Alta via delle Dolomiti n 5 da Sesto Pusteria a Pieve di Cadore

Domenica 25 luglio 2021

I tappa da Sesto al rif Carducci

Dormo a Sesto in un hotel fantastico purtroppo vissuto poco perché sono arrivato tardi causa i problemi con i treni abbiamo dovuto prendere il bus da Verona a Domegliara con relativa attesa…. quindi quando sono arrivato all’hotel alle 18 mi interessava mangiare e riposare così non ho usato il centro benessere… poi la.colazione era abbondante ne ho approfittato 😜

Parto alle.8:30 dopo una abbondante colazione… il cielo è grigio, le.previsioni non promettono nulla di buono, ma così almeno camminero’ all’ombra …..😜🤣
Il primo tratto anche se su asfalto e in fondovalle apparentemente poco interessante è cmq sempre circondato da paesaggi stupendi… Imbocco la val Fiscalina che parte in asfalto poi dopo la funivia per la.croda rossa, dopo il parcheggio diventa sentiero. Il panorama migliora, i paesaggi lontani si avvicinano così da poter  immortalare qui e la qualche scorcio di sentiero e di montagna. Passato il rifugio fondovalle il sentiero comincia a salire, fino al rifugio Comici, ci sono, sparse qua e la diverse lingue di neve, una proprio lungo il sentiero. Si notano i segni dei passaggi sopra la neve, ma sotto si è sciolta bene creando come un ponte di neve… Io osservo poi preferisco il sentiero basso. Un gruppo appena dietro di me passa sopra. Attendo il loro passaggio perché non mi ispira molta fiducia. Al passaggio del primo glielo dico, mi risponde che nel mezzo ha pensato a me che l’ho evitato passando sotto 🤷‍♂️😳 vabbè…
Arrivato al Comici seguo il sentiero che taglia in obliquo lungo i ghiaioni anche qui qualche lingua di neve. A sx rimane il cosiddetto lago ghiacciato e si arriva alla forcella Giralba adornata da bandierine in stile tibetano/himalayano. Da qui si gode della vista dei due rifugi il Comici e il Carducci e le rispettive vallate. Ho prenotato al Carducci, tappa breve per poi rifarmi domani… anche qui le bandierine tibetane circondano il rifugio. Mangio con gusto un piatto di canederli saporiti e speziati. I gestori sono ragazzi giovani e socievoli scambio qualche battuta sul tempo e l’alta via. Poi mi sposto in camerata per sistemare le mie cose e fare una doccia…
Fuori comincia a piovere e tirar vento… il meteo non è dei migliori per i prox gg spero solo sia buono nei passaggi più impegnativi 🤞😜

II TAPPA  dal rif Carducci al rif Ciareido
Lunedi 26 luglio 2021

Vado a letto presto al Carducci, è pieno ma non chiacchiero con nessuno, solo qualche info ai rifugisti.
Mi sveglio presto prima della sveglia, è l’abitudine così disattivo la sveglia e attendo i primi squilli dei vicini di branda … non tardano.
Colazione veloce poi parto, hanno messo pioggia così cerco di fare il più possibile prima che cominci. Inizia a metà della discesa nella val giralba. Per qualche momento anche forte. Poi cala e nell’attreversamento di auronzo smette del tutto così tolgo l’impermeabile e metto ad asciugare sullo zaino.
Prima di iniziare di nuovo a salire, al locale la.primula al termine del tratto asfaltato che porta dentro la val darin, mi fermo a fare uno spuntino.
Mi siedo fuori baciato dal sole ad asciugarmi, riparto, inizia di nuovo il sentiero nei boschi, è fitto e ripido, al.passaggio su ghiaioni si perdono i segni,  mi infilo tra i pini mughi detti anche baranci, penso a crozza che imita Mauro corona 😜🤣.
“..il pino mugo è bastardo,  quando lo bruci fa freddo invece di scaldare..”

Arrivo alla forcella paradiso 2045 m. ci sono alcuni punti ripidi attrezzati con cavi. Si vede del mondo da quassù peccato che sia coperto dalle nuvole… incontro poca gente e ancora una volta ho quella sensazione….
Quel brivido lungo la schiena che ti arriva quando sono ore che cammini allontanandoti dai centri abitati e sali per sentieri impervi, sei in alto, qualche passaggio esposto, fai attenzione.  Senti una folata d’aria fredda e il cielo si è di nuovo coperto, chissà quanto ti manca ad arrivare…. Istanti di timore reverenziale verso la montagna, che solo se sarai prudente ti lascerà passare…
Giro l’angolo sono in cima, vedo il rifugio non molto lontano. Scendo un po e in un attimo sono sotto la doccia e poi con una birra in mano 👍😉💪
Risposo per il resto del pomeriggio, fuori piove a intermittenza tra fulmini che fanno saltare la luce e schiarite,  esco dal sacco a pelo per la cena, poco dopo a fine pasto il rifugista mi chiama, vieni vieni a vedere l’arcobaleno sul montanelli. Fantastico 😍 ci sono anche gli spalti di toro li a farsi guardare e ricordarmi dell’alta via n 6 quando li vidi per la prima volta fantastici… sono alla seconda grappa e tutto va bene 😊

III TAPPA dal CIAREIDO AL CHIGGIATO
27 luglio 2021 martedì

Sono in camerata da solo al Ciareido, arriva una coppia sul tardi ma la mettono in un altra camerata. Dormo bene e mi sveglio sul tardi considerato che oggi ho una tappa breve di poco più di 3 ore fino al rif Chiggiato.
Colazione abbondante e ottima.
Parto con calma continuando a fare foto al panorama stupendo sugli spalti di toro, ma anche sul rifugio che piano piano si allontana.
Il meteo non è dei migliori ma nelle finestre di bel tempo regala scorci bellissimi da fotografare.
Il sentiero è facile e rimane pressoché in quota, ogni tanto qualche albero ostacola la strada ma si aggira facile, qualche tratto attrezzato con cavi ma di facile passaggio.  Pochi incontri fino al chiggiato dove arrivo prima di pranzo. Mi rilasso e mangio un boccone. In serata con il rifugista farò il punto sulla situazione clima e per la via di domani..
Ora sta piovendo ne approfitto per una pennica….

IV TAPPA dal rif Chiggiato al biv Musatti
Mercoledì 28 luglio 2021

Apro gli occhi prima della sveglia, ho dormito più che a sufficienza. La stanza è già piena di luce, mi alzo guardo fuori dalla finestra e vedo l’Antelao libero da nuvole, subito foto 😊
Esco e vedo già altri intenti a fotografare il panorama di questa mattina. Antelao e un mare di nebbia nella valle …
Parto verso le 8 aspetto due minuti in più per caricare bene il cel.
Cammino spedito in attesa di trovare l’attacco della ferrata nel mentre sento sassi muoversi in lontananza, guardo e riesco a vedere uno stambecco. Troppo lontano per fotografarlo, bellissimo 😍
Vengo avvolto dalle nuvole la visibilità è limitata, tanto che arrivo alla forcella jau de la tana senza preavviso… me la trovo lì… ed il panorama magnifico descritto dalla guida me lo immagino solamente 🤷‍♂️
Scendo per il vallone tra ghiaioni e nevai. La neve è morbida non ho bisogno di mettere i ramponi, sento il fischio delle marmotte, ne intravedo una che scappa. Sono nelle marmarole, paesaggio lunare stupendo, mi guardo indietro e già non riconosco più da dove sono sceso pensa te…
Arrivo sul pratone a fine ghiaia e neve e vedo il bivacco Tiziano con la struttura in sasso a suo fianco. Lo raggiungo e riparto sono in anticipo sulla tabella di marcia, devo risalire un po ancora e passare una sella si va comodi senza pericoli però sale e poi scende, vedo dall’alto il bivacco nel mezzo di un pratone erboso, ma non vedo più bene i segni del sentiero così scendo per altri ghiaioni e neve cercando la via migliore con tanta premura per non andarmi a impelagare… piano piano tra uno stambecco che scappa e qualche fischio di marmotte arrivo al bivacco musatti. Vista eccezionale. Sono solo per ora ..


V TAPPA
Dal bivacco Musatti al rif San Marco
Giovedì 29 luglio 2021
Nonostante sia solo senza rumori, non dormo benissimo, forse il pensiero di domani, la poca acqua che ho con me… non so, mi appisolo nelle 18 poi alle 20 mi sveglio e fino dopo le 23 non mi riaddormento, però mi godo un cielo stellato esagerato…
Alle 5 suona la sveglia ma covo un po, una piccola colazione e alle 6 sono in cammino, parto bene faccio subito al volo la forcella mescol, attraverso il menuce di dentro poi perdo di vista i segni e invece che tornare al ultimo segno continuo ad andare avanti, rileggo la guida e vedo di fronte a me la descrizione così provo… alla fine perdo un ora abbondante e in tutti i modi devo tornare indietro cerco i segni e riparto. L’ABC dell’escursionismo … mi sono arrampicato in posti esagerati per nulla.
Ritrovo subito il percorso e vado avanti bene vedo stambecchi con i piccoli. Vado spedito ma sento la fatica dell’ora persa oltre all’acqua che scarseggia. Comincio a sciogliere neve finché non trovo un colatorio comodo dove riempire le borracce.
Arrivo stanco ma contento al rifugio San marco.

VI TAPPA dal rif San Marco al rif Antelao
Venerdì 30 luglio 2021

Solo alla fine, quando le cime le guardi dal basso attraverso il finestrino del bus, realizzi dove sei stato. Ieri guardavi dall’alto i tetti delle case, le valli e le altre cime ma dalla stessa altezza, alla pari…
Credo che, almeno per me, quando sei lassù sei preso dalle necessità imminenti, dal tempo che può cambiare all’improvviso, le ore scorrono e devi arrivare prima che faccia buio, prima di finire l’acqua. Nel mezzo delle marmarole non ci sono fonti, dovevo bere con moderazione, mi è più facile con l’alcool non con l’acqua. Mi è venuta in mente una canzone degli alpini…

“…se avete fame
guardate lontanoooo
se avete seteeee
tazza alla manoooo
La neve ci sarà….”

Così neve ce n’era eccome, poi ho trovato anche un colatoio abbondante, dove ho fatto il pieno..
Poi ci sono i timori, i giusti timori, legati all’ambiente severo e i sentieri difficili, le ferrate. Situazioni che devi gestire con attenzione perché una distrazione può procurarti un graffio ma anche una frattura e dopo da li ti porta via solo l’elicottero ahimè…
Poi più avanti vai più sei stanco ed è noto che gli incidenti capitano statisticamente più spesso in discesa, nel rientro.
In questo modo anche dove c’era una buona sicurezza ma c’era il cavo mi sono sempre legato con i moschettoni …
Questa via è stata diversa dalle altre dove la ferrata c’era, ma era un tratto molto breve o addirittura un alternativa al sentiero. Qui o la fai o non fai l’alta via.
Poi da solo ho sempre quelle sensazioni forti che mi accompagnano che sono difficili da spiegare.

La solitudine è un rischio in montagna ma anche una droga…
Richiede consapevolezza…

Sono arrivato al rifugio Antelao stanco ma estremamente contento. Un altro pezzo di mondo visto da vicino, mi sono rilassato, mi sono dissetato con diverse birre, i gestori li ho trovati subito simpatici, parliamo e ci troviamo in sintonia su tante cose, poi si sono sbagliati a fare le birre ad un gruppo di tedeschi… me ne hanno offerta una, era la terza … e come si dice il quattro vien da se… e a cena vuoi cambiare bevanda? Sei matto…!!!
La gestione è nuova, un indigeno ed un nepalese trapiantato, titola un articolo di giornale incorniciato al muro.
Si chiacchiera ha lavorato una vita nei ristoranti e nei rifugi di altri così si è lanciato in questa nuova esperienza da titolare.
Si offre di accompagnarmi in stazione in jeep, deve scendere anche lui domani. Avrei 2 ore di cammino ma così prendo il treno senza correre e magari arrivo a casa ad un orario decente…
Non è un vero viaggio se non scrocchi un passaggio…😜👍
Così la mattina nel scendere continua la chiacchierata, mi mostra le cime, mi racconta com’è sceso da quel ghiaione con gli sci, le arrampicate,  su quella montagna c’è il museo di Mesner.
Mi racconta quando hanno aperto è dovuto venir su a zaino in spalla perché la strada era piena di neve e di alberi caduti, na fatica… mi dice, ma bello bello!!

E così la fiesta ha terminado….