefilm “La signora in giallo” nel film la citta’ si chiama Cabot Cove ed e’ sull’atlantico ma in realta’ e’ qui! La gente continua a essere cordiale e socievole e a volte in campeggio davanti ad.un caffè’ racconto ad altri ciclisti la mia avventura, chiedendo anche notizie su cosa mi aspetta più a nord e a parte il vento mi dicono che sara’ tutto sempre più bello.
tappe:
26 luglio San Francisco – Olema 72km
27 luglio Olema – Bodega Bay 60km
28 luglio Bodega bay – Gualala 79 km
29 luglio Gualala – Litleriver 82km
30 luglio Litleriver – Westport 50km
Canzone del giorno Ray Charles mess around

 

 

 

Blog Enterteinment

Pubblicato il 30 luglio 2012 da admin

 

joker

Ridere fa bene!!!

… Sono un po’ in apprensione per i due messicani che ho nel sacco? Ma chi Gonzales e Alvaro? Non son mai stati cosi bene! Il sacco che porto sul portapacchi posteriore confonto a tutti gli altri ciclisti che incontro sembra proprio contenga due clandestini messicani! Devo solo stare attento che non dicano nulla in presenza di altri…

 

You are in the wrong way?
Mi sono sbagliato? E dove dovevo girare? Al giva me ca iva da gireee!
You’re going in front of the wind!!
Ah!! Sbaglia’ in che sens le’!!  tiv da senter com’e tireva in patagonia, t’vulev veia’ te e la biciclatta…
Ma cun chi cradet ed ciacareee?!

E ghe da fee ragac ae mond! Can cherdidi?!

Et mai ariva’ a ot?

Where do you start your trip?
In Argentina!
Cool!!!
E si a go avu de cool, ma an sun po mia un pistol!!!

Gli americani amano la vita all’aria aperta, stare intorno al fuoco cucinare sulla fiamma, dormire nei boschi sull’erba in mezzo agli animali. Wilderness, la natura selvaggia incontaminata dove l’uomo e’ alla pari con quello che lo circonda, come i cowboy del vecchio west. Tutto questo solo e soltanto in campeggi organizzati che costano minimo 45 dollari, vietato accendere fuochi fuori dagli appositi spazi, usare solo la legna venduta dal parco a 10 dollari la cassetta… Vietato raccogliere quella secca!! E tutto nel più selvaggio dei camper, un tir 18 metri che fermo si espande e si allarga fino a 8 metri, più grande di casa mia, nuovo lucente completo di tutti i confort, parabole e radar che girano sul tetto come aquiloni e quando ti sorpassano ti chiedi come mai la maccchina dietro sta cosi’ vicino?! E’ la loro che viene trainata, non si sa mai debbano uscire dal camper selvaggio per fare una pisciatina…

Strani gli americani! Hanno tutto grande, gli autobus enormi e li chiamano baas, al don i ciamen uoman e i cavai i ciamen urs! A fag na fadiga a capir…

Do you understand?
Yes!!
Boooom!!

 

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Bye bye Frisco

Pubblicato il 27 luglio 2012 da admin

 

case vittoriane e sullo sfondo lo sky line di San Francisco

San francisco… Com’e’ difficile uscire da questa città,una delle più  belle degli stati uniti, a misura d’uomo, una città molto europea  con ancora un centro storico, come dice il mio caro amico Attilio. Bellissime case vittoriane e una libera’ di pensiero e di movimento che credo poche città al mondo abbiano. Il Golden Gate bridge avvolto nella nebbia della baia e l’isola di alcatraz come custode, chiudono quello che e’ per me un bellissimo quadro. Per non parlare dei localini in little italy che suonano blues e jazz, l’eco della beat generation e’ forte se si entra nella City Lights Bookstore, la più famosa libreria di San Francisco e una delle più famose degli Stati Uniti. È ricordata come ritrovo della beat generation e di uno dei suoi maggiori interpreti ed esponenti, Jack Kerouac.(Vedi citazione in alto a destra del blog, tratta da “on the road”).
Inoltre e’ fisicamente difficile uscirne, quante foto ho scattato al golden gate mentre lo attraversavo, quante persone mi hanno chiesto da dove vieni, dove stai andando? Un fiorino!!! Addirittura una ragazza in bici mi ferma e mi fa appunto tutte queste domande rispondendo WOW ad ogni mia risposta, estrae un libro su Garibaldi dallo zaino mentre afferma che gli italiani sono dappertutto, ferma altri passanti dicendo loro: “Ehi! questo ragazzo viene dall’Argentina in bici, ha fatto undicimila kilometri” e’ più agitata di me, tra un po’ mi chiede di firmarle un autografo, ma si limita a farmi una foto…
Riesco a rimontare in sella e piano piano con il vento freddo che soffia dalla baya esco da questa veduta per riprendere quella delle scogliere sull’oceano e dei pascoli di erba ingiallita dal sole circondati da boschi di pini e di eucalipti. Arrivo a Olema dopo 64km.

Canzone del giorno: Eric Clapton-San Francisco bay blues

 

San Francisco

Pubblicato il 25 luglio 2012 da admin
golden gate bridge san francisco

23 luglio San Francisco

Sono arrivato in tarda mattinata, ho scelto di arrivare su di una strada secondaria per evitare il traffico della hyghtway 1. Cosi’ ho potuto gustarmi da subito le strade di San Francisco, questi salitoni incredibili affiancati da case caratteristiche, colorate e ricche di particolari, allegre e ognuna con un piccolo giardino privato. I bidoncini della raccolta differenziata a terra sbattuti dal vento. Qui, come lungo tutta la costa, il pacifico si presenta con le sue fredde raffiche. La mia strada continua su di una ragnatela di piste ciclabili che copre tutta la citta’, entro in downtown attraverso il parco cittadino, all’uscita e’ li ad aspettarmi il Golden Gate, domina la baia azzurra avvolto nella nebbia, a fianco la leggendaria isola di Alcatraz!
Percorro le ciclabili che costeggiano le acque interne ammirando lo skyline fatto di grattacieli bianchi. Presidio, nord beach, cinatown brullicano di gente che rendono cosi’ energica sia di giorno che di notte questa mitica citta’ dove tutto e’ a misura di uomo. Anche se gli spazi sono davvero immensi. I residenti sono particolarmente accoglienti e gentili, ovunque mi fermo mi chiedono se mi sono persono, se ho bisogno di indicazioni. Nella lavanderia a gettoni di cinatown due signore mi spiegano come fare e mi offrono anche un po’ del loro detersivo. Non mancano, come in tutte le grandi citta’, senza tetto e qualche personaggio un po’ pazzerello… Trovo alloggio in little italy, e’ tutto pieno e tutto caro in questa città!
Le tappe:

21 luglio Monterey – Capitola 83 km
22 luglio Capitola(new brigton)-Half moon bay 97 km
23 luglio Half moon bay –  San Francisco 64 km

I campeggi dove mi fermo sono sempre economici e da qualche giorno ho due compagni di viaggio, due ragazzi rasta con due barbe da nostradamus che fanno la mia stessa strada, i tempi sono diversi, durante il giorno ci si sorpassa a vicenda a secondo delle soste per caffé o foto, poi alla sera ci ritroviamo nello stesso campeggio.

canzone del giorno: scott mcanzie San Francisco

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Monterey- california-usa

Pubblicato il 21 luglio 2012 da admin

 

Big Sur California usa

14 luglio presa della bastiglia!

Oggi mi sono fermato ad aggiornare il blog in uno starbucks, e cosi’ ho finito la tappa con 38 km fino a Carpenteria.
Dormendo sempre nei campeggi non ho la possibilita’ di collegarmi ad internet la sera. Cosi’ durante il giorno mi fermo in un caffè con la connessione. Mi sto dirigendo verso San Francisco lungo la costa pacifica, i paesaggi si alternano da semidesertici a campi coltivati a fragole, il cui profumo si avverte da lontano, e diversi ortaggi fino ad arrivare ad un paesaggio stupendo fatto di colline e poi montagne che precipitano sull’oceano lasciando solo un piccolo spazio alla strada, scogliere a picco di diversi colori, pini che crescono un po’ ovunque anche sugli scogli, o ovunque il vento puo’ dare loro qualche possibilita’, seguiti da eucalipti e sequoie! Entro nel Big sur dove questo paesaggio esplode nella sua pienezza, i campeggi che prima erano quasi sulla spiaggia ora, rimanendo a poca distanza dall’oceano, sono immersi nella foresta. Molti ciclisti percorrono questa strada, i campeggi adibiscono spazi appositi hike&bike e fanno prezzi di favore. Tutti sono molto socievoli, quasi eccessivamente, i vicini di tenda passano a presentarsi. Molto piacere! Da dove vieni? Da dove sei partito? Dove vuoi andare? Mi dispiace solo quando sto cucinando ed in questi momenti mi sento un po’ Bud Spenser… O meglio, da buon italiano, se mi fai scappare la cottura della pasta, perdo il controllo… Per il resto sono molto gentili, alcuni, quasi tutti, fanno il percorso inverso al mio. Dicono per il vento che soffia da nord a sud, non hanno mai sentito il vento della patagonia… Alcuni mi hanno regalato cartine dei luoghi che andro’ ad attraversare, ora ho una libreria con me!
Il resto delle tappe:
15 luglio Carpenteria-El Refugio 65km
16 luglio El Refugio – Pismo Beach 126km
17 luglio Pismo Beach- San Simeon 92 km
18 luglio San Simeon-Plaskett Beach59km
19 luglio Plaskett Beach-Pfiffer state park 57km

20luglio pfiffer state park – Monterey 59km
Mi fermo sempre nei campeggi perché sono i posti più economici ma spesso devo organizzarmi per la connessione a internet e ultimamente anche per ricaricare le batterie dalla macchina fotografica, alcuni campeggi sono sprovvisti di elettricità.
I ciclisti che incontro sono di eta’ avanzata, almeno la maggior parte! Non a tutti dico le mie intenzioni e da dove sono partito altrimenti non si staccano più… Pero’ ho modo di vedere le diverse attrezzature che utilizzano e ascoltare consigli utili per i posti che devo ancora incontrare.
A Carpenteria incontro un ragazzo canadese che con la sua bici da strada e’ partito da Vancouver e arrivera’ a Tijuana (messico) con un equipaggiamento essenziale. Un piccolo sacco a pelo da apoggiare in terra, uno zainetto streminzito sulle spalle e 200km al giorno come ridere! Fenomen!!! Tuttavia il recordman rimane la ventiquattrore di un costaricano che dal confine panamense copriva circa 600km non stop fino a san jose, lui non aveva nemmeno il sacco a pelo…
Prima di arrivare nel big sur, ho fatto provviste perché mi avevano avvertito che avrei trovato pochi negozi e tra l’altro carissimi! Confronto a questi ultimi sembro un automezzo con il carico sporgente…
Canzone del giorno: Bob Dylan-blowin in the wind

 

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Oxnard-California- Usa

Pubblicato il 14 luglio 2012 da admin

 

Los Angeles

12 luglio Riparto da casa di Graciela attraversando tutta L.A. tra grattacieli e strade famose come rodeo drive dove mi proibiscono di entrare, va be’! Solo perche’ non ho il vestito della festa e assomiglio ad un barbone con la bici? In effetti! Sono quelli che mi salutano di più, magari potranno anche consigliarmi un posto economico dove dormire… Dopo 60km esco dall’aglomerato di L.A. ed arrivo a Santa Monica. Continuo sulla costa e cerco un posto dove dormire, un ostello mi chiede 40 dollari in dormitorio, sono a posto cosi’ grazie! Con l’aiuto di due ragazzi trovo sul web un campeggio economico a Topanga, poco fuori. A 90km arrivo nella cittadina ma nessuno sa del campeggio cosi’ mi accampo in posto sicuro a costo zero…

13 luglio-Al mattino torno sulla costa e mi godo un bel panorama, il vento e’ freddo e nonostante la stagione mi devo coprire. Dopo un po’ la strada si allontana dalla costa ed entra in una zona patria delle fragole, campi immensi! Mi fermo ad un chiosco e compero un po’ di frutta. Parlo in spagnolo, molti sono messicani e apprezzano scambiare due chiacchiere nella loro lingua ed anche a me viene più facile…  Sono a Oxnard dopo 91km. Vado alla ricerca di un campeggio hike and bike quelli economici. Mi ci accompagna un senza tetto, è molto gentile, ma un gran chiacchierone, lo ritrovo la sera in campeggio, è passato lungo un sentiero nascosto tra gli alberi che collega la zona illecita dove dorme lui alla nostra lecita. Dice che voleva spiegarmi bene la strada piu’ a nord. Taglio corto perchè troppa gentilezza puzza.. ma alla fine risulta solamente molto gentile, o forse ho avuto ragione. Sono stanco e dopo un bel piatto di tortiglioni mi butto nel sacco a pelo. Anche qui la wi fi e i collegamento a internet non esiste. Rimedio da Starbucks, ma mi costa una sosta prolungata durante la giornata, ore di luce buone per pedalare. Ma così ho comunicato ai belli e ai brutti, ai buoni e ai cattivi, che sto bene sono in salute ed è ancora una gran bella storia anche qua negli Usa!!!

Canzone del giorno: Vasco Rossi-Buoni o cattivi

 

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Los Angeles – Usa –

Pubblicato il 14 luglio 2012 da admin

 

Newport beach – Los Angeles – California

9 luglio 12 San Diego-San Clemente  112 km
Parto da San diego e ovviamente mi guardo in giro perso! Dov’e’ la sporcizia, la gente che cucina per strada, le macchine scassate e i camion stra carichi? Dove sono finito che lingua e’ questa? Yo no soi gringo!!! Devo abituarmi a questa nuova pagina di questo viaggio che dopo 7 mesi cambia radicalmente sono nella terra dei gringos degli Yenkee! Tutto e’ in ordine e preciso, pulito e rigorosamente stabilito da regole ferree! Ho paura di una multa se non metto la freccia…
Il lato positivo e’ che sono pieni di piste ciclabili. Pedalo sulla spiaggia in riva all’oceano su ciclabili pedonali come nei film tra modelle e torrette dei bagnini alla bay watch. Poi la strada mi porta fuori entro nella base militare di camp pendelton, mi indicano una strada non più utilizzata dove vanno solo ciclisti e podisti che mi portera’ a san clemente. Trovo un campeggio! 35 dollari! Mantieni la calma bedo! trentacinque dollari?! Ormai e’ tardi e ho bisogno di una doccia e riposarmi! Me l’avevano detto dei prezzi, ma per fortuna nei giorni sucessivi trovo i campeggi hike &bike a 10 dollari!
10 luglio-Sono in contatto con Graciela, una signora che ho conosciuto a San Cristobal in mexico, vive a Los Angeles e si e’ offerta di ospitarmi. Da San Clemente punto verso L.A. per raggiungerla passando per cittadine molto graziose lungo la costa, “pacific coast bike route” arrivo a Long Beach e taglio dentro verso El Monte la periferia di L.A. Dove vive Graciela finisco con 90km.
Il giorno dopo-11 luglio-mi fa da Cicerone per le vie della citta’, the walk of fame, Holliwood, Beverly hills, Rodeo drive! Una full immersion nel cinema americano!

Canzone del giorno: The Doors- Rodhouse blues

 

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San Diego – Usa –

Pubblicato il 14 luglio 2012 da admin

 

San Diego – Pista ciclabile

7 luglio 12 Dopo la tappa di mulege avevo previsto di raggiungere santa rosalia percorrendo 65 km di deserto non più completamente sulla costa ma un po’ più interna. Fatico, mi fermo anche a dormire davanti ad un super mercado su una panchina di cemento, fa veramente molto caldo e tira vento. Raggiungo santa rosalia  presto, pranzo, do un occhiata alla chiesa disegnata da gustave eifelle, struttura completamente in ferro  per un periodo si trovava a parigi. Smontata e poi rimontata qui, a compiacere un gruppo di minatori francesi immigrati.  Vado al terminal dei bus per prenderne uno che mi porti a tijuana sul confine usa. Se possibile gia’ a san diego o los angeles. Ne prendo uno per tijuana poi li trovero’ il cambio. Aspetto il bus di mezzanotte e mezzo, quello precedente delle 18 e 30 non è passato. Tutto ok, circa 20 ore di bus e a tijuana ne prendo immediatamente un’altro per gli usa. Causa la bici che non e’ impacchettata non mi fanno il biglietto per los angeles direttamente. Ma solo per san isidro appena di la dal confine. Poi, se la bici l’accettano anche cosi’ da li faro’ il resto del biglietto. Le trafile per la frontiera si dilungano, cosi’ che il bus non mi aspetta e mi tocca prendere quello sucessivo che mi porta a San Diego. Faccio il biglietto per L.A. mi chiedono 60 dollari, 20 per me e il resto per la bici! Hai detto sandro? Gli dico! Sei fuori? No! le regole vogliono che la bici sia impacchettata e loro mi vendono tutto ad un prezzo esagerato! Protesto! Arriva il tipo addetto ai bagagli e tenta di spiegarmi mostrandomi il graffietto che si e’ fatto scaricando la bici dall’altro bus, che tutto e’ per prevenire questo! Poverino! Sto per dirgliene di tutti i colori se non riempirlo di sberle per la cazzata che ha detto! Ma il mio self control tocca livelli mai visti! Vincero’ un premio per questo!
America latina-Usa 1 a 0. la caricano e scaricano di tutto senza graffiarsi e anche velocemente! Decido cosi’ di non prendere il bus ma partire subito in bici da San Diego!

Canzone del giorno: The Beatles – california dreaming

 

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Mulege’

Pubblicato il 7 luglio 2012 da admin

 

Paesaggio desertico dopo Loreto-Baja California-mexico

06 Luglio 2012

Sono ripartito il 5 luglio da Loreto-Baja California, il paesaggio, già notato arrivando in bus il giorno precedente, è desertico e tra i miei preferiti. Il caldo si fa sentire bene ma è secco e lo sopporto meglio di quello umido. Il percorso che ho scelto, partendo da loreto e pedalando verso nord appaga le mie aspettative. Inizia con paesaggi desertici circondato da cactus e colline rocciose, a tratti sguardi sul mar di cortez nel golfo di california. Scorci meravigliosi su un mare turchese, spiagge bianche tutto contornato da un paesaggio dei migliori film western.
La prima tappa da Loreto a San buenaventura di 98 km mi porta a fermarmi proprio in un posto da favola. Monto la tenda in riva al mare a fianco di un ristorantino che mi offre tutto cio’ che voglio, purtroppo non a prezzi proprio modici, ma me la cavo. Sono l’unico avventore! Mi godo la tranquillità di questa piccola spiaggia, faccio il bagno e un pò di snorkeling prima di cena. Come durante la giornata questi posti mi regalano una pace incredibile. Pochi rumori e anche le macchine e i camion che incrocio sono silenziosi, , i mezzi che mi raggiungono e mi sorpassano non mi suonano come pazzi come nel resto del sud america, rallentano quasi a fermarsi se non hanno visibilità, per poi sorpassarmi in tutta tranquillità senza starmi troppo vicini. I saluti, sempre generosi, avvengono con un semplice cenno della mano, una lampeggiata di fari o con le quattro frecce. In mezzo a questo deserto silenzioso sembra che nessuno voglia interrompere questa magia. Prima di cena mi godo lo spettacolo, il tramonto! Anche oggi ho un posto in prima fila.
Oggi parto senza fretta i km non saranno tanti da San Buenaventura a Mulege’, 45 km ma considerato i paesaggi che incontrero’ metto in conto qualche bagno in mare. Infatti a nemmeno 15 km mi fermo a playa el coyote, mi tuffo in mare in mezzo ai pellicani che sono nel pieno del pranzo, a turno sorvolano le acque calme di questa spiaggia per tuffarsi a capofitto su branchi di piccoli pesci, come chiamo io “frittura mista”. Mi sento dentro ad un documentario sui pellicani, li osservo volare, planare e lanciarsi in picchiata a pescare. Oltre ad altri numerosi uccelli più piccoli che accorrono per recuperare qualsiasi cosa cada dal loro becco. Una bella nuotata mi rigenera dal caldo di questa giornata, reso ancora più forte dalle frequenti salite chiuse tra le colline, ma per fortuna ventilate. Sono innumerevoli le soste per fotografare gli scorci sul mare. Piano piano arrivo a Mulege’, non sono più sulla spiaggia ma ne ritrovero’. Nel girare a fare piccole spese incontro persone interessanti, come un signore in una bottega, classico messicano, cappello bianco camicia a scacchi e la faccia di cuoio. Mi dice: non sei statunitense? Rispondo: No yo no soy gringo! Perchè  mi hanno spiegato che i “gringo” sono i nord americani e non solo chi ha una cultura differente dal sud americano”. Così ci rido e ci scherzo insieme a lui, che ha molto senso dello humor. Poi dice di conoscere un sacerdote italiano di cui ha perso le tracce. Ha molto orgoglio messicano e me lo fa notare quando parliamo di nord americani e lui sottolinea: ” A qui es centro america, mejor a qui es MEXICO!!! Decido di cenare in camera con un insalata, nel mentre che me la preparo noto i vicini che sfoderano una griglia e si danno da fare a cuocere dei bei pezzi di carne. Esco immediatamente e chiedo di comprarne un pezzo. Me la regalano! Qui non si paga niente mi rispondono e aggiungono una manciata di tortillas. Grazie mille!! Buon provecio!

 

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Cabo San Lucas

Pubblicato il 7 luglio 2012 da admin

 

cabo san lucas-baja california mexico
Sono arrivato qui dopo 20 ore di bus da mexico city a los mochis, un oretta di bici per spostarmi da los mochis a topolobampo dove ho preso il traghetto per La Paz, Baja california. Dopo 6 ore di nave al porto ho preso immediatamente il bus per Cabo san Lucas. L’estremita meridionale della baja california, dove c’e’ quell’arco famosissimo per intenderci e spiagge bellissime tutto circondato da un oceano impetuoso. Acque limpide dove si riescono a vedere i pesci ad occhio nudo, e quando non e’ possibile ci pensano le mante, le aquile di mare a saltare fuori con salti spettacolari. Arrivo nel mezogiorno, così riesco ad organizzarmi per passare il pomeriggio in spiaggia. Trovo una lancia che mi porta a vedere l’arco e mi lascia nelle spiagge vicine per poi venirmi a prendere più tardi, si fa il giro intorno all’arco, con spiegazione, gogliardica spagnolesca prima e in inglese trascinato poi, delle grotte e dei faraglioni tutti intorno. Fare il bagno è pressochè impossibile per le onde alte e la forza dell’oceano, mi limito a bagnarmi fino alle cosce. Il paesaggio tra costa spiagge e oceano è stupendo. Mi fermo qui una notte e di nuovo riparto in bus fino a Loreto per riprendere finalmente a pedalare.
Canzone del giorno: Journey-Don’t stop believing
La canzone che ho scelto merita una piccola spiegazione. durante il viaggio in bus viene proiettato il film “the losers” nella colonna sonora è presente questa canzone. Noto un ragazzetto che la canta, io non li conosco e gli chiedo chi sono? Mi dice il nome del gruppo, ma non ricorda il titolo, poco male, poi chiedo il gruppo di dov’è? Mi dice è una band gringa, a metà della parola gringa si interrompe, parlando con uno straniero potrei essere un gringo e ritenermi offeso, ma non è così, mi diverte!

 

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Mexico tra maya e aztechi

Pubblicato il 4 luglio 2012 da admin

 

Tempio della luna Teotiuacan messico

Dopo 3 giorni a Mexico city riparto in bus per la bassa california. Da Topolobampo c’è il traghetto per La Paz. Le giornate nella capitale o distretto federale, sono passate velocemente, è immensa e affascinante. Ho avuto la fortuna di poter incontrare Marina, membro della Consulta degli Emiliano Romagnoli nel mondo, che mi ha accolto con ottime tagliatelle e un piacevole pomeriggio di chiacchiere dui messicani, i loro usi e costumi, il sistema politico, e infine sulla mia avventura e su quello che affronterò nei prossimi giorni. Il vicino sito di Teotiuacan si presta a una interessante visita: antecedente all’epoca azteca è un maestoso luogo con le piramidi del sole e della luna e del serpente piumato. Cito un messicano generoso di informazioni, che all’entrata del sito, mi ha illuminato sulla differenza tra i maya e teotiuacan: ” I primi erano uomini che si credevano dei, i secondi erano uomini che veneravano gli dei”. Affermazione per me troppo riduttiva, concordo di più con la seconda che ha detto: ” I messicani sono corazon, e i nordamericani sono razionalidad”. Il museo antropologico, a cui mi sono dedicato il giorno sucessivo, offre al piano superiore un excursus su tutte le diverse etnie delle regioni del messico, e al primo piano intere sale dedicate ai maya, teotiuacan, ai popoli del nord e oaxaca tra gli altri.

canzone del giorno: Muse Starlight

 

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Ciudad de Mexico

Pubblicato il 29 giugno 2012 da admin

 

Plaza Mayor Citta’ del Mexico

Eccomi qua, finalmente arivato a Citta’ del Messico, dopo circa 1100 km da San Cristobal. Sono arrivato questa mattina con un bus da Acapulco.

Le ultime tappe sono state:

21/06 riposo in spiaggia a playa Zipolite

22/06 Playa Zipolite – Puerto Escondido 72 km

23/06 Puerto Escondido – San jose del progresso 87 km

24/06 San Jose del progresso – Cuajinicuilapa 113 km

25/06 Cuajiniculapa – Cruz Grande 107 km

26/06 Riposo a Cruz Grande

27/06 Cruz Grande -Acapulco 118 km

Dopo l’ultima tappa fino ad Acapulco ho preso subito il bus della notte per citta´ del Messico, arrivato alle 7 del mattino ho fatto una decina di km per andare dalla stazione al centro e trovare un hostello. Ora sto gia’ organizzando la ripartenza, dopo qualche giorno qui in citta’.

Dopo la sosta a Playa Zipolite con bagno nell’ oceano sono ripartito e ho attraversato un tratto di strada colpito dall’uragano carlotta ed e stato forte l’impatto nel vedere a destra e a sinistra della strada gli alberi sradicati e i cartelli piegati come fogli di carta. Raggiungo in fretta Puerto Escondido   , localita’ dov’e’ stato girato il film di Gabriele Salvatores. Volevo fare un bagno ma il tempo peggiora e cosi’ rinuncio, mi consolo trovando un forno gestito da un italiano, compero focaccia e pane integrale… Il posto e’ chiaramente molto turistico l’alloggio che ho trovato fortunatamente e’ a buon mercato, decido di comperarmi una buona bottiglia e un po’ di carne come premio insieme a pane e focaccia.

Le tappe lungo questo tratto fortunatamente sono abbastanza semplici senza troppe salite a San Jose del progresso mi fermo in una cabagna che sembra la casa degli gnomi molto carina, un po’ invasa dagli scarafaggi ma sostanzialmente carina.

Senza troppe difficolta’ arrivo ad Acapulco, citta’ molto bella e turistica ma temo che fermarmi qua sia una botta per il mio portafoglio, cosi’ decido di partire immediatamente trovo un bus alle 2 di notte attendo in stazione dove ho tutto quello che mi serve.

Canzone del giorno: Tom Waits – I dont wanna grow up

 

 

Playa Zipolite – Messico

Pubblicato il 21 giugno 2012 da admin

 

Playa Zipolite messico
21 giugno 2012
Sono diversi giorni che pedalo in prossimita’ della costa pacifica messicana, eravamo rimasti che dovevo ancora passare la sierra madre, la piccola catena montuosa che rimane all’interno. Niente di particolare, anche perchè venendo da San Cristobal ero gia’ in quota e quindi non sono salito molto per passarla, piu’ che altro sono sceso molto dopo verso la costa.
Credevo o forse speravo di poter pedalare molto piu’ vicino all’oceano per poter godere di panorami eccellenti, invece la strada scorre piu’ all’interno e solo raramente mi gusto qualche bella visuale. Il paesaggio è molto verde come in tutto il centro america per le piogge che cadono copiose.
Tappe:
15-06 Ocozocoautla – Cintalapa 50 km
16-06 Cintalapa – Zanatepec 105 km
17-06 Zanatepec – Salina cruz 131 km
18-06 Salina Cruz – Santiago Astata 76 km
19-06 Santiago Astata – Bahia la Cruz 79 km
20-06 Bahia la Cruz – Zipolite 59 km
Dopo la zona di montagna, fino a Zanatepec, la strada è piu’ semplice e mi permette di percorrere piu’ km velocemente. E’ la stagione delle piogge e non c’è giorno che non piova, magari a volte poco, ma spesso mi trovo in mezzo ad un acquazzone. In particolare nel raggiungere Salina Cruz ho preso quello che si dice un battello d’acqua, non è un grosso problema considerato il caldo, che a volte fa sperare in un due gocce per rinfrescarmi. In questa tappa pero’ mi fermo al riparo della pioggia perchè in strada scorrono fiumi d’acqua. Alla sera in albergo imparo che sono arrivato con Carlotta… Non molto lontano sempre sulla costa il giorno prima si è abbattuto un uragano, Carlotta appunto. Mi informo su internet e scopro che alcuni giorni prima, nei pressi di Puerto Escondido, l’uragano ha provocato seri danni e purtroppo alcune vittime. Ora mi trovo in una zona colpita a Playa Zipolite. Già nell’arrivare qui lungo la strada sono ben visibili i danni, smottamenti, terra, rami e diversi detriti invadono ancora la carreggiata con numerosi mezzi all’opera per ripulire la strada. I proprietari della posada dove trovo posto per la notte sono indaffarati a risistemare tutto. Nel pomeriggio dopo essermi inevitabilmente addormentato sull’amaca in veranda… Vado in spiaggia, riesco a fare un bagno anche se c’è vento e l’oceano è grosso, ma è uno spettacolo faccio diverse foto. Da buon montanaro mi perdo a guardare le onde, il riflusso dell’acqua, rimango a lungo con lo sguardo su questo movimento perpetuo, che attira come tutte le situazioni naturali. Come quando ti metti alla finestra a guardare la pioggia o le neve, i rigagnoli d’acqua lasciati dai temporali,  la neve che si accumula, il vento che muove gli alberi e le foglie, le montagne, il deserto, il mare e  la nebbia che copre lo sguardo. Insomma, di fronte a tanta potenza della natura rimango sempre incantato ed entusiasta, anche se tutto questo crea paura e alle volte disastri. A casa la terra trema, qui gli uragani spazzano via baracche.

MEXICO

Pubblicato il 15 giugno 2012 da admin

 

San Cristobal – croce di fronte alla cattedrale

11 -14 giugno 2012

Eccomi qua, sono in mexico da alcuni giorni, dopo Guatemala mi sono mosso in bus fino a Tapachula, prima citta’ subito dopo il confine Guatemala Messico, ed immediatamente ho preso la coincidenza per San Cristobal de las casas. Da qui, oltre a visitare la citta’ in stile coloniale, mi sono organizzato per visitare il sito maya di Palenque. Come sempre ho cercato di gestirmi senza ricorrere alle agenzie di viaggi per risparmiare qualcosa, ma questa volta ho dovuto cedere, era la piu’ conveniente e ovviamente meno impegnativa. Considerato l’esperienza sul bus per Tikal mi sono deciso in fretta. Cosi’ ho preso questo bel pacchettino che comprendeva, nell’arco delle 5 ore di mini van che mi portavano al sito, due soste ad altrettante cascate lungo la strada, molto carine, peccato che in questo modo hanno tolto tempo al sito maya, ma e’ la proposta di tutti i tour. Alla fine il tempo e’ stato sufficiente considerato che di tutto il sito meno del 10% e’ visibile, il resto e’ sepolto dalla giungla. Se un giorno sara’ tutto ripulito sara’ veramente una cosa strepitosa, oltre a quello che e’ gia’!

Il mattino seguente  il tour, ho preparato i bagagli e ho ripreso finalmente a pedalare.

In questi giorni sto piu’ di prima pianificando il resto del mio viaggio, perche’ mi rendo conto che il tempo a disposizione non mi potra’ permettere di vedere tutte le cose che ho in mente. La voglia di pedalare e’ sempre sopra ogni cosa, ma il desiderio di visitare luoghi interessanti mi fara’ decidere di prendere altri mezzi, tra una pedalata e l’altra, cercando di tenere fermo il mio obietivo di sempre.

Ora ho ripreso la bici in direzione di Acapulco, pedalando lungo la costa che raggiungero’ tra qualche giorno, cercando anche di gustarmi un po’ di oceano.

La tappa di oggi, 14 giugno 2012

da San Cristobal de las casas a Ocozocoautla de espinosa nello stato del Chiapas e’ stata di 99 km

Scendendo dai 2200 m slm di S. Cristobal la strada ha cominciato a risalire dopo 50 km circa a Tuxtla Gutierrez per poi altalenare su e giu’ fino alla fine, ho scelto l’autopista per percorrere meno km su di un fondo migliore. La temperatura mite, un po’ fresca dei 2200 mi aveva rinfrescato dal caldo e umidita’ dei tropici, sulla costa la ritrovero’, non prima pero’ di aver passato la Sierra Madre, la catena montuosa che mi separa dall’oceano.

Canzone del giorno  Messico e nuvole di Giuliano Palma e the bluebeaters

 

 

Tikal – sito Maya

Pubblicato il 10 giugno 2012 da admin

 

tikal – piramide maya plaza mayor

7 giugno 2012

visita al sito maya di Tikal, per andarci ho preso un bus della compagnia più economica, merita una descrizione approfondita.
9 ore di bus durante la notte da guatemala city a flores, la citta’ dove si fa base per la visita al sito.
12 euro per questa corsa paragonabile al film ” la corsa più pazza del mondo”…
Salgo, non c’e’ un sedile che abbia il rivestimento intatto, tagli, strappi e gomma piuma in vista ovunque. Per fortuna sono reclinabili per dormire un po’… Tutti! Sono gia’ cosi’, sfondati non stanno in posizione eretta! Vetri rotti e rivestimento interno legato col fil di ferro. Tutto molto simile ai bus boliviani. Fuori piove e appena aprono il bus si riempie, nell’aria quel profumo misto umano e cane bagnato, in aumento considerato il calore e l’effetto stalla che funziona alla perfezione… C’e’ gente in piedi e ci stara’ per diverse ore!
L’autista e’ un ex pilota di formula1, ci scommetto, il mezzo lo ha elaborato personalmente. La scritta dice scania ma camuffa sicuramente una sauber o una minardi… Il propulsore al minimo e’ un rombo di tuono, in accelerazione fa paura e una volta lanciato la turbina emana un fischio inconfondibile!! Fortuna e’ notte non si vede cosa c’e’ fuori o almeno non si capisce bene la velocita’ cosi’ elevata che nelle curve i passeggeri si spostano per bilanciare come nelle gare di sidecar! Dietro sicuramente ci sono le sgommate di fuoco come in Ritorno al futuro… Siamo arrivati il giorno prima!!!

Bene finalmente visito questo sito maya, è  uno dei più grandi, pensare che  solo il 15 per cento delle strutture e’ dissepellita dalla giungla. Il sito, Tikal, significa posto delle voci, dove scimmie urlatrici, pappagalli, e diversi tipi di uccelli fanno si che non si sia mai in pieno silenzio. Cosi’ si rimane per diverse ore in una atmosfera particolare avvolti dalla giungla e questi suoni… Ammirrando le piramidi, templi e steli avvolte dal mistero di questo popolo tanto evoluto di cui si sa ancora poco della loro dipartita. Fa tanto successo il loro calendario, che fa credere a molti che ci sia una fine del mondo imminente. Io penso che credere o far credere che questo sia vero equivale ad un atto di terrorismo! Va be’ non andiamo oltre!

Canzone del giorno per sdrammatizzare…

Ligabue a che ora e’ la fine del mondo?!

 

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Ciudad de Guatemala

Pubblicato il 6 giugno 2012 da admin

 

guatemala city

05 giugno 2012

Ciudad de Guatemala
Ciao a tutti! Sono arrivato ieri da Leon in Nicaragua. Ho preso un bus attraversando un pezzo di Honduras e lo stato di El Salvador.
Le ultime tappe sono state
28-05 Isla ometepe-granada 76 km
31-05 Granada – nogarote 91 km
01-06 Nogarote – Leon 52 km

Poi ho deciso di prendere un bus per avvicinarmi un po’ e anche per evitare lo stato di El Salvador che non mi e’ stato indicato come troppo sicuro…
Ora da Guatemala city mi sto organizzando per visitare alcune rovine maya, Tikal e Copan. La prima e’ un po lontana ma sempre in guatemala, l’altra e’ in Honduras appena al di la’ del confine. Dopodiché scappero’ in Messico, come nei film…
Ora qui il clima e’ migliorato confronto al Nicaragua, soprattutto perché Guatemala City e’ a 1500m slm, una tregua al caldo e all’umidita’.
Gli ultimi giorni in bici sono stati caldi ma non difficili perché erano tutti in piano, qualche salita ma poca roba.

Canzone del giorno, Adagio di Albinoni suonato da David Garrett

 

 

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Lutto nazionale

Pubblicato il 6 giugno 2012 da admin

 

4 giugno 2012

In memoria delle vittime del terremoto in Emilia-Romagna

il silenzio militare

 

 

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Emilia-Romagna

Pubblicato il 30 maggio 2012 da admin

 

emilia romagna

20-29 maggio

Ciao ragazzi! E’ da una decina di giorni che continuano le scosse di terremoto in emilia, a casa mia! Io sono lontano, ma sono incollato al web per avere qualche notizia in più. Ringrazio coloro che mettono a disposizione informazioni utili e chiare attraverso i mezzi di comunicazione. E’ difficile capire bene da qui quali sono i danni e i problemi più grossi! Spero si risolva tutto e in fretta!
Un abbraccio a tutta l’Emilia Romagna!!

canzone del giorno Emilia di Morandi-Dalla-Guccini: http://youtu.be/DKQMGwES1rM

 

 

 

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Granada

Pubblicato il 29 maggio 2012 da admin

 

vulcano conception isla di ometepe

28 maggio

Isla di ometepe – granada 76 km
Questa mattina per prendere il primo traghetto che salpa dall’isola mi sveglio prestino e vengo ripagato da questo paesaggio. L’alba sul vulcano conception, che non si scopre mai il capo, rimane sempre con un cappello di nuvole. L’isola è formata da due vulcani  che insieme hanno le sesembianze di un otto, uniti da una striscia di terra.  L’altro vulcano, il Madera, è considerato spento.
E’ difficile vedere entrmbi scoperti dalle nuvole, ma hanno cmq il loro fascino.
Parto dopo un ora di traghetto e una discussione con il capitano sul prezzo da pagare per la bici che non è mai certo e non ci sono tariffari. Alla fine il prezzo non è alto ma una tassa qua, un euro di la’ em per d’eser la pilata’ dl’acqua senta. (mi sembra di essere la vaschetta dell’acqua santa). 
Finisce che devo pagare tutto, ma almeno la tassa della municipalità mi viene un po’ scontata… La strada non è lunga ad arrivare a Granada, l’avrei fatta in traghetto ma non parte prima di mercoledi’, così via non sono tanti i km… La città è molto bella con diversi edifici e chiese coloniali. Mi fermo un giorno per visitarla.
Canzone del giorno, granada Luciano Pavarotti: http://youtu.be/COp2S5U61Sk

 

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Moyogalpa – isla Ometepe – Nicaragua

Pubblicato il 27 maggio 2012 da admin

 

verso il nicaragua -mucche all’ombra di un albero

26 maggio

25-05 Las Juntas – La Cruz 133km (costa rica)
26-05 La Cruz – Moyogalpa 78 km (Nicaragua)
25-05 Parto presto da Las Juntas, non so bene cosa mi aspetta, la strada dovrebbe essere migliore, piu’ piana. In effetti è così. Pedalo velocemente fino a Liberia dove mi fermo a pranzo al riparo dalla calura in uno dei tanti fast food con l’aria condizionata. Riparto incurante di chiedere indicazioni su un eventuale posto per dormire lungo la strada, così mi trovo per un tratto a pedalare su di un tratto di asfalto circondato dalla foresta senza niente per passare la notte. Finalmente spunta un affittacamere in questo nulla, sono a 13 km da la Cruz. E’ una famiglia gentile che mi offre, per pochi dollari una stanza senza troppe pretese.
26-05 Oggi passo il confine con il Nicaragua, arrivo presto alla frontiera, passando almeno 5 km di camion fermi in fila, ma? Anche per me ci sara’ fila da fare, arrivo prima delle nove e me ne vado ale 11 e 30 tra le due frontiere e il cambio di valuta. Non manca molto a Rivas la citta’ sul lago dove posso prendere un traghetto per ometepe, l’isola vulcanica sul lago nicaragua. Detto fatto, nonostante il caldo che pero’ è meno umido riesco ad arrivare fino sull’isola. Mi fermero’ un giorno per farmi un giretto sull’isola o solamente riposarmi vedremo…
Canzone del giorno, Steppenwolf Born To Be Wild: http://youtu.be/rMbATaj7Il8

 

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Juntas – Costa Rica

Pubblicato il 24 maggio 2012 da admin

 

scorcio sul pacifico al mattino presto

24 maggio 2012

23-05 San Jose’ – Rumble 91 km
24-05 Rumbles – Las Juntas  45 km
Dopo la sosta rigenerante a San jose’ per far visita ad Attilio, ” GRANDE ATTILIO”!!! , sono ripartito facendo rotta verso il Nicaragua. SJ si trova a 1200m slm, grazie a questo si respira un aria migliore che lungo la costa, me ne sono accorto a salire e dinuovo a scendere quando entro nella cappa di calore e umidità. La tappa non è difficile è quasi tutta in discesa, mi fermo a pranzo a Rumbles poco dopo le 14 e dopo un sonnellino rigenerante su di una sedia a dondolo davanti al ristorantino, decido di ripartire. Fa molto caldo così entro nel negozio di fianco a prendere acqua e bibita fresca. Elias, il proprietario, attacca bottone e in 2 minuti con la sua aria socievole e le sue grosse risate sa già tutto di me… (troppo!! …lo dovrò eliminare!!).  Ne approfitto per chiedergli della strada e dove potrò trovare da dormire. Mi spaventa dicendo che per i prossimi 80 km non troverò nulla, non ci credo, ma se fosse vero a quest’ora e con questo caldo non ci arriverò mai prima che faccia buio. Fingo di credergli e vado verso il luogo che mi ha consigliato per la notte. Chiedo anche ad una specie di ufficio turistico, mi conferma quello che mi ha detto Elias. Ok per oggi basta! Il posto dove mi fermo ha anche la piscina, qualcosa in più di una vasca da bagno, ne approfitto per dare solievo alla calura.
Il giorno sucessivo mi alzo con calma incurante del tempo e dei km che potrei fare oggi in mattinata, così parto proprio quando esplode un temporale che da queste parti come vi ho detto non è raro, diluvia! Pedalare in mezzo al traffico con quest’acqua non è il massimo! sono zuppo e svogliato così decido che questi pochi km possono bastare per oggi, vado ad asciugarmi!
Leggo con piacere che i ragazzi del conigliotravel hanno pubblicato un articolo su di me, sul loro sito, sono un gruppo di ragazzi molto attivi che organizzano uscite in mtb un po’ ovunque per la gioia di andare in bici e per stare in compagnia. Qui ho linkato al loro sito, che mettero’ fisso nella pagina news e collegamenti.
Canzone del giorno, Vasco Rossi i soliti http://youtu.be/nbgqdyN4-I4

 

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San jose – Costa Rica

Pubblicato il 22 maggio 2012 da admin

 

il neo presidente del Costa Rica, Aleotti, mi accoglie al mio arrivo a San Jose

21 maggio 2012

17/05 David – rio claro 101 km
18/05 Rio claro – Dominical 122 km
19/05 Dominical – Tarcoles 132 km
20/05 Tarcoles – San Jose 88 km

Ciao a tutti! Ho trascurato u po’ il blog in questi giorni.. Sono passato in Costa Rica dopo David, l’ultima citta’ panamense, ho raggiunto il confine. Sono partito presto nel caso le prassi alla frontiera fossero state lunge, in realta’ per poco non entravo in costa rica senza farmi timbrare il passaporto. Sono tornato in dietro, non avevo visto l’ufficio costaricense e nessuno mi ha detto nulla… Pedalo sempre in prossimita’ della costa, ma la vegetazione e’ cosi’ fitta che vedo l’oceano solo quando sono veramente vicino. La strada che percorro’ e’ molto turistica e piena di posti per passare la notte. Peccato pero’ che sia tutto più caro rispetto a panama, anche se devo dire che sono curati nei particolari. Sia a rio claro che a dominical mi fermo in due posti turistici e nel secondo molto vicino alla spiaggia, tanto che al mattino scendo a fare 2 foto. La strada e’ abbastanza piana, ci sono dei su e giù non troppo impegnativi e ogni tanto piove, o meglio diluvia non e’ troppo fastidiosa perche’ rinfresca un po’ dal caldo ma devo stare un po’ più attento in strada. Sto cercando di fare più km possibili per raggiungere l’amico  Attilio a San Jose’ prima che riparta. Grande viaggiatore che mi ha dato diversi consigli prima di partire, si trova qui in visita alla figlia. Riesco ad arrivare in tempo e ad avere di nuovo consigli preziosi.

Canzone del giorno, Mercanti di liquore : il viaggiatore http://youtu.be/6Wu-t8vH4s8

 

 

 

David

Pubblicato il 17 maggio 2012 da admin

 

in strada

15-05 Santiago – San felix 122 km
16-05 San Felix – David 78 km

Dopo la tappa corta per arrivare a Santiago ho affrontato la distanza forzata per San Felix, come avevo detto perche’ non c’erano altri posti nel mezzo per fermarmi. Ho afforntato inoltre alcuni rilievi montuosi non molto alti, ma sotto questo sole si fanno sentire.. “Fortuna” si e’ messo a piovere e mi sono rinfrescato un po’…
Mi hanno detto oggi che e’ appena iniziato l’inverno, che equivale alla stagione delle piogge, insomma e’ come fare una doccia, calda…
Il paesaggio tutto intorno e’ molto verde e con le piogge e la nebbia in lontananza sembra di essere in un paese nord europeo… Il caldo mi riporta ai tropici…
Oggi il cielo si e’ schiarito e il sole e’ tornato a scaldare, ho esaurito in fretta la scorta d’acqua oltre alle bibite fresche che bevo regolarmente. La strada continua ad essere piena di su e giù ma meno impegnativi di ieri. David e’ una città grande, trovo di tutto, ci sono tutte le catene di fast food americane, ho l’imbarazzo della scelta…
Domani punto verso il confine costa ricano a circa 50 km da qui!

Canzone del giorno, ivano fossati panama: http://youtu.be/jV5q41kGbtY

Santiago – stato di Panama

Pubblicato il 14 maggio 2012 da admin
ponte sul canale di panama

14 maggio Santiago di Panama

Eccomi qua sono a 260 km da Panama, tre tappe dopo la sosta per passare il confine in barca. Sento l’affaticamento dovuto all’inattivita’…
12-05Panama – San Carlos 98 km
13- San Carlos – Aguadulce 102km
14- Aguadulce – Santiago 60km
Il clima è  sempre caldo e umido, a volte un po’ meno perchè il cielo rimane coperto e il sole scalda meno, ma in questo cacso l’umidita’ e’ maggiore.
Per uscire da Panama mi ci è voluto un po’ perchè le indicazioni del tipo dell’hotel non erano precisissime, così dopo aver messo il naso in qualche quartiere poco raccomandabile, due poliziotti mi hanno meso sulla retta via… La strada è stata abbastanza faticosa per via dei diversi su e giù, oltre ad un fondo non troppo curato ma è la panamericana ed è la strada migliore.  a lato del manto stradale la vegetazione è molto verde e si alternano pascoli e boscaglia. La gente saluta e sembra gentile, capita spesso di ascoltare musica a tutto volume proveniente da una casa o da un distributore di benzina, al che mi metto a muovere le braccia come se fossi in disco. La gente risponde con dei larghi sorrisi.
Domenica ho incontrato un folto gruppo di bikers in procinto di partire con la loro mtb per il giro settimanale. Mi fermo e scambio due chiacchere, sono tutti bianchi probabilmente nordamericani da queste parti per lavoro. Se ne vanno a fare un giro sulle montagne per i sentieri, nell’attesa gli racconto un po’ del mio viaggio. La domanda comune è stata come hai fatto a passare il Darien?
Domenica e oggi la strada è migliorata ha meno su e giu’ e scorre veloce, mi sono fermato qui dopo 60 km perchè dopo ce ne sono altri 100 senza riferimenti, meglio partire domani mattina bello fresco con l’idea di farmeli tutti…
canzone del giorno wolther goes stranger SOMEtimes http://vimeo.com/35522303
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Panama city

Pubblicato il 10 maggio 2012 da admin

 

vista sui grattaciei di panama

Ciao Ragazzi! sono arrivato a Panama! L’attraversata in barca a vela e’ stata veramente una bellissima esperienza! Sicuramente un po’ cara! Ma e’ la soluzione migliore per passare il confine tra Colombia e Panama! Non tutti sapranno che il confine tra i due stati e’ impenetrabile via terra, a meno che non siate dei camicaze! La panamericana che percorre tutto il continente si interrompe da entrambi i lati e le piste che attraversano la giugla sono sconsigliatissime da tutti, oltre ad essere difficili e consigliano l’utilizzo di guide esperte! Il Darien, il territorio a cavallo tra i due confini e’ considerato terra di nessuno! Si possono fare incontri di militari, paramilitari e narcotrafficanti. Quindi oltre a non esserci strade, la compagnia non e’ delle migliori! Cosi’ ho cercato le alternative, direi che l’attraversata in barca a vela da Cartagena a Porvernir, che e’ un isola dell’arcipelago di San Blas, sia la soluzione con il rapporto migliore prezzo/sicurezza e a questo punto dopo averla fatta direi anche bellezza!! Le altre alternative? Vediamo… La soluzione camicaze l’ho scartata subito, cercare di passare via terra non mi e’ nemmeno passata per la mente! Mi suggerivano una soluzione piu’ economica, ma non so di quanto?! Era quella di avvicinarsi al confine via terra il piu’ possibile, e gia’ qui mi puzzava, arrivare ad una cittadina sulla costa, Turbo, e qui prendere una lancia che mi portasse sul confine a Supzurro. Da qui una lancia mi avrebbe portato a Puerto Obadia,nello stato di Panama, dove c’e’ anche un piccolo aeroporto che avrei potuto utilizzare per arrivare a panama, perche’ quella zona e’ cmq Darien, non c’e’ nulla e la compagnia nella giugla e’ sempre la stessa… Magari si poteva prendere altre lance per arrivare piu’ a ovest dove poter prendere un bus o un altro mezzo per arrivare piu’ vicino possibile a Panama city. Quindi anche questa soluzione l’ho scartata per diversi e ovvi motivi, l’avvicinamento via terra al confine non lo ritenevo sicuro e alla fine tra lance e bus non so quanto avrei speso di meno, anche perche’ avrei dovuto pernottare da qualche parte ogni tanto… Altra soluzione che sembrava economica e sicura era quella di attendere una nave cargo che sarebbe partita il 12 da Cartagena, diverse agenzie mi avevano proposto questa soluzione, il problema, l’ho accennato anche in precedenza, e’ che non era sicura la partenza. Le diverse agenzie mi hanno dato tutte date di partenza diverse e non avevano la sicurezza di questa possibilita’ perche’ si trattava di una nuova tratta, Cartagena – Colon. E’ qui che alla mia domanda: ma e’ sicuro che parta? le signorine delle agenzie andavano in tilt, anche perche’ in sud america SICURO non e’ menzionato da nessuna parte… in questo caso ancora meno. Quindi l’attesa fino al 12 maggio nell’insicurezza di partire non mi piaceva. Rimane l’aereo! vero! ma avrei dovuto acquistare un biglietto rimborsabile per dimostrare che sarei uscito dallo stato di Panama. Cosa gia’ fatta per poter volare su Baranquilla in Colombia. Mica posso acquistare di continuo dei biglietti rimborsabili…

Il viaggio in barca e’ risultato cosi’ un ottima soluzione, ho potuto unire la necessita’ di passare il confine con la bellissima esperienza della barca a vela sul mar dei caraibi. Eravamo in 9 compreso il capitano Victor e il marinaio Ariel, entrambi argentini e grandi viaggiatori, finiti per qualche motivo a trasportare i turisti di qua e di la dal confine! La mia bici legata bene a fianco dell’albero. I primi due giorni sono stati di navigazione, siamo partiti alla sera da Cartagena con il panorama dei grattacieli illuminati che si riflettono sul mare come saluto alla Colombia. Fortuna il mare era abbastanza calmo, ma non essendoci abituato ci e’ voluto un po’ ad adattarmi. Il pomeriggio del secondo giorno abbiamo attraccato alla isola Cocobandero, gia’ nell’arcipelago delle isole San Blas. Bagno nelle acque limpide con maschera per fare snorkeling e un giretto in spiaggia. Le spiagge bianche e le palme come nei cataloghi delle agenzie di viaggio, mare calmo e aragoste per pranzo. il secondo giorno siamo passati all’isola di Cicime’, stesso paesaggio! Infine all’isola di Porvenir, dove una lancia ci ha trasportato sulla terra ferma ed una jeep ci ha portato a Panama city sotto i grattacieli. Ora sono di nuov pronto per pedalare, qualche giorno per organizzarmi e poi si parte…

canzone del giorno Peter Tosh I am that I am http://youtu.be/KLA3EVLb9mA

 

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verso le isole san blas

Pubblicato il 5 maggio 2012 da admin

 

cartagena

E’ giunto il momento di imbarcarsi per Panama! Una barca a vela capitanata da victor che in 5 giorni, 2 di navigazione e 3 di sosta alle isole di san blas mi porterà di là… Cosi unisco il passaggio di confine con un escursione e relax nel mare caraibico. Il prezzo e’ eccessivo e come in tutto il sud america ho dovuto tirare il prezzo per l’imbarco della bicicletta, ma e’ la soluzione migliore! C’e’ anche una fantasmagorica nave cargo che dovrebbe  portare passeggeri, ma e’ la prima volta che fa la tratta. Così mi è venuta spontanea la domanda:ma e’ sicuro che parta?  Domanda da non fare mai in sud america, “sicuro”? A questo punto metto tutti in crisi e la risposta e’ NO! Allora vai di barca a vela… Ma tenete presente che le mie ricerche sono state come quelle di asterix e obelix.
Cosi’ oggi, dopo essermi organizzato per il tour, sono riuscito finalmente a rilassarmi girando per le vie di cartagena nei vicoletti colorati e i terrazzini caratteristici! Veramente bella! Tra le piazze e i caffè a gustarmi il miglior caffè del mondo. Finche’ nessuno prova il contrario il caffè colombiano rimane il migliore… Cosi’ mi hanno detto, ma ci credo sia dall’aroma che dal gusto!!
Ci risentiamo dopo l’attraversata in barca!

canzone del giorno:

Fabrizio De Andre’:don Raffae http://youtu.be/yp_CvmOvLoQ

 

 

Cartagena

Pubblicato il 3 maggio 2012 da admin

 

cartagena plaza de aduana

02 maggio 2012 Baranquilla – Cartagena 127km

Prima di partire questa mattina so già di aver battuto un record! Si posso dirlo con sicurezza, senza ombra di dubbio detengo un record! E’ tutto registrato. Forse qualcuno sta già pensando a cosa e come?! 1000km su una ruota sola? No! 2000km in retro?! No! Sono stato il primo cliente italiano del The Meeting point hostel. Ho preceduto un ragazzo veneto di un paio di giorni. L’ostello dove ho soggiornato a Baranquilla, gestito da Gianni, ragazzo italiano e tutta la sua famiglia. Ho passato due giorni di relax con loro a riorganizzarmi la partenza facendo tesoro dei consigli di un grande viaggiatore che è il gestore. Grazie Gianni!!

Il clima caraibico mi ha messo subito alla prova, al mattino prima delle 7 mentre carico le borse sulla bici sono già bagnato di sudore. Perchè en le meia’ e cheld!! le l’umiditeee! (non è micca il caldo! è l’umidità!). L’umidità è altissima, il cielo e coperto da una foschia che sembra voglia piovere, magari!!! Il caldo e l’umidità quindi vanno via a bracetto e oggi devo dire che ho battuto anche il mio record personale di sudate e di bevute… Esco facilmente da Baranquilla e sono presto sulla strada che mi porta a Cartagena. Fortunatamente non è molto trafficata, è costeggiata dalla vegetazione piu’ o meno folta e a tratti ogni tanto vedo anche il mare. Le immagini piu’ belle sono date dagli uccelli, aironi e cigni che vedo spesso vicino ai corsi d’acqua. Il caldo è veramente forte, mi fermo spesso a bere qualcosa di fresco, l’appetito non arriva mangio solo qualche gelato e una banana, ma bevo bevo bevo! Fa un cheld!! (fa un caldo!). nell’ora piu’ calda sosto sotto l’ombra di un barettino. Bagno spesso la bandana per sopportare meglio il caldo. Arrivo finalmente nelle 17 cerco l’hostello e provo gia’ ad organizzarmi per prendere l’imbarcazione che mi porterà a Panama. niente di nuovo ma domani sapro’ di piu’!!

Canzone del giorno

Bob Marley one love:http://youtu.be/sonYFxHHvaM

 

 

Barranquilla

Pubblicato il 2 maggio 2012 da admin

 

pesca abbondante

Ecco fatto ragazzi dopo mille peripezie e 2500 km in aereo sono arrivato in colombia a baranquilla! Dico mille peripezie perche’ ho dovuto imballare la bici, ovviamente recuperare il cartone anche per tutte le borse. Poi non posso entrare in colombia se non sono in possesso di un biglietto per uscirne, aereo o bus che sia… Cosi’ ho dovuto comprare in aeroporto un biglietto rimborsabile per panama.
Bene! partito! prima tratta lima bogota’. Il volo e’ in ritardo perdo la coincidenza per baranquilla, fortunatamente la compagnia mi trova altro volo per il giorno sucessivo e un hotel dove dormire qualche ora.. Chiaramente a loro spese! Il giorno dopo finisco la tratta, tutto bene! Sono in colombia a baranquilla! Domani riparto in bici, l’ho gia’ rimontata scalpita che vuole ripartire..

Come canzone del giorno di oggi è d’obbligo un pezzo di shakira, visto che mi trovo nella sua città natale, Barranquilla. Shakira waka waka: http://youtu.be/Ntn1-SocNiY

 

 

Lima down town

Pubblicato il 28 aprile 2012 da admin

 

Lima – plaza de armas

22-28 aprile

Decisioni importanti stanno alla base della lunga sosta a Lima. La centrale operativa ha lavorato a ritmo serrato in questi giorni, per ricavare il meglio da questa sosta.
Obbiettivo numero uno il cibo, in questi giorni mi sono dedicato a scoprire la cucina peruana tanto decantata. Oltre a riscoprire sapori piu’ semplici ma tanto desiderati come la pizza.. Ah la pizza! erano anni…. Sempre molto lontana da una pizza che si puo’ gustare in Italia, ma per togliermi dalla bocca i soliti sapori di caldo de galina (brodo/zuppa) e pollo con  riso e patatine ho assaggiato di tutto!! Gelato!! il gelato ragazzi ho trovato una yogurteria che sopra allo yogurt gelato ti mette di tutto, mandorle tostate, frutta, cioccolato a pezzettii, biscottini, cereali e miele… Una festa insomma!!!
Ma torniamo alla cucina peruana che finalmente mi ha fatto scoprire le sue delizie, IL CEVICHE, un modo di cucinare il pesce come il sushi giapponese, ma da non confondere mi raccomando, qualcuno potrebbe offendersi. Ho assaggiato fettine di tonno crudo freschissimo in agrodolce, con una cremina che per finirla da buongustaio ho chiesto una mano di pane per fare la scarpetta. Ma non esiste il pane alla ceviceria, mi hanno portato la yucca fritta, un tubero simile alla patata, ma piu’ consistente, che si sposa benissimo con la crema, e tante altre delizie. Continuo la degustazione con il crudo crudo, una montagnola di cruderie che come ciliegina in cima aveva due meravigliosi pezzi di ricci di mare. Altro piatto frutti di mare giganti, alla parmigiana e molto ma molto più gustosi in agrodolce alla parilla con aglio e arancia gratinata sopra, tutto un po’ caramellato. Ho leccato le conchiglie per gustarmi tutto il sughino… Ovviamente tutto annaffiato da un ottimo vino bianco della regione di Ica.
Difficile gustare qualcosa di meglio dopo queste delizie.. così sono tornato ai piatti tradizionali e mi sono cucinato una buona e sempre apprezzata pastasciutta aprofittando per assaggiare un vino nuovo, il Tanat, uvaggio uruguayano, ma prodotto in argentina. Un vino che mi mancava tra quelli gia’ degustati in sud america. Ottimo rosso con un buon filetto cucinato in ostello e gustato in veranda.
Contemporaneamente al darmi da fare per riprendere i kili perduti sulle ande, ho anche deciso dove e come dirigermi. Ho prenotato un volo da Lima a Baranquilla Colombia. Volo di 2500km che mi fara’ sorvolare il nord del Peru, Ecuador e Colombia per arrivare direttamente sul mar dei caraibi. Km che via terra sarebbero stati almeno 3500.
So bene di lasciarmi alle spalle tante meraviglie, ma ho dovuto prendere una decisione per avvicinarmi un po’ piu’ al nord. Tanti “puristi”, che mi volevano vedere pedalare anche sulle acque, rimarranno delusi, ma ricordo loro che in sella ci sono io e come capitano decido la rotta che preferisco.
Ho gia’ impacchettato la bici pronto a volare…
Ciao ragazzi! Ciao peru’ con le tue ande tanto faticate  e tanto amate…
Canzone del giorno, Iggy pop The passenger: http://youtu.be/m09q-JiG4no

 

 

Lima

Pubblicato il 23 aprile 2012 da admin

 

finalmente a Lima ..di nuovo il pacifico

21 aprile

Oggi mi appresto a raggiungere Lima! Dalle ande al pacifico da 3200 m a ZERO!! Dormo un po’ più del solito perché non devo faticare più di tanto oggi! Mi copro per affontare la discesa, ma complice la bella giornata, mi fermo spesso a togliere indumenti, il clima migliora km dopo km! La strada e’ un serpentone che si srotola in mezzo alle montagne, incrociando continuamente il fiume e la ferrovia.  La valle subito e’ stretta, svettano pareti rocciose di fronte a me altissime, vado verso il mare ma ad ogni curva c’e’ di nuovo una montagna più alta! Ancora camion che, in una curva sotto il ponte della ferrovia, non passano in due, uno deve fare retro per cedere il passo! Vedo finalmente il treno! Tante rotaie ma mai un treno! Un treno merci passa lento il macchinista mi saluta.. Ah dimenticavo… niente sbarre ai passaggi a livello e men che meno semafori! Sta a guardar capello!! 60 km di discesa e mi fermo a mangiare un boccone; i prezzi sono già raddoppiati.. mi gusto una cerveza me la servono nel boccale! Ma quale diavoleria e’ questa!!!! Dopo più di un mese sulle ande certe cose non mi sembrano vere, non vedo nemmeno più le cholite e spuntano le MINIGONNE… Non mi sembra vero! … Centro in pieno un cane con la bici!!!!
Povero! Attraversava la strada con una famiglia, non era aggressivo, ma non era nemmeno della famiglia! A meta’ strada pensa di tornare indietro, non faccio in tempo a fermarmi, inchiodo, vado di striscio con la gomma dietro, ma non cado! Lui guaisce, ma va via trotterellando, io impreco cercando un fantasmagorico proprietario.. Tanto spavento ma nessun ferito e in più la bici non ne ha risentito! Via di nuovo! Sara’ difficile entrare a Lima con 5milioni di abitanti… Ok concentriamoci! basta guardare le donne…  90 km di discesa ed entro nella prima periferia che, come tale, e’ un po’ bruttina ma in realta’ ho visto di peggio! Sono in gara con i bus che mi sorpassano e mi tagliano la strada per inchiodare alla fermata appena avanti a me! Li mando con mucho gusto a quel paese, se contasse!? Smanaccio anche sulle lamiere del loro trabiccolo..ma alla fine impariamo a conoscerci perché ci sorpassiamo a vicenda…
100km e ristoro al McDonald!! Un miraggio, non mi sembra vero! Entro con tutta la bici! Se la lascio fuori non trovo più nemmeno l’ombra! Frappe’ al caffè con panna montata! un’ altra diavoleria!!! Erano mesi che non mi addivertivo cosi’ tanto!!! Fa caldo , il frappe e’ gelato e ci intingo anche un croissant, mmmmhh.. mi ricorda la sicilia granite e brioche… Finalmente qualcosa di diverso da brodo di gallina e pollo tanto pollo con montagne di patate in tutte le salse! Finalmente le mie papille gustative hanno libero sfogo!!
Ultima fatica devo trovare l’albergo, prima ancora il quartiere… 118km e dopo 5 ostelli trovo quello che fa per me: un bed & breakfast carino gestito da Dankan ragazzo inglese, tutto in ordine e pulito, anche la wifi funziona a manetta! Colazione inclusa! Libreria ricca di guide, videoteca, in uno dei quartieri residenziali piu’ ricchi di Lima e nelle vicinanze tutto quello che mi serve!
Bene, ecco impiantata la mia centrale operativa a Lima signori! Da qui si decidera’ il futuro del viaggio, dove, come e con quali mezzi!
canzone del giorno Heroes di David Bowie : http://youtu.be/tuxEDpPVWdo

 

 

il Ticlio

Pubblicato il 21 aprile 2012 da admin

 

8 metri sopra il tetto d’europa

20 aprile

il mio settimo 4000….
Mi sono avvicinato il piu’ possibile per avere meno km in vista del TICLIO o anche chiamato ABRA ANTICONA, il passo a 4818m slm, che mi separa ancora dalla lunga discesa verso Lima.
Mi mancano quindi circa 34 km (calcolati con la cartina non chiesti ai peruani) per arrivare in cima. La vera salita inizia dopo una decina di km, la strada e’ trafficata ci sono molti camion e pulman. La zona è anche ricca di miniere e quindi mezzi pesanti.
Quando comincio a intravedere le cime innevate la voglia di arrivare aumenta cerco di capire quale e dove sara’ il passo sotto quale cima? Mi fermo a fare diverse foto, qualche volta la sosta e’ forzata perche’ sono rincorso dai cani e devo brandire excalibur, ne ho colpiti un paio veramente rabbiosi negli ultimi giorni, mi e’ fin dispiaciuto, ma penso soddisfatto che i miei polpacci sono ancora integri!!! Per fortuna la giornata è bella, a tratti spunta anche il sole, con la pioggia sarebbe stato piu’ difficile. Manca poco a mezzogiorno e sono in cima, non ci credo! Mi è parso cosi’ facile, sara’ che ormai ci sono abituato all’altezza e a queste salite. In realta’ la salita era dolce non troppo pendente, ma 4818m sono sempre un bel numero!!! Ho guardato un po’ in basso e proprio li a pochi metri.. il monte bianco!! che strano essere arrivati in bici all’altezza di quello che è la nostra montagna per eccellenza, il tetto d’europa!
E con questo ho raggiunto 7 passi pedalati a quota over 4000!! Adesso Spiagge!!!!
Mi preparo per la discesa mi copro bene e giu’! supero due o tre camion che pesanti devono andare pianino se vogliono arrivare in fondo con i freni… Dopo una ventina di km mi fermo per un caffe caliente ho le mani infreddolite e anche i piedi, meglio non esagerare. Riprendo fino a San Mateo con 72km di tappa, meno di 100 a Lima.
Canzone del giorno: Rita Pavone sul cucuzzolo  http://youtu.be/K7p8q5Hpbbk

 

 

La Oroya

Pubblicato il 19 aprile 2012 da admin

 

la Oroya centro metallurgico capitale dell’inquinamento

18 -19 aprile

Dopo huancayo mi sto dirigendo verso Lima la strada e’ buona non c’e’ molta salita, qualche saliscendi leggero, ma mi permette di fare della strada velocemente. Devo fare attenzione ai paesi che incontro perche’ non so dove potro trovare da dormire e rischio di dover affrontare ancora 50 km nel pomeriggio per trovarne uno. Cosi’ chiedo in continuazione, ma qui in sud america si puo’ chiedere mille volte e la risposta sara’ mille volte diversa. cosi’ chiedo molto e non credo a nessuno poi se trovo da dormire faccio i miei calcoli se posso aver fatto la mia giornata.
Cosi’ da huancayo mi fermo a llocllapampas a 71 km per oggi puo’ bastare, pero’ invece di tanti ostelli che avrei dovuto trovare, c’e’ solo quello della municipalitad che lascia molto a desiderare ma c’e’ solo questo!! Va be’ teniamolo buono! Mi infastidisce che me lo fanno pagare per uno buono, invece e’ sporco freddo e non ha acqua calda.

Al mattino del 19 aspetto a partire perche’ piove a dirotto, fortuna non dura molto alle 7 riesco a uscire. La strada continua come ieri senza troppe fatiche, sono sospettoso perche’ prima o poi dovro’ salire, non vorrei trovarmela tutta in una volta. Arrivo a La Oroya centro metallurgico enorme chiuso da 3 anni per l’eccessivo inquinamento. mi hanno avvertito di fare attenzione perche’ i lavoratori rimasti senza lavoro manifestano e chiudono la strada, ma chiedendo piu’ volte mi confermano che la strada e’ aperta e si passa. trovo solo poliziotti in tenuta antisommossa che girano per la citta’.
Mi hanno detto che questo centro scaricava tutti i rifiuti nel rio mantaro e un signore dice che in 20 anni non aveva mai visto una trota, ora si! dopo 3 anni di chiusura della ditta!!!
Passo la citta’ per fare qualche km in piu’ e averne meno domani. Mi fermo a 70km anche oggi!
Domani sveglia presto, testa bassa e pedalare…

canzone del giorno, Queen: don’t stop me now  http://youtu.be/GSADxMocaHs

Ciao ragazzi!!

 

 

Huancayo

Pubblicato il 16 aprile 2012 da admin

 

panorami

12-13-14-15 aprile

Dopo due giorni di riposo a Ayacucho mi hanno rimesso in sesto per ripartire. sono stato fuori conessione per un po’ perche’ le stradine che ho percorso erano un pochino “sconnesse”. In tutti i sensi!!

La prima tappa finisce a Mayocc con 85km, la partenza e’ tranquilla si scende su asfalto per una ventina di km poi piano e si risale.  Insomma una tappa tranquilla, mi fermo a magiare a Huanta una zuppa che era solamente acqua “strozza”, ma per oggi puo’ andare cosi’. La strada scende e diventa sterrata, finisco in un canion lungo il rio mantaro con paesaggi quasi da far west, strada rossastra polverosa e cactus. E ad un tratto sento una fucilata!! Vacca gli indiani!!! dico!! no mi e’ scoppiata la gomma dietro! ha fatto un ciocco…! Ok! ho tutto con me! controllo il copertone ha un bel foro, cosi’ decido di cambiarlo con la camera d’aria! saranno tutte le strade sterrate e i sassi che lo hanno rovinato troppo! Riparto dopo poco, arrivo a Mayocc e cerco un ostello che rifiuto per prezzo e qualita’ in attesa che torni dai campi il proprietario dell’altro ostello, intanto scambio due chiacchere con le cholite. Mi danno diverse informazioni e tante che so gia’, due di loro sono sorelle e sono qui per alcuni giorni a controllare la casa di famiglia. Loro vivono altrove, una a Lima e l’altra a San Francisco negli usa, entrambe con la loro famiglia. Si offrono di ospitarmi per la notte, ne approfitto considerato che peggio dell’ostello non puo’ essere. Ho un quarto come dicono da queste parti, una piccola stanzetta tutta per me. Passo cosi’ una serata in compagnia chiaccherando, raccontando un po’ il mio viaggio.

Il mattino seguente riparto di buon ora, la strada sara’ sempre sterrata per un bel pezzo. Arrivo dopo 40 km circa a La Esmeralda o Anco, faccio confusione, sulla cartina ho un nome sulla strada e’ segnata diversa e la gente la chiama diversa… MA!! La strada oltre ad essere sterrata e’ anche pessima, stretta e con diversi guadi che dopo essermi bagnato i piedi una volta, imparo a togliermi gli scarponi e bagnarmi completamente, considerato che il fondo non e’ visibile e la traiettoria da fare non e’ certa, meglio bagnarmi subito e tenere gli scarponi asciutti. E’ anche la tecnica usata dai locali… Inoltre queste stradine sono percorse regolarmente dai camion, ho fatto qualche foto che pubblichero’ appena ho la wifi. I kilomeri non sono molti ma la fatica e’ tanta. Il fondo stradale mi mette a dura prova, non c’e’ un attimo che non vibra tutto quanto e anche in discesa non riesco a tenere velocita’ elevate. Ho paura che si rompa tutto!! Alla Esmeralda trovo un ostello autogestito, la porta e’ aperta, e’ pulito e ho tutto per lavare la bici dal fango! solo dopo ore entra un cliente che mi dice di occupare una stanza. cosi’ faccio, il padrone si fa vivo solo al mattino quando e’ ora di pagare, puntuale come la morte!!

Dopo La Esmeralda mi dirigo verso quichua altri 40 km di strada sconnessa, nella notte e’ piovuto ma per fortuna la strada non e’ messa malissimo, i soliti guadi e la strada a picco sul rio mantaro che in questo periodo ha una portata d’acqua eccezionale, dovuto alle piogge! Lo spettaccolo e’ sempre eccezionale, a volte fatico a rendermene conto per la difficolta’ della strada ma alzando lo sguardo sono circondato da montagne verdissime in questa stretta gola.

Dopo Quicha mi preparo ad affrontare l’ultima tappa di sterrato fino a Izcuchaca 50 km, trovo dei tratti di asfalto strani, do subito una spiegazione a questo notando una caserma enorme, probabilmente a guardia di una diga sul rio mantaro ( questo me lo spiego io, non so se e’ veramente cosi’). Durante la notte la solita piovuta, ma il matino e’ limpido e fresco e il cielo e’ di un bel blu! passo diverse volte il fiume su ponti non molto sicuri ma ci passano i camion.. Saranno robusti!! Ci sono due piccoli tunnel, vedo sempre piu’ vicino la fine di questa perenne vibrazione sullo sterrato. Ma non e’ finita!! Rompo un raggio! di nuovo poco male sono attrezzato.

Arrivo velocemente a Izcuchaca, una volta trovato l’ostello mi metto al lavoro per cambiare il raggio.. Un po’ brigoso perche’ e’ sulla ruota dietro dalla parte della cassetta dei rapporti… ERRORE MADORNALE!!! Ho sbagliato la misura dei raggi!! mea culpa mea culpa! i raggi della ruota posteriore sono piu’ lunghi di quella anteriore. La misura dei raggi, per prenderli di scorta, l’ho fatta su quelli davanti!!! “!!$!·”$!@#@$%$·&@# Risolvo il tutto con 3 euro di taxi che mi porta a Huancayo con la bici sul portapacchi! poco male!!

Oggi sulla via dei negozi per bici!!! Non trovavo il raggio della misura che mi serviva, potrei scrivere un libro su questi negozietti! Trovo quello che fa per me, uno piccolino con il padrone curioso e volenteroso che a differenza degli altri si mete li a capire come risolvere il problema con raggi di misura diversa!! Riusciamo nel nostro intento e tengo qualche raggio di scorta fino a Lima dove DOVREI trovare quelli giusti!! Domani riposo poi tutto asfalto fino a Lima!!!

Ciao ragazzi! spero di risentirvi un po’ prima del solito!

canzone del giorno, A classic Education- Forever boy :  http://youtu.be/cMUs2S4ZWWA

 

Ayacucho

Pubblicato il 11 aprile 2012 da admin
queste stradine di montagna..

7-8-9 aprile

Ciao ragazzi! passata bene la pasqua? Avete mangiato i tortellini? devo dire la verità mi mancano i tortellini e le crescentine quando tornerò prevedo un indigestione…
Bene! Ripartito da Andahuaylas, come dicevo, non avevo più dubbi sulla strada da prendere. C’è n’è solo una… Oltretutto ho l’altimetria stampata dall’ufficio turistico di cuzco, per fortuna è veritiera!! Con la mia cartina e l’altimetria non mi ferma più nessuno!
La prima tappa da Andahuaylas a Uripa di 79km prevede di attraversare un passo a 4150m con circa 43 km di salita. In previsione di cio’ la sveglia suona alle 4 e 30, per non farmi trovare impreparato alle prime luci sono già in strada. La strada è buona, è tutta asfaltata. Compero un po’ di formaggio e del pane per farmi uno spuntino e decido che è sufficiente anche per il pranzo. In questo modo risparmio tempo e arrivo alle 13 30 al passo poco prima che inizi a piovere. Il percorso regala scorci di panorama sulla vallata molto belli, anche il cielo questa mattina è spettacolare, ma di quelli spettacoli che non regalano sole… Indosso i vestiti impermeabili e affronto la discesafacendo molta attenzione perchè piove forte e adirittura grandina, ma non c’è riparo. Continuo a scendere piano piano, a metà discesa smette di piovere e torna il sole. Trovo un hostello discreto a Uripa. Obiettivo raggiunto!
Il mattino seguente riparto sempre presto, comincio in discesa ma la salita è pronta ad attendermi al varco proprio nelle ore più calde. La strada è sterrata dagli ultimi km di ieri e la pioggia della notte l’ha resa un pò fangosa. I cani sono sempre in aguato e ogni tanto mi tocca sfoderare excalibur per spaventarli. Scendo fino a 2000m e a queste latitudini si sente il caldo e la vegetazione è ricca. Insieme al verde però ci sono anche i moschitos che non si fanno notare tanto ma a fine giornata mi gratto come un forsennato, ho le sette stelle di ocuto tatuate sul polpaccio… Divido la salita in due, oggi raggiungo Ocros con altri 79 km dopo 30 di salita. sono a 3200m. i due ostelli del paese sono pieni di operai che lavorano sulla strada che è piena di lavori in corso per asfaltarla completamente, così l’unico buco disponibile è una spece di topaia, scantinato che si fa pagare anche cara. Gentilmente dico alla signora che è una faccia di merda a farsi pagare così tanto un buco del genere. Perchè gli stronzi esistono anche in questo mondo irreale… Ritrovo però conforto nel ristorantino dove mi consolo con una cenetta deliziosa. Addirittura essendo pasqua ho comperato quattro uova e ho chiesto di farle bollire cosi me le gioco a coccetto… Ho vinto io!!!
Dopo una robusta colazione con le uova sode riparto con grinta, dopo però aver riparato una foratura. Appena montato in sella mi accorgo della gomma sgonfia. va bé.. ormai sono pratico PIT STOP da fare invidia ai meccanici di F1.
Mi aspettano un sacco di km per arrivare ad Ayacucho ma passati i primi 30 di salita non dovrei avere grosse difficoltà, c’è un tratto di altipiano che scorre veloce tra piccoli su e giù. Dimenticavo, non vi ho detto che su queste stradine così comode passano tranquillamente pulman gran turismo e Tir di tutto rispetto. E’ l’unica strada.. Incontro un sacco di operai che lavorano al miglioramento del tratto stradale, hanno molto lavoro da fare… Oggi decido di farmi una pastasciutta, me lo merito, anche oggi è un altro 4000.. il passo è 4281m!! La vera discesa fatica ad arrivare ci sono diversi su e giù prima di raggiungere finalmente la strada asfaltata e poi la discesa, che oggi senza pioggia mi fa viaggiare tranquillamente ai 50 km all’ora. Sono 114km! decido di fare un paio di giorni di riposo devo fare un pò di manutenzione alla bici, devo accordare i raggi della ruota dietro, suonano come una chitarra!stonata chiaramente…
Trovo un hostello molto carino a buon mercato, pensa che ero già entrato in un altro ma mi ha cacciato perchè non intendevo pagare in anticipo! Mai pagare prima da queste parti, i servizi promessi di solito sono la metà e funzionano male.. Mi sono bruciato più di una volta…
canzone del giorno:, Gianni Morandi: Uno su mille http://youtu.be/9PVKXy5FCjk

Montagne russe nelle ande

Pubblicato il 7 aprile 2012 da admin

 

vediamo un po’ dove va questa strada…
4-5 aprile
 Dopo la giornata di sosta ad Abancay parto entusiasta. Ho chiesto informazioni all’ufficio turistico e mi haano riempito di opuscoli cartina e un sacco di informazioni sul perorso. Addirittura volevano chiamara il sindaco di huancarama, il paese dove mi sto dirigendo, per accogliermi, troppa grazia! va bene così! per dormire mi arrangio da solo.
La strada che mi hanno consigliato doveva rimanere in quota sui 2000m, senza salite rilevanti, con un buon fondo. Inizialmente è cosi’ ma dopo 40 km di salita comincio ad avere dei dubbi… Quando mi trovo ad affrontare la discesa è ormai buio e il fondo è rovinato dalle recenti piogge, monto le luci e in qualche modo me la cavo, ma ai signori dell’ufficio turistico di Abancay fischiano le orecchie.
Non ho imparato nulla da questa giornata!! Seguo infatti i consigli del signore che mi ha alloggiato: mi indica una strada alternativa più adatta alle bici, che va a riprendere la principale asfaltata al 70%.
Parto fiducioso è una brava persona, mi ha offerto caffe grappa e frutta per il viaggio, mi fido… Quando mi trovo a spingere la bici in salita in mezzo al fango e sterco di animali, fischiano le orecchie anche a lui… Oltretutto tra fango sassi e quant’altro il deragliatore posteriore si incastra tra i raggi e riesco a rompere il forcellino che lo tiene al telaio. Ma io mi rifornisco da Alberto Sala di lama mocogno e di quei pezzi di ricambio ne ho ben due!!! L’unica palla e cambiarlo in mezzo al fango e lo sterco, poco importa se le persone di questo paesino ci camminano sopra scalzi, per me è sempre merda… in questo mondo IRREALE!!!

Riparto con il deragliatore un po storto ma funzionante, la strada migliora un poco fino a raggiungere la famosa strada principale al 70% asfaltata. Per il momento è una strada bianca ma il fondo è buono. peccato pero’ che non è tutta discesa come ripetono in tanti, mi manca un passo a 4200m. Ormai sono le quattro passate e non riusciro’ mai ad arrivare prima del buio, fermo un pulmino e carico armi e bagagli, per oggi ne ho abbastanza!!

Buona pasqua a tutti!!!

canzone del giorno, Bruce Springsteen- This Hard Land: http://youtu.be/gAbcgYGRDIA

 

 

 

 

Abancay

Pubblicato il 3 aprile 2012 da admin

 

canyon lungo il fiume apurimac

31 marzo – 2 aprile

Sono ripartito da Cuzco con il dubbio sulla strada da fare, fino ad Abancay la strada è la stessa, ma da qui devo  decidere se rimanere sulla cordigliera e godermi i paesaggi andini o scendere velocemente verso Lima.
Che dilemma… l’ufficio turistico di cuzco mi ha persino stampato l’altimetria… L’elettrocardiogramma di un tachicardico!!! su e giu’ dai 1600 ai 4000m!! diciamo che è così anche andando subito verso lima, ma piu’ corto!
Da cuzco mi sono diretto a limatambo 79 km
limatambo curuhasi 45 km
curuhasi abancay 73km
indicatiamente cuzco è a 3400m si scende fino a 1800 dopo limatambo e si risale fino a 4000m dopo curuhasi per poi ridiscendere a 2700 ad abancay.
Per0′ che soddisfazione arrivare su al passo dopo una mattinata sui pedali, chiaramente con una alzataccia per non farmi trovare in ritardo, piano piano tornante dopo tornante a guardarmi indietro il serpentone di strada che ho fatto le case sull’altra sponda della valle sempre li sempre alla mia altezza qualsiasi essa sia. Un condor volteggia sopra la mia testa. I nuvoloni che arrivano velocemente spinti dal vento e in un attimo sono avvolto dalla nebbia, schivo la pioggia per pura fortuna, torna il sole! poi ho le nuvole proprio un pelo sopra di me!
La pioggia che è caduta nei giorni scorsi e continua a cadere ha provocato diversi smottamenti, acqua e fango sono spesso in mezzo alla strada!
Mi fermo a mangiare da una cholita che tiene qualcosa in caldo, mangio con le mani e con gusto!! Assaporo tutto!! riparto, sono al passo,  volo giu’ da questi 4000m per raggiungere la citta’ dove dormire!
anche oggi è fatta! un altro spettacolo visto dalla prima fila!!!
canzone de giorno,HOMENAJE AL CONDOR
(Musica Instrumental Andina)  http://youtu.be/Vkj_amSlXVY

 

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Machu picchu

Pubblicato il 30 marzo 2012 da admin

 

machu pichu

28 marzo

quante volte lo abbiamo visto in tv, nei documentari di Piero Angela? Eccolo qui, ma che fatica cercare di arrivarci! Non a causa della strada in bici, non a causa del sentiero che conduce quassu’, ma perche’ la prenotazione del famoso “camino inka” va fatta 2/3mesi prima ed era tutto full fino ad agosto..le agenzie sembrano avvoltoi e nessuno ti consiglia la soluzione migliore per te..ovviamente! Alla fine il fai da te, mi ha portato a visitare questo pezzo di storia in un giorno solo, ma almeno raggiungendolo con un “camino” piu’ breve di 4 giorni, ma che sicuramente mi ha fatto assaggiare il profumo della foresta tropicale che si attraversa sia con il trenino, che a piedi verso la cima di machu picchu.
Come spesso accade, soprattutto in questi mesi in cui ho la fortuna di vedere posti meravigliosi, fatico a realizzare e rendermi conto di dove mi trovo e della maestosità di questi luoghi. Il commento migliore, in questi casi, rimane quello di osservare in rispettoso silenzio.
Canzone del giorno, Negramaro -Meraviglioso  http://youtu.be/EikicSEKi4M

 

 

Cuzco

Pubblicato il 27 marzo 2012 da admin

 

mercato ad Ayaviri

Finalmente sono arrivato a Cuzco! 50 km da Urcos credevo dall’altimetria di continuare a scendere ma ci sono stati diversi su e giu’ ma non troppo impegnativi. Il paesaggio è un po’ cambiato la valle si è stretta, da larghe distese sugli altipiani sono finito in strette gole tra verdi montagne. cmq sempre un bel paesaggio.

La periferia di cuzco come quella delle diverse citta’ che ho attraversato lascia molto a desiderare. Ci sono un sacco di cani randagi che a volte se non sono intenti a rovistare nell’immondizia o ad annusare una qualche cagnetta divento il loro bersaglio preferito. Ma mi sono armato.. dopo aver provato con i sassi, ma finisco presto le munizioni rischiando di non fare nessun centro! Allora sono passato al bastone che sfodero con prontezza all’avvicinarsi del nemico al grido di EXCALIBUR!!! Funziona alla grande! piu’ il grido che il bastone… scappano con la coda tra le gambe.  Poi il bastone puo’ venir comodo anche per qualche MARIUOLO…
Bene dicevo finalmente a cuzco, è una bella citta coloniale con un sacco di edifici d’epoca e diverse chiese. E’ molto turistica e quindi cara! E’ la base di partenza per il cammino degli inca e la visita al Machu Pichu. Sembra che tutti vogliano fare il cammino, e’ full fino ad agosto… Non mi convince! poi si fanno pagare anche l’aria! Staro’ fermo qualche giorno per organizzarmi almeno per visitare il machu pichu anche se non riesco a fare il treking. Vedro’ cosa riesco a fare!
Canzone del giorno, Negrita – Ho imparato a sognare: http://youtu.be/z2UshiKuDDU

 

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Pedalando pedalando

Pubblicato il 24 marzo 2012 da admin

 

Abra la Raya 4338m slm

ciao a tutti eccomi qua! mi trovo a Urcos a 50 km circa da cuzco. dopo Ayaviri mi attendeva un passo a 4300 come vi avevo accennato, e’ andata meglio del previsto perche’ la salita era dolce saliva lentamente verso il passo per poi ridiscendere abbastanza velocemente fino a Sicuani a 113 km. Mi ha accompagnato sempre un venticello contrario soprattutto dopo il passo cosi’ ho risparmiato i freni.. Il paesaggio e’ sempre come i precedenti, altipiani coltivati e pascoli. Oggi e’ cambiato un po’, non sono piu’ in larghe distese ma la valle si e’ stretta vicino al fiume e le montagne si sono avvicinate. Sono molto verdi pero’ anche in alto segno di tante piogge. Piogge e grandine che ho scivato per un pelo ieri appena arrivato a Sicuani. Oggi sicuani Urcos 97 km non sempre in discesa come mi aspettavo visto che anche se di poco avrei dovuto scendere da 3500m di sicuani ai 3400 di cuzco.

Spero al piu’ presto di aggiungere qualche foto! saluti a tutti!

volevo mettere come canzone del giorno iva zanicchi le montagne ma non la trovo su youtube. Va be’ metto questa

canzone del giorno,Rino Gaetano – Ma il
cielo è sempre più blu: http://youtu.be/XB3TfBXUOKw

 

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Pedalando sull’altipiano

Pubblicato il 22 marzo 2012 da admin

 

sopa “take away”
Ciao ragazzi!
Bene dopo Puno mi sono diretto verso Juliaca 47 km ho preferito fermarmi perche’ la citta’ sucessiva con sicuro pernottamento era a piu’ di 60 km ed era gia’ tardi!
Sia Puno che Juliaca sono due citta’ da toccata e fuga un sacco di traffico e di smog e niente da vedere, o meglio ho preferito cosi’ dopo un giro per locali a vedere cosa ofrivano per cena me ne sono tornato in camera.
Oggi da Juliaca mi sono diretto qui a Ayaviri 100 km tondi tondi sempre sull’altipiano, fortuna e’ tutto piano come dicevo in precedenza a 3800m la minima salita si fa sentire e viene il fiatone. Sara’ cosi’ da domani direi, dovro’ affrontare un passo a 4300m per poi ridiscendere a 3500m.
Il paesaggio continua a essere lo stesso, campi coltivati e pascoli a lato della strada con un sacco di animali, mucche, lama, pecore, alpaca e asini. I pascoli a dir la verita’ sono ovunque basta che ci sia un fazzoletto d’erba e’ sufficiente anche lo spartitraffico per far pascolare una vacca…
Nel mezzo a tutto questo mentre tutti sono indaffarati nel loro lavoro si alza un grido di un pastorello: HOLA GRINGO!!! e mi saluta con la manina! o magari passa un micro bus con un bambino affacciato al finestrino in braccio alla mamma che fa ciao anche lui!
Tutto questo contornato da montagne innevate sopra i 6000m! Il cielo disegnato da nuvole che minacciano pioggia ogni momento e un sole che quando ha un po’ di spazio e’ sufficiente per bruciare!!
E in tutto questo ho un posto in prima fila!!!
Canzone del giorno, Madonnina dai
riccioli d’oro Orchestra Silvestro Folk :  http://youtu.be/Yt-XS1ksyng

 

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Peru

Pubblicato il 20 marzo 2012 da admin

 

lungo le rive del lago titicaca
Ciao ragazzi, purtroppo dopo la paz non ho piu’ trovato un collegamento wi fi per aggiornare il blog. Ci sto provando ora da un internet point di puno, quindi le foto non riesco ad inserirle.
Bene da la paz mi sono diretto verso il lago titicaca passando per tiwanaku dove ho visitato le antiche rovine. poi sono entrato in peru’ da desaguadero ” un pustaz” fortunatamente ho continuato e’ sono arrivato a yunguio con un microbus per poi passare il confine di nuovo in bolivia il giorno seguente.
quindi La paz – Tiwanaku 62 km, ricordo che la paz e’ a 3600 m slm in un buco, per uscirne bisogna passare i 4000m poi si rimane sull’altopiano a circa 3800m.
poi da tiwanaku a yunguio circa 90 km. una volta tornato in bolivia a copacabana ho preso un traghetto per l’isla del sol sul lago titicaca dove sono rimasto 3 giorni a rilassarmi nel silenzio e nella tranquillita’ dell’isola.
Una volta ripartito da copacabana a Juli 64 km lungo il lago e oggi juli – puno 84km
per fortuna e’ tutto piano perche’ le minime differenze di quota si sentono e viene subito il fiatone, ma mi riposo una volta di piu’…
Mi dirigo quindi verso Juliaca e poi Cuzco e se possibile cerchero’ di visitare il machu pichu.
Ciao ragazzi, spero di risentirvi presto!!!
canzone del giorno, Vasco Rossi  – Prendi La Strada   http://youtu.be/FObo0jEu7BE

 

 

La Paz

Pubblicato il 11 marzo 2012 da admin

 

persone

9-10-11 marzo La Paz

Dopo un viaggio notturno di 12 ore in autobus da Uyuni, non migliore di quello precedente, sono arrivato a La Paz.
La città si trova in un “buco” a 3600 m slm e tutto intorno le montagne ad almeno 4000m e piu’ in lontananza svetta la cima innevata dell’ Illimani a 6400m, che quando non è coperto di nuvole si riesce a vedere dai vicoli della città.
E’ una città molto caratteristica, molto diversa dai paesi precedenti, le persone hanno usi e costumi molto differenti, le donne più anziane hanno lunghe trecce e il caratteristico cappello a bombetta. Le vie e i mercati sono molto caratteristici, si trovano molti indumenti di lana di alpaca. E’ molto bello perdersi nei vicoli facendo incontri caratteristici. Ieri sera ne ho approfittato per andare a teatro a vedere un concerto di Pirei Vaca con il quartetto de fuego.  Un quartetto di chitarra molto bravi.
canzone del giorno, Piraí Vaca: Neil Gow´s lament :http://youtu.be/W7RGAE3lUos

 

 

Uyuni

Pubblicato il 10 marzo 2012 da admin

 

salar de Uyuni

8 marzo salar de Uyuni (Bolivia)

Ciao a tutti! sono il solito ritardatario ad aggiornare il blog, ma tra escursioni e notti in viaggio su autobus super lusso (la scritta sul bus diceva così…) Non ho avuto proprio il tempo.
Bene, da san Pedro mi sono spostato in bus fino a Uyuni per poi visitare il salar. Il viaggio attraverso le montagne per passare il confine con la Bolivia non è stato dei migliori, ma sicuramente un esperienza indimenticabile…
Sono stato un po’ indeciso sul percorso considerato le diverse informazioni raccolte prima di partire, la stagione delle piogge ha allagato in parte il salar, ma alla fine è stata la scelta migliore perchè quello che si riesce a vedere è sufficiente per rimanere entusiasta e capovolgere di nuovo la top five dei posti più belli che ho potuto vedere. Il salar de Uyuni è una distesa di sale di 12000 km quadrati, che con il fondo bianco di sale e un sottile specchio d’acqua crea un effetto fantastico sull’orizzonte, riflettendo il cielo fa perdere completamente il senso delle distanze e dell’orientamento.
E’ una sensazione difficie da spiegare, provo ad aggiungere qualche foto nel blog oltre al link di wikipedia che ho messo, per essere più chiaro.
Canzone del giorno, Adriano Celentano & Mina – Acqua e Sale  http://youtu.be/xMqYjhaTjiU

S.Pedro de atacama

Pubblicato il 5 marzo 2012 da admin

 

Geyser el tatio

3-4-5 mar san pedro de atacama

Ciao ragazzi! Mi sono preso qualche giorno di riposo per visitare i dintorni di questo posto spettacolare. Nell’attesa di prendere un bus che mi port a La Paz in Bolivia, o meglio prima a uyuni per visitare il salar e poi a La Paz.
Non mi sono certo annoiato a girovagare per dieserti dall’aspetto lunare, lagune salate e geyser a 4300 m circondato da vette innevate.
Ho visitato la valle della luna e della morte, dove veramente questo deserto tra dune rocce e creste rocciose è veramente spettacolare, lo sguardo si perde tra cielo e terra a inseguire i canyon profondi in bilico sulle creste vertiginose.
La laguna cajer, un lago salato circondato dalla vegetazione e fenicotteri rosa, facendo un bagno divertente nell’acqua salta che ti tiene a galla senza faticare. Be’ devo dire che qui il divertimento più bello è stato un gruppo di famiglie brasigliane che visto la mia abbronzatura da ciclista mi ha fatto qualche domanda così abbiamo passato un oretta a conversare e ridere sulla mia esperienza e la loro a bordo di pic-up attrezzati. Tutto accompagnato da un buon pisco (liquore locale) servito fresco.
La migliore delle escursioni è senza dubbio quella al geyser el Tatio, un altipiano a 4300 m quasi al confine con la Bolivia dove acqua fuoco e gelo si incontrano e ne fanno uno spettacolo eccezionale tutto contornato da montagne altissime ricoperte di neve. Uno spetttacolo veramente!!
canzone del giorno,Cesare Cremonini – Mondo : http://youtu.be/Kn-uQ0jBWV4

 

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Antofagasta

Pubblicato il 3 marzo 2012 da admin

 

risveglio nel deserto

29-02 da Paranal ad Antofagasta 120 km

Il risveglio nel deserto è stato più freddo di quello che mi immaginavo, sono stato più volte in altri deserti, ma al mattino non avevo mai avuto un freddo così! Avevo le mani intirizzite, mi sono scaldato solo verso le 10 quando il sole era alto. Ottima notte sotto un cielo pieno di stelle. Punto verso Antofagasta e tornando sull’oceano tutta la salita di ieri dovrebbe tornarmi in forma di discesa… così è! dopo qualche sali scendi comincia la lenta discesa accompagnata da un vento contrario che mi risparmia di uare troppo i freni… La periferia di Antofagasta non è delle migliori è una città industriale e inoltre ci sono un sacco di lavori in corso sulla strada che mi porta al mare, devo fare attenzione ma nessun problema!
Arrivo in città e devo decidere il da farsi.. vado dritto verso nord? Prendo un mezzo per San Pedro de Atakama? pensa che ti pensa decido di caricare armi e bagagli su di un bus poi da san pedro punto verso la bolivia con qualche altro mezzo… vedro’!!!
canzon del giorno, Planet Funk These boots are made for walking La Kryptonite nella borsa http://youtu.be/TsMoYTf_9iY

 

 

 

Paranal

Pubblicato il 3 marzo 2012 da admin

 

notte nel deserto

28-02 da Paposo a Paranal (10km dopo) 69km

La partenza da paposo è come me l’aspettavo e come si poteva intravedere dalla costa… Salita!!!
Non sapevo quanta salita mi attendeva ma lo sapevo che era dura… Al venticinquesimo km per fortuna cala la pendenza, decido di mangiare qualcosa. Il panorama è deserto ma la strada è buona, finalmente dopo 40 km di salita spiana e mi regala un po’ di respiro. Vado avanti ancora per una trentina di km devo incrociare la strada che porta al cerro Paranal sede di un osservatorio astronomico, purtroppo ho letto sulla guida che le visite vanno prenotate e solo in certi periodi, inoltre è a 2600 m probabilmente io sono a 2000 m ma altra salita nel dubbio di non trovare nulla non mi attira!!
Passo l’incrocio e proseguo per circa 10 km, alla vista di un altra salita e visto l’ora decido che è meglio montare la tenda! Sono in mezzo al deserto, il panorama non è quello delle dune, sembra un po’ più un paesaggio lunare, ma è sempre spettacolare. Monto la tenda vicino alla strada non ho tanti ripari ma nessuno si preocuperà di me.. Lo spettacolo inizia al calar del sole e sono in prima fila!!! La luna non è piena ma è sufficiente ad illuminare il paesaggio e le stelle poi…
Canzone del giorno, Vasco Rossi – Prendi La Strada: http://youtu.be/FObo0jEu7BE

 

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Paposo

Pubblicato il 3 marzo 2012 da admin

 

Pellicani a Paposo

27-02 Da Taltal a Paposo 54km

Ciao ragazzi! eccomi di nuovo perdo sempre un po’ di giorni ma adesso mi impegno e vi racconto un po’..
Dopo Taltal sono ripartito seguendo i consigli del campeggiatore di bahia iglesa, che mi ha ripetuto 10 volte questa strada. Forse aveva paura non avessi capito o non mi fidassi quando diceva che era tutta asfaltata da poco.
Bene è stata un ottima scelta insieme a quella di andare per Pan de Azucar. Questa strada segue completamente la costa tenendo le montagne subito a destra, così il panorama è assicurato, oceano e montagne. Inoltre l’oceano regala incontri spettacolari come i pellicani. Una volta arrivato a Paposo dopo soli 54 km decido comunque di riposare perchè da qui in avanti mi aspettano 180 km senza nulla con salite e deserto, meglio partire riposati e con una buona scorta.
Passo il pomeriggio sul portile a fotografare pellicani e gabbiani, e a scrivere il diario. Ci sono un sacco di ragazzini che fanno il bagno, 4 ragazzine ad un certo punto mi si avvicinano incriosite e mi fanno un sacco di domande, cosa faccio? da dove vengo? quanti anni ho? ma soprattutto che squadra tifo? ho beccato 4 ultras dai 5 ai 14 anni… dicono che non era mai passato un italiano da li. Non ho dubbi.. Turisti ne ho visti pochi se non qualche motociclista.
Monto la tenda proprio qua, i pescatori mi offrono un bagno per rinfrescarmi e il panorama, compreso quello notturno con la luna e il cielo stellato, è gratis..
Come canzone del giorno direi che non può mancare il grande lucio, anche perchè l’ho cantata piu’ volte alla vista dell’oceano…
Canzone del giorno: Lucio Dalla – caruso: http://youtu.be/JqtSuL3H2xs

 

 

 

Taltal

Pubblicato il 26 febbraio 2012 da admin

 

Deserto dell’Atakama

Continuo il riassunto…

18-02  La Serena a El Trapiche 84 km
19-02  El trapiche a Domeyco 70 km
20 -02 Domeyco a Vallenar 59 km
21-02 Vallenar a copiapò 152 km
22-02 copiapò – baia iglesa 78 km
23-02 baia iglesia – flamenco 72 km
24.02 flamenco pan de azucar 70 km
25 02 pan de azucar – posada bahia taltal 102 km
26-02 Posada bahia taltal  – Taltal 30 km
Lo so non è bello scrivere nomi e km così come un elenco di una cartina stradale. Ma sono rimasto troppo indietro e devo aggiornare tanto con poco tempo. Riassumero’ di nuovo un po’ la storia:
Ripartito da la Serena con il cerchio nuovo mi muovo come sulle uova ho paura si rompa un raggio o qualcosa che non riesco piu’ a recuperare. Mi sto inoltrando in zone sempre più desertiche e spettacolari, la fatica delle salite e il caldo vengono ripagati eggreggiamente dai panorami! Ho dovuto affrontare diverse salite impegnative verso Vallenar, dei tornanti lunghissimi, serpentoni che si inerpicano sulla montagna, ad ogni curva il panorama aumenta il serpentone sotto si allunga ed insieme alle montagne, al deserto e hai pochi cespugli e cactus creano uno spettacolo eccezionale. Il caldo aumenta ma per fortuna ogni tanto arriva la brezza dell’oceano a darmi solievo. In questi giorni trovo spesso riparo per la notte vicino a distributori, posade dove riesco a rinfrescarmi nei bagni e montare la tenda dietro le baracche o in mezzo al deserto ma protetto dalle case. Ovviamente nessun contatto con il mondo! Solo il cielo pieno di stelle, tanto silenzio quando sono un po’ lontano dalla strada e spesso il rumore dell’oceano…
Dopo chanaral entro nel parque nazional pan de azucar! uno spettacolo, una strada poco trafficata che costeggia l’oceano, lungo spiagge bianche e mare azzurro! trovo un campeggio a caletta pan de azucar! Un paradiso circondato dal deserto! Certo certo un bel bagno l’ho fatto eccome! Di corsa!!
Di nuovo un bel tratto di deserto, un po’ impegnativo verso taltal!! per poi lasciare la panamericana per costeggiare l’oceano e entrare bene a modo nel deserto!
Ora mi dirigero verso Paposo sull’oceano, spero di riuscire ad avere connessione per raccontarvi con più frequenza questi posti bellissimi!! A presto!!
canzone del giorno, Colonna Sonora Il the Nel Deserto: http://youtu.be/EEkKraVsIiI

 

 

 

La Serena

Pubblicato il 26 febbraio 2012 da admin

 

verso La Serena
Ciao ragazzi! E’ un pò che non ci sentiamo vero? Ho avuto un po’ da fare. Vi racconto riassumendo brevemente.
13-02 da Los Vilos a Puerto Oscuro 61 km
14-02 da Puerto Oscuro a Termas des Socos 94 km
15-02 da Termas des Socos a La Serena 109 km
Non sono riuscito a collegarmi prima perchè a Puerto Oscuro mi sono accampato a fianco del casello autostradale. Chiaramente non c’era niente, o meglio un gran traffico… Mi hanno permesso di montare la tenda dietro gli uffici della società autostrade, un bagno pulitissimo è tutto quello che mi serviva. A termas des Socos mi sono fermato in un camping attrezzato dove ho avuto la fortuna di partecipare ad una serata con un astronomo e ho visto un sacco di stelle. Ho visto Saturno ragazzi!! il signore degli anelli!! bellissimo! qui nella zona ci sono un sacco di osservatori, ma questo ragazzo era del campeggio attrezzato con telescopi e con una gran passione per le stelle!! Ottima serata!!
La mia premura era quella di arrivare alla Serena, causa il peso caricato sulla bici, forse anche il fatto che la sosta a Santiago mi ha fatto ingrassare…. Ho rotto un cerchio!!! Così arrivato in città mi sono preoccupato di trovare un negozio per sostituirlo!! Illuso!!! Ho fatto la trottola per un giorno tra due negozi prima di trovare la soluzione migliore! un cerchio uguale non c’era ma ho rimediato con un cerchio sempre di 28 però da bici da corsa, quindi più stretto. Però doppio, più alto e quindi robusto!! Speriamo!! Così nei due giorni di sosta ho lavorato come un matto perchè se lasciavo fare solo al negoziante ci voleva una settimana. Non sto ad elencare i dettagli del lavoro, ma ho dovuto arrangiare altre cose per riuscire a sostutuire il tutto al meglio! per ora tiene!! speriamo bene!!!
canzone del giorno, Vasco Rossi – Un Gran Bel Film  http://youtu.be/LwL6fSZoEvg

 

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Los vilos

Pubblicato il 13 febbraio 2012 da admin

 

autoritratto

12 febbraio

Da papudo a los vilos 91 km
Oggi la strada è stata un continuo su e giu’ , ma per fortuna l’oceano Pacifico non è mai uguale, le onde non sono mai le stesse e mi tengono compagnia per tutto il tempo. La ruta 5 è un lungo serpentone che taglia colline ricoperte di cespugli e cactus, la terra è secca e alcuni simpatici animaletti tentano di uscire dalla staccionata a bordo strada per mangiare gli unici ciuffi d’erba che non sono nel loro recinto. Finalmente vedo i lama! li fotografo da molto vicino pur sapendo che il loro sputo è famoso, ma credo che se potessero parlare, chiederebbero solamente un pò più di erba da mangiare! oggi è stata una tappa piuttosto impegnativa e le gambe a cena preferiscono una bottiglia di vino a una passeggiata!!
canzone del giorno,Lucio Battisti- Io Vorrei… Non Vorrei… Ma Se Vuoi…   http://youtu.be/m6q4zNstlQM

 

 

 

Papudo

Pubblicato il 13 febbraio 2012 da admin

 

verso papudo

10 febbraio 2012

Concon Papudo 65 km
La mattina e’ umida e fresca in riva all’oceano, inoltre il cielo rimane coperto per tutta la mattina. Ma cosi’ si pedala meglio. Inoltre in riva al mare l’aria e’ più fresca e ogni tanto arriva una brezza a dare un po’ di fiato alla calura estiva! Pedalo sulla costa ormai da ieri pomeriggio, da vigna del mar, e mi regala scorci su onde che di infrangono sugli scogli e tramonti affascinanti! Arrivo a papudo nel primo pomeriggio, devo ancora pranzare e ne approffitto per una pasta asciutta in mezzo al parco della piazza cittadina. Cerco un posto per dormire ma e’ tutto pieno. E’ estate ed e’ sabato sera… Giro tutto il paese gli unici liberi costano una fortuna, non ci sono campeggi e diversamente e’ proibito  montare la tenda. Cosi’ dopo aver chiesto a tutti gli affitta camere del paese, telefonato in diverse
lingue sconosciute, mi affido alla provvidenza.. Vado in chiesa e chiedo al parroco! Le vie del signore sono infinite! E cosi’ mi trova un lugar par la noche! Uno stanzone pieno di materassi in terra e brandine, un bagno fatiscente nella stanza accanto, ma tutto piovuto
dal cielo!!  E’ andata!!!
canzone del giorno:Luciano Pavarotti- Ave Maria http://youtu.be/bPvAQxZsgpQ

 

 

 

di nuovo in sella

Pubblicato il 13 febbraio 2012 da admin

 

scorci sull’oceano nei pressi di concon
09 febbraio 2012
Curacavi (Santiago) –  Concon 109 Km
Ripartire da santiago dopo più di 20 giorni di stop non e’ facile! Non e’ nemmeno facile salutare Ferdinando che mi ha ospitato per cosi’ tanto tempo. Mi ha permesso di fare base a casa sua lasciando al
sicuro la bici e i bagagli per fare le mie escursioni a destra e sinistra.. Riusciro’ mai a sdebitarmi di tanta ospitalita’? Grazie ancora Ferdinando!
La giornata e’ gia’ calda, devo passare un tunnel poco dopo la partenza ma mi sono gia’ organizzato  suono al punto SOS prima della galleria e mi verranno a prendere con la camionetta e cosi’ e’!. Prima di arrivare pero’ foro nella corsia d’emergenza cosi’ come ripartenza non mi manca nulla! Sole salita foratura e passaggio..
In serata raggiungo un campeggio un po’ fuori concon dopo aver assaggiato diverse empanadas, che pero’ mi fanno arrivare al camping con il calar del sole ormai avanzato! Doccia fredda, ma sai com’e’? quando vuoi risparmiare…
canzone del giorno:Canned Heat- On The Road Again http://youtu.be/QexOuH8GS-Y

 

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Port Iguazu

Pubblicato il 7 febbraio 2012 da admin

 

cascate dell’iguazu

3 – 4 febbraio

Cascate dell’Iguazu
Finalmente dopo più di 30 ore di pulmann da mendoza sono arrivato a Port Iguazu. Crocevia di confini tra Argentina Paraguay e Brasile. Dove il Rio Iguazu si divide in diversi rami e si getta da questo altopiano basaltico di 80 metri creando uno spettacolo eccezionale.
Il parco nazionale iguazu racchiude, attraverso la foresta che circonda le cascate, una miriade di animali, tra i più belli e stravaganti.
Una ragnatela di passerelle porta i turisti il più vicino possibile al bordo delle cascate, adirittura imbarcazioni trasportano persone al limite del getto d’acqua per una doccia irripetibile.
Uno spettacolo della natura.
canzone del giorno The Mission – Ennio Morriconehttp://youtu.be/97uKgLNdYvc

Mendoza

Pubblicato il 7 febbraio 2012 da admin

 

Cantina La rural -Mendoza-

01 febbraio 2012

Escursione tra i vigneti nella regione del maipu
Lungo il percorso tra Santiago del Cile e le catarate dell’Iguazu ho pensato bene di fare una sosta, in effetti non proprio a meta’ strada, ma sicuramente “rifocillante”.
Avevo pensato che per rendere il lungo tragitto meno noioso avrei fatto diverse soste, per prima avrei voluto vedere da vicino l’Acconcagua, il tetto delle americhe con i suoi 6959 metri, ma la programmazione di un eventuale treking, tra permessi e agenzie turistiche, era poco sbrigativo e cosi’ ho preferito noleggiare una bicicletta, (la mia è custodita a Santiago) per fare il giro delle cantine di Mendoza. Direi proprio di aver assaggiato ottimi vini e visitato cantine di tradizione e origini italiane, come la cantina della famiglia Di Tommaso proveniente dal friuli. Ebbene si oltre al corpo ogni tanto è bene curare anche l’anima.
Canzone del giorno, Vinicio Capossela- Che coss’è l’amorhttp://youtu.be/ZlUU1Gjb2E4

 

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Rapa Nui

Pubblicato il 4 febbraio 2012 da admin

 

moai Tahai

Dal 24 al 29 gennaio

Isola di Pasqua

Ciao ragazzi!! E’ un po’ che non mi faccio sentire, scusatemi!! Ma ho preso qualche giorno di ferie… Ho deciso di andare a riposarmi “sull’isla mas isla del mundo…” Non potevo passare di qua senza andare a soli 3700 km dalla costa, dove si trova questa magnifica isola. un tesoro archeologico a cielo aperto ricca di misteri e magie. Camping vista mare e moai, accoglienza calorosa e famigliare che mi ha anche permesso di assistere ad uno spettacolo di danza e musica tradizionali. Nonostante la pioggia incessante che mi ha spesso accompagnato, sono riuscito a percorrerla tutta su di un meraviglioso scooter “racing”  sui sentieri sterrati di terra rossa dell’isola.

canzone del giorno: http://youtu.be/eZGWQauQOAQ

ragazzi suggeritemi le canzoni che preferite e votate la canzone del blog…

 

 

 

Santiago

Pubblicato il 20 gennaio 2012 da admin

 

cattedrale di Santiago

17 gennaio

DA Talagante a Santiago (curacavi)
Finalmente la salita… dopo 20 km piani dritti e veloci, è arrivata una bella salitona al 18%… non lo so ma dura e lunga sotto un bel sole… intuite già la canzone del giorno!
Il panorama ovviamente meritava: colline aride, ma una valle alberata e coltivata a perdita d’occhio. Le ande nela foschia purtroppo non si sono fatte vedere.
Come sempre dopo la salita c’è una discesa, questa molto più ripida di altre e molto sinuosa e angosta.. Mi fanno compagnia nella salita diversi ciclisti attempati che si mantengono in forma su queste strade e mi danno diversi consigli su come raggiungere la mia destinazione, uno lo ritrovo in fondo alla discesa che rifà la salita. Un grande!!! Continuo la giornata lungo una vallata senza altre difficoltà se non quella di distrarmi a guardare carretti pieni di limoni e cespugli viola fioriti. All’arrivo calorosa accoglienza di Ferdinando, toscano di origine membro della consulta che mi ospiterà nei prossimi giorni.
canzone del giorno,Baccini – Ladri di biciclette/ Sotto questo sole  http://youtu.be/v9omlezzd4A

 

 

 

Talagante

Pubblicato il 17 gennaio 2012 da admin

 

il biglietto dell’autostrada… sotto il parasole non c’è!!

15 16 gennaio

2 tappe da corico a Talagante
Dopo alcuni passaggi a fianco dei caselli, poco legali ma consentiti dai carabineros de cile, entro nella zona della valle del maipo, altra zona ricca di vigneti. Resisto ad un’altra degustazione. A Rancagua faccio un incontro interessante, Andrea di Cervia. Cicloturista pronto a partire per la terra del fuoco! Grande Andrea!  E’ molto ben equipaggiato ed ha un sacco di esperienze di altri viaggi e altri mondi. Ci perdiamo in chiacchiere molto volentieri, ci scambiamo esperienze e consigli. Poi ognuno riparte per la sua strada…
Percorro velocemente i primi 20 km in collina, ma all’orizzonte si presenta una galleria, non consigliabile in questo tratto di strada per una bicicletta. Chiedo indicazioni alternative e l’opzione migliore è quella di andare contromano… Si proprio contromano! E’ un tratto breve che poi, per fortuna, mi porta  ad un passaggio a livello su una stradina secondaria in mezzo alla campagna.. e qui mi torna in mente non
ci resta che piangere- scena iniziale  http://youtu.be/Dj56MEg-ySA

 

 

 

Corico

Pubblicato il 17 gennaio 2012 da admin

 

Pranzo fresco

14 gennaio

da Talca a Corico 80 km
Non riesco più a partire ad un orario decente, non importa è bello svegliarsi con calma e sorseggiare un buon caffé!!
Sono un pò stanco della monotonia della ruta 5, o meglio i paesaggi intorno cambiano e sono abbastanza interessanti, ma pedalare in autostrada non è proprio il massimo della bellezza!! Decido così di uscire e cercare una delle pochissime strade alternative che per 15 km mi tiene in mezzo alla campagna. Attraverso così il paesino di Molina per l’ora di pranzo e vista la calura decido per un gustoso prosciutto e melone. Meglio dire gustoso melone il prosciutto.. insomma… Comunque era gustosissimo guardate dalla foto a me torna l’acquolina in bocca…
E come a colazione oggi me la prendo con calma.. pennica dopo pranzo sotto una pianta!!
Canzone del giorno: GINO PAOLI – QUATTRO AMICI AL BAR http://youtu.be/0QGN62xiRU8

 

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Talca

Pubblicato il 15 gennaio 2012 da admin

 

cantina Balduzzi degustazione

13 gennaio Talca

La strada è ormai sempre la stessa la Panamericana che attraersa il cile da nord a sud. I paesaggi cambiano ma rimango fuori dalle città e dai paesi, diventa un pò monotona, così passano le giornate del 11-12-13 gennaio.
Mi sto avvicinando però alle zone di produzione dei migliori vini cileni, le vigne cominciano ad aumentare a lato della strada insieme alla voglia di bere un buon bicchiere di vino.
Decido di fare una sosta a San Javier vicino a Talca per far visita ad una cantina. La cantina Balduzzi, famiglia di origini italiane proveniente dal basso piemonte arrivata qui in cile nel 1906. Coltivano vitigni di chardonay, cabernet, carmenere, merlot e lacryma christi. Ho imparato che il carmenere è un vitigno autoctono poco diffuso in europa causa un parassita, la filossera. Il Cile ne è il maggior produttore. Ovviamente ho fatto il tour della cantina e la degustazione finale. Peccato solo non avere un salamino…
Canzone del giorno: litfiba-lacio drom http://youtu.be/i4laT6KDEyM

 

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Saltos del laya

Pubblicato il 15 gennaio 2012 da admin

 

saltos del laya

10 gennaio da Angol a Saltos del laya 88 km

L’aria è ancora fresca dopo la pioggia di ieri, così si pedala bene. La signora del’hotel di Angol mi indica questo posto dove fermarmi la sera, ma non capisco bene, intanto parto poi vedrò.
La strada è tranquilla mi sto avvicinando di nuovo alla ruta 5. Più tardi leggo sulla guida che il salto del laya è una cascata non lontanto dalla strada principale, la zona è turistica e non ho problemi a trovare un campeggio per la notte. monto la tenda vicino ad una cascata minore,  ho la piazzola con vista… il mattino seguente prima di partire visito le cascate più grandi!
canzone del giorno: Rita Pavone – La partita di pallone http://youtu.be/DERSWPBE0Xc
dedicata a tutti quelli che la notte non dormono per chiedersi perchè…

 

 

 

Angol

Pubblicato il 10 gennaio 2012 da admin

 

oggi piove e tira vento

9 gennaio 2012 da capitan pastene a angol 70 km

Partenza fresca da Capitan Pastene questa mattina. Il cielo è coperto e minaccia pioggia… Arriverà a farmi compagnia per tutto il pomeriggio e oltre.
Questa strada secondaria sembra così solitaria.. in realtà sono in buona compagnia e lo sono da un pò di tempo.. Certo potrebbe essere una compagnia migliore, più silenziosa e gradevole agli occhi e alle orecchie, invece è un rumore stridulo interrotto solo da quello più garbato del vento dell’ovest che soffia forte sulle mie ruote e su quelle dei rumorosi “camiones” che sfrecciano qui carichi di tronchi di eucalipti pronti per le grandi cartiere.

 

 

 

Capitan Pastene

Pubblicato il 10 gennaio 2012 da admin

 

gli amici della consulta degli emiliano romagnoli nel mondo

6-7-8 gennaio Capitan Pastene

Finalmente a Capitan Pastene!

Per chi non lo sa Capitan Pastene è una città nata da una colonia di italiani partiti proprio dalle mie zone, Pavullo, Zocca, Guiglia ecc.  Sono stato accolto dalla famiglia Iubini, originaria di Montecorone di Guiglia. La Consulta degli Emiliano-Romagnoli della Regione E.R. mi ha gentilmente messo a disposizione i contatti dell’associazione qui a capitan pastene, precisamente Bernardette Iubini, referente per la consulta e responsabile di altre 8  associazioni  di italiani in altri comuni cileni. E’ stato molto interessante parlare con loro, mi hanno raccontato la storia esatta dei loro bisnonni, quando arrivarono qui nel 1904 e nel 1905. E’ stata un’emigrazione travagliata e sofferta piena di sacrifici e restrizioni. Hanno creato un paese  e si sono guadagnati da vivere dove non c’era nulla, in questo luogo molto diverso da quello che era stato loro promesso.

Ora qui a Capitan Pastene la comunità di italiani è rigogliosa, il paese è famoso per la loro presenza e diverse attività importanti sono di loro proprietà. Sono orgogliosi di essere discendenti di Italiani e hanno l’Italia nel cuore, come amano dire. Certo anche oggi estistono dei problemi, diversi da quelli di un tempo, come la convivenza tra culture diverse che non è sempre serena, come in altre parti del mondo.

Credo che questa storia debba essere conosciuta molto di più perchè non è solo la storia di alcune famiglie, ma è anche la nostra, quella di molti italiani che hanno cercato di avere vita migliore all’estero. Io ne sono venuto a conoscenza soltanto ora, tramite questo mio viaggio. Merita più attenzione proprio perchè magari anche i miei
bisnonni sarebbero potuti partire e venire qui. Potrebbe essere anche un’ opportunità per i più giovani di conoscere un piccolo angolo di  mondo che “parla italiano”.

Canzone del giorno L’Italiano vero Toto Cotugno http://youtu.be/Y4rR4I56hdk

 

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victoria

Pubblicato il 5 gennaio 2012 da admin

 

pesca al tramoto…

3 gennaio 2012

da freire a victoria 107 km
Anche oggi cerco un locale per collegarmi ad internet ma cerco di non fare tardi come ieri, trovo la biblioteca comunale, scrivo due mail e riesco a ripartire.
Per fare prima prendo l’autostrada… Dopo aver chiesto a diverse persone se potevo andare in bicicletta sulla famosa panamericana e aver raccolto pareri discordanti, Non rimane che provare. Al limite mi faranno uscire.
Parto  e incontro subito il casello per il pedaggio, nessuno mi ferma e mi obbliga a pagare.. passo a destra di tutto dove dovrebbero passare i mezzi fuori dimensione, in effetti… Saluto e vengo ricambiato con larghi sorrisi dai carabineros de chile, oltre ad aver incrociato un atleta che si allenava a passo di marcia nella corsia opposta e diversi ciclisti in tenuta da allenamento. Non ho più dubbi, in cile si può andare in bici in autostrada e le bici non  pagano. Inoltre è molto più sicura delle altre strade perchè posso starmene tranquillo nella larga corsia d’emergenza. Cosa che non esisteva in Argentina sulla n 3…
Riesco a fare un buon tratto senza faticare troppo, per il pranzo mi fermo in autogrill.. Arrivo a Victoria e cerco da dormire, mi porta via un po’ di tempo perchè i posti sono cari ma vengo ripagato dello sforzo trovando una camera presso una famiglia che mi permette di usare la loro cucina, oltre ad offrirmi il dolce dopo cena e al mattino mi regala un vasetto della marmellata fatta in casa che mi da per colazione…

freire

Pubblicato il 5 gennaio 2012 da admin

 

campi coltivati

02 gennaio 2012

da Pucon a Freire 82 km
Mi perdo la mattinata in un internet caffe’ perchè il campeggio di ieri sera era economico ma non aveva la wi fi così decido prendo un caffe’ e scrivo a casa finisco per partire a mezzogiorno. Va bè la strada è bella e favorevole corre lungo il lago villarica fino all’onomina città. incontro diverse persone appassionate di ciclismo, mi avvertono che il 12 di gennaio passerà di qui il giro del cile.
Partito tardi non mi fermo a cucinare ma preferisco stuzzicare qualcosa tra frutta e panini nei posti che incontro numerosi lungo la strada.  In prossimità della città mi fermo nel primo campeggio che trovo, anche questo è economico, ma la famigliola che già si trova li è molto ospitale mi offre subito il caffé e un panino “completo” tipo un hot dog ma con la salsa di avocado la palta. molto gustoso. Mi danno anche un pò di frutta, in questo modo ho cenato senza tirare fuori i miei pentolini. Grazie!! e me ne vado a dormire.

 

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pucon

Pubblicato il 5 gennaio 2012 da admin

 

volcan lanin

01 01 2012 dal passo tromen a pucon 82 km

Passo senza problemi la frontiera con il cile. mi rimangono acora 25 km circa di sterrato, sono in discesa e fatico meno anche se è una pista da sci più che una strada e sono continuamente attaccato ai freni per non volare in terra… Quando arriva l’asfalto gli vado incontro con entusiasmo e comincio a notare la differenza di vegetazione rispetto all’argentina. Qui c’è molto più verde e campi coltivati, assomiglia molto di più alla nostra vegetazione. una volta finita la discesa la strada scorre senza problemi in mezzo alle coltivazioni. Così senza problemi arrivo a Pucon dove trovo un campeggio per passare la notte…

 

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passo tromen

Pubblicato il 5 gennaio 2012 da admin

 

veglione di capodanno

31 dicembre 2011

Da Junin de los andes a passo tromen o mamuil malal 68 km
Le indicazioni dell’ufficio turistico di junin corrispondono perfettamente, la prima volta in questo viaggio. Mi ha fornito i km per ogni punto di riferimento, incroci e fine della strada sterrata. Temevo di incontrare molta salita, invece la strada sale dolcemente fino ai 1200 metri circa del passo, quasi non me ne accorgo. trovo alcuni ponti al limite del crollo ma vedo che le maccchine non si fanno troppi problemi a passarli, io devo scendere perchè se finisco con le ruote nelle ferssure spacco tutto… Mi danno da fare invece i 15 km di sterrato che mi separano dalla fine dell’asfalto al campeggio poco prima del passo. La strada è tenuta male c’è molta ghiaia e affondo oppure ci sono molte buche vicine, faccio fatica e non riesco a tenere un buon passo.. Poco alla volta arrivo, vedo all’orizzonte ormai da tempo il vulcano lanin che domina il passo a 3700 metri ancora coperto di neve, monto la tenda sotto il suo sguardo. Compero un bottiglia di vino tinto per festeggiare l’anno nuovo e per l’occasione mi sono anche sbarbato…

 

 

 

junin de los andes

Pubblicato il 31 dicembre 2011 da admin

 

pesca alla mosca sul lago falkner

29 dicembre 11

dal lago falkner a junin de los andes 95 km
Parto dal lago non troppo presto e noto ancora la foschia lasciata dal vulcano che offusca la vista delle montagne circostanti, programmo di arrivare a San martin de los andes e poi decido il da farsi. Non so bene com’è la strada ma sono 45 km di asfalto ma se sono tutti in salita non ho molto margine…
Per mia fortuna sono facili e arrivo per il pranzo, così mi premio con un pachito un hot dog insomma… chiedo informazioni per gli altri 50 km che mi separano da junin e la maggior parte delle informazioni promette bene, poca salita piano e discesa. ottimo parto e a sera senza troppa fatica sono a junin. Decido un giorno di riposo per il 30 dicembre cosi sistemo le mie cose, faccio manutenzione alla bici che a forza di sterrati rompe viti come pane… e riparto riposato per affrontare il passo tromen e andare in cile! Sul passo mi hanno avvertito che c’è un campeggio e un negozietto, ma nessuna possibilità di comunicare con il mondo visto la mancanza di segnale…. quindi Buon anno a tutti e spero di trovare una bottiglia di buon vino in “quel negozietto” per fare un brindisi con voi!!!

 

 

 

lago falkner

Pubblicato il 31 dicembre 2011 da admin

 

la strada dei 7 laghi ricoperta di cenere del vulcano

28 dicembre 11

da villa la angostura al lago falkner 64 km
Ripartendo dal camping di villa la angostura decido di seguire i suggerimenti del titolare del campeggio, che mi consiglia vivamente di fare la strada dei 7 laghi invece di entrare subito in cile.
Detto fatto! peccato però che io, ma soprattutto lui non abbia pensato che la bellezza di questi posti potesse essere “un pochino” ricoperta di cenere! la stessa che aveva ricoperto il suo camping!
In oltre le macchine che passavano sulla strada, ovviamente sterrata perchè si tratta di un parco nazionale, non si preoccupavano molto di aumentare la nuvola di polvere, andando a forte velocita’! Premio della giornata va ad una famigliola felice, che si è fermata con il suo furgone e mi ha offerto un’aranciata bella fresca!! Dio c’è!!!!
Finalmente finisce lo sterrato e faccio gli ultimi 10 km di asfalto fino al lago falkner dove trovo un campeggio e una doccia per togliermi la polvere di dosso…

 

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Villa la angostura

Pubblicato il 28 dicembre 2011 da admin

 

tramonti con cenere del vulcano cileno

27 dicembre

da bariloche a villa la angostura 85 km
Rimango tutto il giorno sulle rive del lago continuando con dei su e giù ma senza allontanarmi troppo. vedo in lontananza la foschia che aumenta e capisco che si tratta del vulcano poi piano piano che passano i km noto molta polvere a terra e di fianco alla strada. il gestore del campeggio mi spiega che a giugno in 2 giorni sono caduti 40 cm di cenere del vulcano e ancora oggi dopo 6 mesi ci sono le conseguenze. non ci sono turisti chiaramente e tutto è polveroso. non ho avuto problemi e per fortuna dirigendomi verso san martin de los andes per fare la strada dei 7 laghi prima di entrare in cile mi sposto da questa nube. già da domani non dovrei più esserci in mezzo. Cmq giornata tranquilla ho provato anche a fare il bagno nel lago prima di pranzo 5 secondi era gelata ma fuori c’era un bel caldo!!

 

 

 

bariloche

Pubblicato il 28 dicembre 2011 da admin

 

verso bariloche- la zona dei laghi

26 dicembre

da el foyel a bariloche 80 km
La mattina parte in discesa ma arriva in fretta la salita. per fortuna non è difficile zig zaga molto è abbastanza dolce ma lunga. Arrivo a villa mascardi per l’ora di pranzo trovo in un negozietto pasta fritta e mortadella mi sembra di mangiare lo gnocco fritto…
Dopo pranzo mi avvicino ai laghi prima al mascardi poi gutierrez e in fine arrivo a bariloche che si trova sulle rive del nauel huapi che da il nome anche al parco nazionale che lo circonda. passo la giornata a pedalare sulle rive dei laghi…

 

 

 

El foyel

Pubblicato il 28 dicembre 2011 da admin

 

sgambata natalizia

25 dicembre

da el hoyo a el foyel 62 km
Non parto più tanto presto come prima, qui non devo lottare contro il vento e fare tappe forzate per coprire km in mezzo al nulla. Ci sono molti più paesi ed è  facile trovare da dormire…
Passo per el bolson un paese abbastanza grosso cerco una ferramenta devo fare una manutenzione e mi serve una vite. E’ natale non c’è nulla di aperto. c’è però un signore molto gentile che alle mie domande mi porta nel suo garage a cercare la vite nei suoi cassetti. La troviamo!! poi scopro che la mamma era di origini friulane. Facciamo 2 chiacchere nel mentre che faccio la riparazione e poi via mi rimane da lottare con i tafani a fine giornata! è l’unico inconveniente di giornata…

 

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el hoyo

Pubblicato il 28 dicembre 2011 da admin

 

la pista ciclabile del sud america

24 dicembre 2011

da cholila a el hoyo 66 km

Esco dalla tenda che c’è la brina… impossibile c’è un caldo durante il giorno da schiattare!!  Va bé fa gia caldo non mi preoccupo parto in braghette e maniche corte… Pedalo ancora per un po’ sullo sterrato poi inizia un bel tratto di asfalto nuovo che mi porta sulla famosa RUTA 40! Ci entro in un tratto molto turistico, non ci sono molto km da un paese e l’altro e i posti per dormire sono numerosi, cosa che non esisteva sulla ruta3….

 

 

 

cholila

Pubblicato il 27 dicembre 2011 da admin

 

parque national les alerces

23 dicembre 2011

Riparto dal campeggio pucon pai contro voglia, è molto carino e sarei rimasto qui a riposarmi volentieri sulle rive del lago futalauquen (o qualcosa del genere).
Continuo a pedalare all’interno del parco su strada sterrata. Incontro un ragazzo francesce in bici facciamo due chiacchere lui è partito dalla bolivia e va verso ushuaia. mi consiglia di non perdermi i sette laghi a nord di bariloche. Vedremo se riusciro’!!
Mi fermo sempre spesso a fare un sacco di foto e proprio la voglia di uscire dal parco non mi viene. Mi ricorda un po’ casa, tutto molto più grande ma i monti, i boschi, il lago ricorda tanti posti famigliari. In questo modo arrivo tardi a fine tappa. cholila non è proprio sulla strada devia di 3 km cosi’ decido di rimanere sulla strada e trovo ricovero in una fattoria dove mi lasciano montare la tenda…

Parque nacional les alerces

Pubblicato il 27 dicembre 2011 da admin

 

parque national les alerces

22 dicembre 2011

Dopo la grigliatona di ieri sera, la giornata sui pedali si vendica, ma solo all’inizio, quando inizia a piovere ed in mezzo all’acqua c’è anche della neve… dura poco per fortuna, ma continua a piovere. Arrivo all’entrata del parco e mi rifugio negli uffici del guardia parco e mi faccio un te bollente, insieme ad una pennica di mezzoretta…
Riparto con il sole e la giornata è in netto miglioramento, mi regala paesaggi stupendi, la strada è sterrata e il procedere lento fa si che le soste per fotografare i paesaggi siano più frequenti. Costeggio il lago per diversi km poi trovo un campeggio veramente bello sl lago, molto in ordine e carino decido di dormire qui! monto la tenda ceno e lo sguardo verso il cielo mi fa notare una miriade di stelle che fino ad oggi non avevo notato… bellissime!

 

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esquel

Pubblicato il 27 dicembre 2011 da admin

 

la tronchita

21 dicembre 2011

Finita l’escursione alla penisula valdes e ritornato a puerto madryn, mi sono spostato in pulman durante la notte dalle 21 di sera alle 6 del mattino ad Esquel più a ovest ai piedi delle ande. L’arrivo è con la pioggia e sulle montagne vicine è nevicato così si sente bene la differenza di temperatura… va be!
non parto subito in bici prendo un ostello e mi organizzo la giornata.La scelta è risultata ottima! il gestore dell’ostello mi invita a cena con tutta la combricola la sera stessa, festeggiano un compleanno di un ospite dell’ostello e cucinano l’asado (grigliatona) devo solo comprare un po’ di carne per me! ecco fatto carne e vino sono serviti.
Passo una bellissima serata con gli inquilini dell’ostello ed i padroni di casa con un sacco di chiacchere su tante cose che mi aiutano a capire meglio tante cose. Ma mi fanno sentire finalmente il calore dell’ospitalita argentina, già nel pmeriggio il gestore mi aveva fatto assaggiare il MATE la bevanda nazionale, un infuso di erbe consumato continuamente dalla popolazione, ma non è solamente una bevanda ma un modo di stare in compagnia!
ottima giornata dunque! Mi peseranno le ore piccole domani ma ci voleva una serata conviviale…

 

 

 

penisula valdes

Pubblicato il 27 dicembre 2011 da admin

 

pinguini nella penisula valdes

20 dicembre 2011

Pensavo che i pinguini vivessero solo al freddo!! No! qui c’è un bel caldo e loro non fanno una piega!
Come avevo programmato oggi giorno di relax e visita alla penisula valdes. Tramite un’agenzia turistica ho prenotato l’escursione da puerto madryn, in bici ci volevano 4 giorni come minimo…
Ho visto un sacco di animali, purtroppo non tutti da vicino, ho avuto più fortuna con i leoni marini qualche giorno fa a vederli sulla spiaggia di fianco alla strada.
Oggi ho visto più o meno da vicino i leoni marini, gli elefanti marin, i pinguini, un armadillo, una volpe della patagonia. Anche altre animali già visti ma in riserva un pò più tranquillamente come i guanachi, le lepri della patagonia…

 

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puerto madryn

Pubblicato il 20 dicembre 2011 da admin

 

puerto madryn

19 dicembre 2011

La tappa di oggi non risulta difficile ma la strada è piena di saliscendi fastidiosi, inoltre è lunedì ed il traffico pesante è aumentato. Per fortuna di fianco  alla strada ce n’è un altra in costruzione già asfaltata chiusa al traffico, decido di passare di la e mi diverto a pedalare senza macchine fastidiose.
Arrivo velocemente a puerto madryn coprendo i 78 km circa che mi separano, ne approfitto per organizzare l’escursione alla penisula valdes per domani e il trasferimento in autobus per Esquel il giorno seguente.

 

 

 

trelew

Pubblicato il 20 dicembre 2011 da admin

 

nada de nada

18 dicembre 2011

Di nuovo una giornata farevole! mi separano dalla civiltà gli ultimii 137 km. Parto con il dubbio di farcela perchè se cambia il vento non ci riuscirò mai!!
Il vento rimane alle spalle così riesco a coprire questa distanza in breve tempo.
Mi fermo alle porte della città per non perdere tempo l’indomani mattina.

 

 

 

uzcudun

Pubblicato il 20 dicembre 2011 da admin

 

peludo (armadillo)

17 dicembre 2011

La strada è diversa da ieri e finalmente il vento è a favore!
Mi ero imposto di arrivare almeno a garayalde, una stazione di servizio a circa 100 km. Arrivo per l’ora di pranzo ne approfitto per farmi una bella pasta e riposarmi. mi rimane tutto il pomeriggio e chiedo informazioni sulla prossima stazione di servizio a circa 60 km. Dicono che la strada è buona come quella fin qua e se non cambia il vento dovrei farcela bene. Parto!! finisco la tappa a 167km a uzcudun. Scolo una coca da litro anche oggi , il caldo si sente e anche la fatica . La stazione non è delle migliori come servizio ma pazienza monto la tenda al riparo dal vento e domani si riparte..

 

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pampa salamanca

Pubblicato il 20 dicembre 2011 da admin

 

verso pampa salamanca

16 dicembre 2011

Dopo una notte comoda in hotel a Comodoro Rivadavia parto per affrontare 380 km dove gli unici punti di riferimento sono 3 stazioni di servizio.. speriamo bene!!
La partenza non è delle migliori devo affrontare subito un tratto in salita e più tardi arriva anche il vento! Il traffico è abbastanza impegnativo e nell’insieme la tappa si fa sentire, oltretutto il caldo aumenta molto.
Arrivo a 79 km ad una stazione di servizio a Pamapa salamanca, come prima cosa entro e mi scolo una coca da litro e mezzo gelata. Poi chiedo al gestore dove posso montare la tenda e gentile mi mostra il retro del ristorante e mi offre anche un locale docce ancora in costruzione ma funzionante. Decido cosi di cenare da lui poi a nanna. spero soltanto che domani sia una tappa migliore.

 

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comodoro rivadavia

Pubblicato il 16 dicembre 2011 da admin

 

baia sull’oceano

15 dicembre 2011

Questa mattina è più fresca delle altre, il cielo è grigio e l’aria e fresca, ma il problema è il traffico, mi sto avvicinando ad una città più grande delle altre e il traffico aumenta devo stare attento, non tanto alle macchine ma ai camion. Tutto bene, qualche schivata ci sta!!
Ci sono più salite di ieri ma mi avevano avvertito, riesco ad arrivare a comodoro rivadavia abbastanza presto per poter gestire la giornata. Nei prossimi giorni mi aspettano 380km senza tanti punti di riferimento, è meglio partire con la dispensa piena di roba da mangiare….

 

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caleta olivia

Pubblicato il 16 dicembre 2011 da admin

 

leoni marini

14 dicembre 2011

Oggi è la giornata dei regali… E’ tutto perfetto, il vento è leggero e a favore, la strada è buona sembra voler farmi far fatica ma incima alla prima salita mi fiondo giù per una discesa quasi ai 70 km all’ora. Dopo non molto di nuovo,  macino km velocemente.
Ma il bello è stato quando la strada si avvicina all’oceano e avvisto sulla spiaggia un branco di animali. Lego la bici al primo paletto e corro a fotografare. E’ una colonia di leoni marini, riesco ad avvicinarmi non sono pericolosi e faccio un sacco di foto. Passa una mezz’oretta buona poi decido di ripartire, di nuovo un altro regalo in un laghetto vicino la strada dei fenicotteri rosa, anche questi si lasciano fotografare prima di volare via.
giornata perfetta.. trovo un campeggio economico e cosa chiedo di meglio??..

 

 

 

fitz roy

Pubblicato il 16 dicembre 2011 da admin

 

verso fitz roy

12 dicembre 2011

Oggi parto a rilento sento i km di ieri e fatico a sistemarmi per partire. Approfitto della stazione di servizio per fare colazione li senza tirare fuori pentolini vari. La partenza è buona ci sono diversi km come l’arrivo di ieri piani senza problemi e macino strada senza problemi. Iniziano i soliti saliscendi ma non sono in forma questa mattina.. la maledizione di montezuma scende su di me.. per fortuna è solo di passaggio. Dopo una buona pasta e mezzoretta di pennica passa tutto e riparto abbastanza bene, in attesa degli ultimi 20 km di salita. La giornata si fa calda e spero sempre di trovare un kiosco con una bibita ghiacciata, comincio ad avere i miraggi… Arriva l’ultima salita, ma non è sola, si è portata il vento, ovviamente contrario. L’arrivo a Fitz Roy mi ha provato, sono stanco e prima ancora di trovare un posto per la notte ho già deciso che domani riposo! dormo e mi rimetto in sesto. Anche perchè le sveglie all’alba alle 3 del mattino giorno dopo giorno mi stancano e durante la giornata mi fermo a fare spuntini e pennichelle a lato della strada. Sono rigenerati è vero ma meglio riposarsi bene la notte…

tres cerros

Pubblicato il 15 dicembre 2011 da admin

 

tramonto a tres cerros

11 dicembre 2011

Questa mattina mi alzo sapendo di dover fare almeno 150 km per trovare un posto dove mettermi al riparo dal vento.. parto presto e per fortuna il vento non c’è! riescoi a fare un bel po’ di strada anche se ci sono diversi sali scendi ma non troppo impegnativi. Mi trovo in mezzo a queste praterie dove a destra e a sinistra ci sono solo cespugli a volte qualche animale, i guanachi, gli struzzi (nandù) e molte lepri. l’orizzonte è infinito è così lontano che si nota la curva della terra dove il cielo e le nuvole baciano la prateria. La tappa di oggi è un pò forzata voglio arrivare a tres cerros è l’unico punto di ristoro tra Puerto San Julian e fitz roy 145km da una parte e 130 dall’altra e in mezzo nada de nada. Comunque risulta facile arrivare senza problemi. Mi lasciano montare la tenda dietro la stazione di servizio un bel posticino. Mi regalo però una cena fuori pizza, birra e rutto libero…

 

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puerto san julian

Pubblicato il 10 dicembre 2011 da admin

 

verso puerto san julian

Ancora una giornata senza vento mi permette di fare una bella tappa da pietra buena a puerto san julian 134 km il 9 dicembre.

La strada aveva dei su e giù abbastanza impegnativi ma la mancanza totale di vento, solo una brezza nel pomeriggio ormai arrivato, mi ha permesso di bene e tenere una buona media, inoltre con un bel sole. Ho pedalato in braghette corte e maglietta, purtroppo la partenza mattutina mi fa coprire bene perchè c’è freddo adirittura con i guanti. ma quando esce il sole a metà giornata scotta forte e mi scopro. Dicono che qua scotti molto il sole perchè ci troviamo sotto al buco dell’ozono, me lo ripetono tutti continuamente. L’indomani pensavo di ripartire immediatamente ma lo stato di coma in cui mi trovavo quando mi sono svegliato al mattino del 10 dicembre mi ha fatto decidere per un giorno di riposo. inoltre oggi tira vento forte ed è proprio stato meglio cosi.
a presto ragazzi!!!

 

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pietra buena

Pubblicato il 10 dicembre 2011 da admin

 

alba a monte leon

La sveglia presto regala queste albe…

Dopo la giornata di vento finalmente cala e mi permette di fare due giorni belli pieni . il 7 dicembre da coye aike a monte leon 131 km e il giorno dopo fino a pietra buena 57 km. Sono state due giornate di sole pieno senza vento che mi hanno permesso di avanzare un po’ meglio. il 7 ho incontrato una signora per strada che per la seconda volta mi vedeva circondato dai cani così si è fermata a chiedermi se erano miei. in quel momento ne erano rimasti solo 2 gli altri, visto che da mangiare non ne vedevano…, se la sono date a gambe. il fatto è che i due rimasti ormai si erano fatti 80 km dietro di me poveretti erano belli stanchi anche loro. così la signora li ha caricati sul pic up e li ha messi insieme agli altri 5 che ha. grazie mi ha tolto un pericolo da intorno, un pericolo per le macchine per me e per loro. Finisco la giornata non lontano dal paro monte leon dove decido per l’ora ormai tarda di montare la tenda non molto lontano dalla strada. il giorno dopo l’8 dicembre mi rimane di arrivare alla città comandante luis pietra buena. 57 km in tranquillità…

 

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coye aike

Pubblicato il 10 dicembre 2011 da admin

 

da rio gallegos a pietra buena

06 dicembre 2011

Dopo la gita domenicale al ghiacciaio perito moreno si riparte… Il vento è li che sta prendendo la rincorsa, la partenza alle 4 del mattino non conta come gli altri giorni. Oggi è rimasto sveglio ad aspettarmi, nelle prime ore fortunatamente non è forte, ma arriverà oh se arriverà.
Nel frattempo mi tengono compagnia 4 cagnoni buoni come il pane ma un pò invadenti e pericolosi con le macchine che spesso si devono fermare per non schiacciarli. non vogliono proprio tornare indietro rimangono con me fino a sera finchè non decido di fermarmi e chiedere ricovero nei pressi di un container per operai stradali fortunatamente aperto dove mi rifugio finchè non arriva l’operaio che deve passarci la notte. Per fortuna mi permette di montare la tenda all’esterno al riparo dal vento. nel mentre i cani fanno la guardia. Passerano la notte accucciati fuori dalla tenda ad aspettare l’alba per ripartire con me!  Bene anche oggi 68 km anche se c’era il vento forte…

 

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perito moreno

Pubblicato il 10 dicembre 2011 da admin

 

perito moreno

Il ghiacciaio perito moreno. Sono arrivato qui in autobus da rio gallegos ho passato una notte a el calafate e lunedi 5 al mattino un altro autobus mi ha portato qui!

E’ uno spettacolo di ghiaccio che si riversa sul lago argentino tanto da chiuderne le acque arrivando alla sponda opposta del brazo ricco (il ramo del lago argentino). E’ in continuo movimento avanza di 2 metri al giorno e si sente il fragore del ghiaccio che si stacca e si riesce a vedere ogni tanto dei pezzettoni che cadono in acqua.. Ha un fronte di 2 km e un altezza di 60 metri. SPETTACOLARE

 

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rio gallegos…

Pubblicato il 4 dicembre 2011 da admin

 

da laguna azul a rio Gallegos

Le belle giornate sono rare da queste parti e dopo che ne hai vista una aspettati qualcosa di molto diverso… Fortuna dopo la giornata di sole senza vento la pioggia non era cosi’ forte… la partenza all’alba mi ha salvato dal bagnare la tenda e sono partito con le prime goccie di pioggia e per fortuna il vento era solo una brezza. è stata una tappa normale ma i km del giorno prima mi avevano messo alla prova e la pedalata era un po’ fiacca ma per fortuna dovevo arrivare solo a Rio Gallegos circa 60 km. qui ho programmato un giorno di sosta per visitare il ghiacciaio perito moreno. mi spostero’ in bus fino a el calafate e qui passero una notte per poi l’indomani con altro pulman vado a visitare il ghiacciaio, con ritorno in serata a rio gallegos. Martedì dovrei essere di nuovo in sella… Ne ho approfittato per fare scorta di cibo e di materiale ho forato più del previsto così ho ripristinato qualche camera d’aria di scorta e anche le bombole del gas.. A presto ragazzi spero di essere più costante negli aggiornamenti…

 

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Pubblicato il 4 dicembre 2011 da admin

 

laguna azull

Finalmente dopo tanto il vento si è placato.. una volta ripartito da cerro sombrero, sempre alle 4 del mattino perchè è il momento in cui il vento è più calmo o forse magari non c’è… sono riuscito a fare una bella tappa di 114 km da cerro sombrero a laguna azul questo cratere di un vulcano spento dove si è formato un laghetto, SPETTACOLARE!! ho montato la tenda qui. si era alzato un po’ di vento verso sera ma fortuna non tanto ho cenato con una zuppa calda un po’ di foto e a nanna. C’era una famiglia di olandesi con un camper 4×4 e ho visto poi al mattino (sempre alle 4) che era arrivato un altro camper targa italiana. questa tappa è stata veloce e comoda adirittura con il sole, pedalato in braghe corte.. e ho già i segni… Da cerro sombrero la strada scorreva liscia finalmente asfaltata e quasi sempre in piano o leggera discesa, sono riuscito a tenere una buona andatura fino allo stretto di magellano dove ho aspettato quasi 2 ore il traghetto delle 9. Considerato la giornata propizia ho tentato di arrivare di nuovo al confine con l’argentina pensando di poter dormire li.. ma i cileni mi dicevano vai dagli argentini li potrai montare la tenda e gli argentini la stessa cosa… fortuna uno mi ha accennato a questo luogo turistico laguna azul ad 1 km da li (sono  poi risultati una decina). dove ho potuto passare la notte in completa tranquillita’…

 

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eccomi..

Pubblicato il 4 dicembre 2011 da admin

 

sterrato da san sebastian a cerro sombrero

Eccomi qua di nuovo scusate il ritardo nel aggiornare il blog ma spesso succede che il tempo sia poco e altre volte la connessione non esiste… ormai ho percorso circa 62o km da ushuaia. Le difficoltà sono state diverse ma tutte superate, l’abitudine al peso della bicicletta, le salite, la pioggia e il vento.. il vento è il problema maggiore. Non riesco a superare i 5 km\h e sono dovuto scendere dalla bicicletta e spingere, tanto facevo la stessa velocita’ ma con meno fatica. in questa foto che vedete è un tratto da san sebastian (primo confine argentina cile) a cerro sombrero tutto ripio(sterrato) qui il vento tirava forte e come vedete non era un tratto facile. ho percorso 40 km circa in 7 ore ne mancavano ancora una ventina quando ho deciso di fermare la prima jeep che passava e chiedere un passaggio perchè ai 5 all’ora voleva dire piu di 4 ore ancora alla prima citta’. sono passate almeno 4 ore da quando ho deciso di chiedere un passaggio e quando è passata la prima macchina. poi in 20 minuti a mo’ di rally due ragazzi fuori di testa mi hanno portato a cerro sombrero in men che non si dica!! Rapido rapido mi dicevano erano due operai dei giacimenti petroliferi che dovevano prendere l’autobus che li riportava a casa a punta arenas e dovevano arrivare prima delle 5. musica a tutto volume incuranti dei salti che faceva la jeep…

 

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Prime tappe

Pubblicato il 25 novembre 2011 da admin

 

Ciao ragazzi sono partito finalmente! le prime due tappe sono state subito impegnative, la prima dovevo fare i conti con la bici un po’ sovrappeso… ed il passo garibaldi che anche se portava a 600 m slm,  dice cmq la sua. senza dimenticare due forature! Come primo giorno un bel battesimo che ne dite? Fortunatamente in serata ho trovato rifugio presso la protezione civile di Lago Escondido che mi ha ospitato nel cortile…

La seconda giornata mi sveglia già con il rumore della pioggia, per fortuna smette proprio nel momento di partire, ma ho dovuto smontare la tenda inzuppata e sistemare tutte le mie cose sotto una fastidiosa pioggerella.. Sembra un percorso migliore di quello di ieri la strada continua a scendere ma dopo poco cominciano i su e giù spezza gambe, e il peso della bici non è calato rispetto a ieri.. continua a scendere una leggera pioggerella, non mi infastidisce molto ma porta freddo. Decido così di non andare oltre. A toluhin mi fermo al campeggio in riva al lago fagnano, dove posso riscaldarmi con una zuppa calda e fare anche un po’ di manutenzione alla bici..

 

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Finalmente si parte…

Pubblicato il 23 novembre 2011 da admin

 

ushuaia

Bene ragazzi tra poche ore si parte per questa avventura, questa esperienza. Consapevole del fatto che potrei tornare a casa tra un mese perche’ non era quello che volevo oppure fermarmi un anno nello stesso posto perche’ mi piace. E forse. magari riuscire a raggiungere l’alaska come speravo.. vedremo! intanto parto dalla fine del mondo!!

Ciao ragazzi a presto!

Ciao ragazzi!!

Pubblicato il 28 settembre 2011 da admin

28 settembre 2011

Manca poco ormai, i tempi sono maturi e la partenza è sempre più vicina… Sono diversi anni che avevo in mente qualcosa del genere, prendermi un anno di aspettativa e girare il mondo!!

Certo fico!!! Ma dove vado? Cosa faccio? Bè intanto ho cominciato a pensare quando prenderlo poi ho valutato la mia situazione ed ho deciso che era giunto il momento. Poi ho cominciato a pensare cosa farò?! Ormai sono diversi anni che le mie ferie le passo in giro per il mondo in bicicletta… Mi sono risposto da solo! Monto in sella e parto, vado verso oriente o occidente? L’africa mi affascina tanto ma non è il perido giusto… Ho interrotto il giro del mediterraneo anche per quello!! L’oriente? No ok occidente la faccio grossa questa volta…

Ushuaia Argentina Terra del fuoco fino all’Alaska…. più o meno 25000,00 km! Forse mi tolgo la voglia, farò contenti i miei genitori che mi hanno detto: ” quando torni metti poi la testa a posto…”